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Il “Namastè” di Mario

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Namasté è un saluto originario della zona di India e Nepal e viene usato comunemente in molte regioni dell’Asia. Può essere utilizzato sia quando ci si incontra che quando ci si lascia. Viene di solito accompagnato dal gesto di congiungere le mani, unendo i palmi con le dita rivolte verso l’alto, e tenendole all’altezza del petto, del mento o della fronte, facendo al contempo un leggero inchino col capo. Nella cultura indiana, questo gesto è un mudra, un gesto simbolico utilizzato anche nello yoga e in particolare nella asana Pranamasana anche detta posizione della preghiera o posizione del salutoNamaskar è una variante usata per esprimere particolare deferenza.

 La parola Namastè letteralmente significa mi inchino a te, e deriva dal sanscritonamas (inchinarsi, salutare con reverenza) e te (a te). A questa parola è però implicitamente associata una valenza spirituale, per cui essa può forse essere tradotta in modo più completo come saluto (mi inchino a) le qualità divine che sono in te. Unita al gesto di unire le mani e chinare il capo, potrebbe essere resa con:le qualità divine che sono in me si inchinano alle qualità divine che sono in te, o anche, meno sinteticamente, unisco il mio corpo e la mente, concentrandomi sul mio potenziale divino, e mi inchino allo stesso potenziale che è in te. In sostanza, dunque, il significato ultimo del saluto è quello di riconoscere la sacralità di ognuno di noi. Oltre a essere un saluto buddhista, è anche indù, che vuol dire mi inchino alla luce del dio che c’è in te.

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Nei suoi viaggi in India, oltre che seguire le tracce di Gandhi, Mario Stella ha conosciuto il pensiero di Shri Mataji Nirmala Devi, un riferimento diventato in seguito molto importante per lui.

MATAJI 001Leggiamo su di lei:

Per più di quaranta anni questa donna ha viaggiato in tutto il mondo, offrendo conferenze pubbliche gratuite e l’esperienza della Realizzazione del Sé a tutti, senza  distinzione di razza, religione o di condizione economica.  Ha fatto sì che le persone potessero trasmettere questa preziosa esperienza agli altri , insieme ad altre tecniche , conosciute come meditazione Sahaja Yoga.  Shri Mataji sosteneva che in ogni essere umano esiste un potenziale spirituale innato e che questo può essere risvegliato spontaneamente. Sottolineava il fatto che questo risveglio, descritto come Realizzazione del Sé, non si può comprare. Non è mai stato chiesto del denaro, né lo sarà mai, per l’esperimento  della Realizzazione del Sé o per l’insegnamento della meditazione Sahaja Yoga. 

L’equilibrio interiore e la riduzione dello stress, che accompagnano la pratica della meditazione Sahaja Yoga, hanno già dato effetti  benefici a centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo. La possibilità di attivare velocemente e facilmente la nostra energia spirituale innata e di sperimentarne i benefici è ciò che differenzia Sahaja Yoga dalle altre forme di meditazione. Con la pratica, ognuno è in grado di guidare la propria energia e di correggere i propri squilibri mentali, fisici ed emotivi, al fine di raggiungere uno stato di benessere, serenità e soddisfazione.

Oltre a Sahaja Yoga, che attualmente si è diffuso in più di 95 paesi nel mondo, Shri Mataji ha fondato un’organizzazione non governativa per donne e bambini abbandonati, diverse scuole internazionali a indirizzo olistico, cliniche che offrono trattamenti attraverso le tecniche di meditazione Sahaja Yoga e un’accademia d’arte, nata per dare nuovo vigore alla tradizione classica indiana di danza, musica e pittura.”

shri-mataji-nirmala-devi-lane-cove-sydney-australia Shri Mataji raccontava di se:

“Mio padre sentiva che Io avrei fatto qualcosa di grande in questa vita. Non so se l’abbia sognato o semplicemente capito, ma diceva sempre “Devi trovare il modo di dare la Realizzazione di massa”. Con il termine “Realizzazione” intendeva un risveglio spirituale nella gente. Mi ha impartito una buona conoscenza sulle  diverse religioni e anche una buona conoscenza degli esseri umani: quali sono i loro problemi, perché si comportano in un certo modo, perché non si dedicano a Dio, perché sono ipocriti. Mi ha detto tante cose e di tutti i tipi…”

Personalmente, ho sempre guardato con diffidenza queste “filosofie” e  queste figure, passatemi il termine,  di “santoni”. Non ne ho mai approfondito i contenuti. Ho cercato tuttavia  di mantenere profondo rispetto, cercando nello stesso momento di coglierne il messaggio di pace e di comprensione universale che sicuramente li caratterizza. Per sua iniziativa e a volte dietro mio stimolo, ogni tanto Mario me ne parlava. Lo ascoltavo volentieri e puntavo a rilevare gli aspetti in comune con la mia “spiritualità”. Quando mi vedeva interessato a questo argomento nel quale lui era particolarmente coinvolto, vedevo la sua soddisfazione e probabilmente l’attenzione reciproca ci faceva sentire più vicini.

All’interno della  piccola casetta di Sennori, c’erano molti segni di questa sua “sensibilità”. Nella facciata aveva appeso un pezzo di legno che aveva avuto in regalo e la cui scritta incisa esprime l’atteggiamento di rispetto e di accoglienza che Mario ha cercato di avere sempre per tutti:

 

 NAMASTE’,   M’INCHINO A TE, ALLA PARTE PIU’ NOBILE DEL TUO ESSERE 

 

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Una pittura realizzata da Mario in ricordo del suo viaggio in India e Nepal

Lu “Tazebau” di Sossu

Tazebao, letteralmente GIORNALE MURALE A GRANDI CARATTERI

Il termine deriva dall’uso cinese di appendere i giornali in speciali bacheche pubbliche per permetterne la lettura a tutti. I tazebao si differenziano dai giornali per il fatto di essere scritti a mano in caratteri grandi, facilmente leggibili.

Durante il periodo della contestazione del “Sessantotto“, col nome di tazebao venivano indicati i manifesti cartacei, solitamente scritti con grossi pennelli, appesi sui muri degli atrii di università e altri luoghi in cui erano in corso battaglie politiche. Questi manifesti costituivano il mezzo più diretto e veloce per comunicare le ragioni delle proteste e le prese di posizione sugli avvenimenti del periodo. (da Wikipedia)

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di Piero Murineddu

 

Qualche tempo fa, all’altezza dell’incrocio del cimitero di Sorso, sul muro solitamente tappezzato da vari manifesti pubblicitari, un bel giorno –  o brutto secondo parere diverso – spunta un grande manifesto in cui si distinguono i contorni della cupola di San Pantaleo. Nel fondo a tinta unita campeggiava la scritta ANDA BE’.

Era inevitabile che questa particolare “pubblicità” attirasse l’attenzione, come era negli intenti di chi l’ha concepita. Dopo un po’ di meravigliata perplessità, ho immaginato che l’idea fosse stata dell’Amministrazione Comunale in carica, che, ancor prima dell’inizio della campagna elettorale, aveva pensato di far sapere pubblicamente l’auto giudizio che dava al proprio operato svolto in cinque anni. Manco a dirlo, positivo, ci mancherebbe.

Mi è venuto subito di apprezzare l’originalità dell’iniziativa, seppur avendo molto da ridire sulla “serenità” che il “regnante” voleva infondere nel suo popolo.

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Giorni dopo, nottetempo, qualcuno aveva voluto dissentire dalla categorica affermazione tranquillizzante.

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A quel punto, mi viene da immaginare quel manifestone come un pubblico spazio, dove ognuno poteva esprimere il proprio parere per farlo conoscere ai pedoni e automobilisti di passaggio.

Perlomeno io l’ho usato in quel modo, e dal momento che facendolo manualmente in loco avrei provocato qualche “mormorìo”, ho preso a farlo nella “piazza” pubblica che è diventato Facebook. La versione bilingue, quando mi è possibile, è dovuta al fatto che curo anche la pagina SORSO E SENNORI – BANCA DELLA MEMORIA. Al proposito, riconosco di fare una forzatura riguardo all’obiettivo di questo spazio. Chiedo scusa per questa piccola trasgressione. D’altronde fa’ parte della mia indole “trasgredire”.  Assicuro che faccio di tutto per essere “regolare”, ma a volte……..

25 aprile – Festa della Liberazione dal regime nazifascista, avvenuta grazie anche al contributo dei Partigiani, giornata non solennizzata dai nostri governanti locali. Chissà perchè!

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28 aprile – “Sa die de sa Sardigna”

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Presentazione delle liste elettorali con un “anomalo” ordine alfabetico

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Qualcuno inizia a spargere “distrattamente” santini elettorali per le strade, con grande disappunto degli spazzini e degli “intransigenti” come me, e con eccessiva tolleranza da parte di coloro che dovrebbero salvaguardare il decoro pubblico e far rispettare la normativa in materia

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Trascorsi parecchi giorni di apparente calma ed iniziata ufficialmente la campagna elettorale, l’ANDA BE‘ e l’altra affermazione dissenziente sono completamente spariti.

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Rimango un po’ contrariato   perchè  in un primo momento mi sembra che a questa  possibilità del divertente  Botta &Risposta muraria sia stata messa la parola fine. Non era proprio così, almeno per me.

Intanto, non passano molti giorni che il suo posto viene occupato da uno dei soliti noiosi cartelloni pubblicitari.

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Vengo attratto dalla presenza sul manifesto di una bambina imbronciata

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Mi viene così l’idea di continuare ad utilizzare questo prezioso e strategico spazio, per far sentire la voce dei bambini ma anche quella di una certa parte di adulti sussinchi  – esclusi i militi del famoso “Esercito”, quelli del  “guai chi tocca il Capo!” – con proteste e proposte

E nei comizi, c’è spazio per il mondo giovanile?

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Richiesta dell’Assessorato alla gioventù

ASSESSORE ALLA GIOVENTù

Richiesta di sorteggio di “giustizia” per gli scrutatori

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Sorso esclusa dall’assegnazione della “Pigotta” da parte dell’UNICEF

PIGOTTA

Richiesta di un sindaco più “vicino” e sorridente

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Ricordo dell’ ex assessore  uomo-sandwich Gavino Spanu

Gavin Spanu

i due candidati sindaci si contendono la piazza per il comizio finale

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Il Grande Viaggio di Mario

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Il mio caro cognato e figlioccio,Mario Stella, persona di grande animo e sensibilità, domenica 4 maggio  ha lasciato il suo corpo mortale per entrare nella Nuova e Misteriosa Dimensione in cui godrà di una Gioia senza Fine.

Di un suo viaggio in India, aveva scritto un diario. Ne ha voluto stampare un certo numero di coppie per distribuirlo agli amici e conoscenti, quasi volesse farne partecipi altri della grande esperienza umana fatta in quell’occasione, specialmente al contatto con bisogni e povertà estreme.

Non mancava di mostrare la sensibilità, componente forte del suo carattere e sviluppatasi anche grazie alle numerose esperienze acquisite in occasione di diversi viaggi, sopratutto con le persone che solitamente vengono messe ai margini di questa società egoista e disattenta.

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A tutti coloro che ci sono stati vicini
Grazie a ciascuno di voi. La vostra vicinanza in queste ore, ci hanno aiutato a vivere con speranza la grande tristezza per la separazione dolorosa dal nostro amato Mario.

Molti di voi ne hanno conosciuto la bontà d’animo,la generosità e nello stesso momento la fragilità emotiva che ha condizionato vari momenti della sua vita.

Grande era il suo desiderio di entrare in relazione con gli altri, specialmente con le persone semplici, messe spesso ai margini dai nostri pregiudizi. Questi l’aiutavano a superare la sua forte timidezza.

Riusciva ad esprimere il meglio di sé principalmente nel contatto con la natura, ed i lavori manuali erano quelli che prediligeva. Con gli animali riusciva ad instaurare un rapporto di intesa tutto particolare, e di essi ha avuto sempre massimo rispetto e grande considerazione.

Lo spirito libero l’ha portato a fare diversi viaggi. Spinto dagli scritti del profeta della nonviolenza Gandhi, ne ha voluto percorrere i luoghi dove ha vissuto in India, scoprendone nel contempo povertà estreme e grandi ricchezze umane e culturali. Di questa esperienza ha scritto un diario che ha fatto stampare.

Ma nonostante i viaggi e le tante persone incontrate, la solitudine sembrava che dovesse rimanere sempre la sua compagna principale. Molte volte cercata, ma spesso subìta. Negli ultimi tempi, questo secondo aspetto ha preso sempre più il sopravvento.

Per quanto possibile, noi familiari abbiamo cercato di sostenerlo. Anche i cari Nicola e Gavinuccia non gli hanno fatto mancare sostegno e affetto, insieme alla loro famiglia allargata e aperta all’accoglienza. Di questo siamo loro grati. Qualcosa di misterioso e di inafferrabile ha però prevalso, portando Mario a compiere un gesto estremo e definitivo.

Siamo tuttavia convinti che il nostro amato congiunto nel suo cammino terreno abbia lasciato molti semi di bene. Ci ha insegnato a non giudicare e a non essere schiavi dei pregiudizi, che spesso rendono così difficili i rapporti tra le persone.

Per quanto ci riguarda, il ricordo del suo esempio ci aiuterà ad avere sempre più attenzione verso coloro che fanno più fatica, e se ci permettete, questo lo chiediamo anche a ciascuno di voi, che l’avete conosciuto e che probabilmente gli avete anche voluto bene. Ancora grazie a tutti

(I familiari )

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Fra i tanti attestati di cordoglio e vicinanza che abbiamo ricevuto in questi giorni, riporto alcune considerazioni fatte da un nostro amico che  esprime il “mistero” che certi gesti portano con se, e davanti ai  quali rimane solo un silenzio necessariamente riempito da personali riflessioni.

“Accadimenti come questo danno rabbia e dolore nel contempo, ma sono cose di cui nessuno di noi, dal più debole al più forte, può dichiararsi esente. Sono accadimenti che sfuggono a qualunque ragionamento logico ed ogni nostra analisi sarà personale e distante dal segreto del gesto.  Per quel poco che l’ho conosciuto e incontrato, posso confermare di avere da subito percepito la sua bontà d’animo, il “sentirlo fratello” che accade talvolta, soprattutto con persone timide, umili e particolarmente sensibili, persone che difficilmente si adattano alle logiche dei rapporti correnti tra le persone nella società attuale. Lo ricorderò così, con affetto  (Franco)

Di seguito, gli appunti di viaggio di Mario in India e in Nepal, nel 1995. Diversi anni dopo,  è voluto tornare nel Paese di quello che per lui è stato un significativo punto di riferimento, Gandhi, e i cui insegnamenti ed esempi ha cercato di seguire nei suoi faticosi giorni terreni.

Per leggere, cliccare su ogni pagina.

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Sulle sacrosante aspettative dei nostri giovani

Lettera di una giovane di Sorso emigrata per motivi di studio

 

Salve Sig. Murineddu,grazie per aver accettato la mia amicizia.Ci tenevo perche’ miè sembrato di condividere molte delle sue idee.Ho capito che lei e’ molto attivo nel partecipare alla vita della comunita’ sorsense,sopratutto a livello culturale e politico.Io sono una sorsense emigrata in Inghilterra che pero’ segue ancora le vicissitudini della mia piccola cittadina.Mi piacerebbe partecipare molto più attivamente ma ho anche notato l’assopimento della popolazione sorsense. Uno dei miei progetti futuri è fare del business nel campo turistico dall’Inghilterra ed essere in grado di portare un po’ di benessere economico. E’ un sogno al momento, ma piano piano ci stò arrivando, dato che quest’anno dovrei prendere la laurea in Gestione e Direzione dei sistemi turistici internazionali.Non so perche’ le scrivo tutto questo,forse e’ solo una maniera per ringraziarla per il suo coraggioso attivismo.Vorrei poter contribuire di più al benessere e alla costruzione di una realta’ sociale più giusta. il problema è come. Non lo so ancora ma se lei ha delle idee io sarei felicissima di partecipare.Un saluto e piacere di averla conosciuta.
(Claudia C.)

 

Cara Claudia, fa sempre piacere constatare che ogni tanto le proprie idee sono condivise da qualcun altro. Avendo una certa età e limitate energie fisiche, l’ “attivismo” e partecipazione alla vita sociale di Sorso che vedi in me sono incentrati prevalentemente nell’esprimere la mia opinione pubblicamente attraverso questi nuovi spazi di comunicazione, e naturalmente, tutte le volte che ho l’opportunità, anche negli incontri giornalieri con le persone che mi capita d’incontrare. Per quanto riguarda il tuo desiderio di contribuire al progresso del tuo paese d’origine, mi fa molto piacere e mi riempie di speranza e di fiducia che le giovani generazioni possono costruire una Sorso migliore di com’è attualmente. Nello stesso momento sento la responsabilità di contribuire affinché queste aspettative di chi studia e lavora “fuori”, trovino reale risposta ed orecchie disponibili ad ascoltare con attenzione ed intelligenza. Come sai benissimo, Sorso, come la quasi totalità della realtà sarda, non offre molte motivazioni perchè i propri figli non decidano di realizzare la propria vita in “continente” e sempre più spesso all’estero. Personalmente non sono in possesso di ricette rivoluzionarie, anche perchè sono convinto che ciascuno deve cercare la propria felicità dove ritiene più opportuno. Con la facilità degli spostamenti, oggi questo è ancora più attuabile. Riguardo all’ “assopimento” dei sussinchi, è difficile non darti ragione, e fin quando non saranno essi stessi a decidere di svegliarsi ed operare concretamente per costruire una comunità più gradevole e giusta, sarà inutile aspettare un “condottiero” illuminato che li scuoti dal loro torpore. Auguri per i tuoi studi e per la realizzazione dei tuoi desideri più profondi. (Piero M.)

Elezioni e scelta scrutatori a Sossu

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di Piero Murineddu

Elezioni alle porte. Si sta decidendo in merito alla scelta degli scrutatori?
Fino a poco tempo fa, il problema non esisteva, in quanto ogni assessore e consigliere, di maggioranza e di opposizione, aveva un margine di discrezionalità per accontentare i propri elettori. Per le recenti Regionali, qualcuno ha avuto un moto di decenza e si è posto il problema. All’ultimissimo momento si è optato per un estrazione affidata a quell’apparente intelligentone di computer. Sappiamo però che i dati nel pc l’immettono gli umani, per cui l’intelligenza siamo noi che dovremmo avercela. Dovremmo! L’ESTRAZIONE, IN SE NON E’ GARANZIA DI GIUSTIZIA, e questo è facile dimostrarlo.

In seguito al metodo della casualità, sono stati estratti inevitabilmente vari nominativi che avevano già un lavoro retribuito, per cui i musi lunghi sono stati moltissimi.Salvo qualche rarissima e coraggiosissima eccezione di qualcuno che ha rinunciato perchè in possesso di reddito da lavoro sicuro – almeno così mi è parso di capire, e se così non fosse ci rimarrei molto male! – i fortunati estratti hanno affrontato il “sacrificio” di trascorrere il fine settimana nel seggio elettorale e papparsi quei pochi citti che avrebbero diversamente aiutato qualche poveraccio a sopravvivere.

C’è ancora tempo perchè lorsignori ancora in carica lascino ai posteri un segno di buonsenso del loro amministrare e decidano di dare l’incarico SOLO a persone prive di occupazione stabile e con reddito basso o addirittura inesistente?

I NOSTRI FIGLIOLI GIOCHERANNO FELICI. I NOSTRI AMICI A QUATTRO ZAMPE IDEM

Dovendoci passare davanti ogni giorno, noto che la tempistica è straordinaria. Se il ritmo continua ad essere questo, in coincidenza perfetta con le imminenti elezioni, sarà inaugurato il parco di via Europa. Col giusto risalto, ci mancherebbe. Che poi l’annuncio dell’avvio dei lavori sia stato fatto il 30 settembre 2012, prevedendo due striminziti mesi per la loro conclusione e con una misera spesuccia di 120 mila euro appena, inevitabilmente e comprensibilmente lievitati, sono solamente particolari senza importanza alcuna. Intanto l’Amministrazione USCENTE, che pensa naturalmente di avere tutte le carte in regola per essere anche RIENTRANTE, ha iniziato giustamente le litanie delle innumerevoli cose realizzate.

 

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AMMINISTRATIVE 2014 A SORSO – parte tredicesima: “ANDA BE” pa un c….

 

di Piero Murineddu

Dico la verità. Oggi, Sabato Santo, mi ero proposto di rinunciare a fare qualsiasi tipo di riferimento “politico”, per vivere più “spiritualmente” questa giornata particolare.

Potevo parlare delle 4 (quattro) ore settimanali di servizio agli invalidi e vecchi inflitte al Condannato di Arcore per la sua mega evasione fiscale (“Davanti alla Legge i cittadini sono tutti uguali” e bla bla bla bla……), ma ci rinuncio.

Potevo parlare della difesa tout court che il Ministro dell’Interno Angelino ha preso dei “suoi” poliziotti, compresi quelli che saltellano trionfanti sopra i corpi inermi di dolci fanciulle terrorizzate a terra che metterebbero a ferro e fuoco il Centro Capitolino, con la scusa di chiedere giustizia sociale (“ si sta pensando seriamente d’impedire le manifestazioni nel Centro di Roma”, con grande soddisfazione dell’ex sindaco e sempre fascista Alemanno), ma ci rinuncio.

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Potevo parlare di questi ormai famigerati 80 euro unatantumsiunatantumno che il Matteo nazionale conferma che saranno nelle prossime buste paga dei dipendenti a basso reddito, ma ci rinuncio.

Potevo parlare di questo benedetto PD, che mentre a livello nazionale e regionale sembrerebbe, e ribadisco il “sembrerebbe”, vadano d’amore e d’accordo, a livello locale son praticamente allo sbaraglio o del tutto dissolti, ma ci rinuncio.

Divisione Pd

Parlerei volentieri della predica del Cantalamessa frate che in giorno di Venerdì di Passione, davanti al Papa e a tutto il Collegio Cardinalizio, bacchetta “amorevolmente e spiritualmente” il sistema retributivo italiano, dicendo che è inaccettabile che un Dirigente Pubblico prenda anche cento volte più di un semplice dipendentino anonimo, ma rinuncio anche a questo.

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Ma allora di che cosa caspiterina mi appresto a parlare, ripeto, “costretto” dalle circostanze?

E’ presto detto:

di un manifestone apparso nonsisaquandononsisacome in un incrocio strategico di Sorso.

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“Embè – dira qualcuno – e per questo rompi il “sacro silenzio” della santa giornata?”. Ebbene si, e in questo, complice anche l’incontro mattutino con un mio amico musicista sorsinco di pizzetto fornito che suona molto meglio di me la chitarrina gia dai tempi che furono, che di ritorno dalle sue uscite musicali, niente sapeva di questo misterioso manifesto da nessuno firmato e che tanti punti interrogativi avrà provocato nelle massaie e negli automobilisti di passaggio.

Entrambi abbiamo concordato che è un nuovo modo di fare pubblicità, cioè, fare in modo che la gente ne parli. Abbiamo ipotizzato che questa volta il commercio, almeno in senso stretto, non c’entri. Abbiamo malignamente pensato che sia l’attuale amministrazione comunale che, in largo anticipo, abbia iniziato la campagna elettorale per richiedere ai cittadini la fiducia il prossimo 25 maggio. Se così fosse, l’idea sarebbe geniale: una semplice affermazione che riassuma l’autogiudizio dell’operato di questi cinque anni trascorsi. Un messaggio semplice che entri nel cervello dell’elettore che lo guidi fin dentro la cabina elettorale, senza bisogno che si affatichi per fare un’analisi individuale e ne tragga un giudizio finale.

Ribadisco la genialità dell’iniziativa, ammesso che così fosse. Fatto sta, che stamattina, la categorica affermazione è stata completata da un’anonima mano, che sicuramente ha voluto esprimere un giudizio dissenziente.

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Sarà un giudizio isolato o condiviso? E se condiviso, da quanti sorsinchi e sorsinche? Chi arriverà vivo al 26 maggio lo scoprirà, e non datevi pena per questa “valle” (romangina) inondata da molte lacrime, intanto siamo solo di …… passaggio. Insomma, fate voi fate. Io intanto vado a leggermi la Relazione di fine mandato dell’attuale sindaco: 91 pagine fitte di numeri. Spero di riuscire ad arrivare alla fine.

Auguri di Buona Pasqua (che vuol dire “Passaggio”), in tutti i sensi

AMMINISTRATIVE 2014 A SORSO – parte dodicesima: Preparativi&Puntiglievarie

 

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di Piero Murineddu

Ma che cosa succede nel sottobosco della politicheria sorsinca? Cos’è tutto questo sommovimento pre elettorale di cui il giovane sussincu corrispondente non ci sta facendo mancare gli aggiornamenti  sulle pagine de “La  Nuova”?

 “Fitte consultazioni”, dissolvenze “sinistre” et alleanze stridenti che più stridenti non si può.

E, novità delle novità, progetti  di eliminazione del vil denaro in favore dell’antico scambio in natura e tante altre cosette rivoluzionariette che, non volendo dubitare della buona fede dell’Ideatore, ma un tantino sbalordito devo ammettere che continuo ad esserlo. Certo è che sarebbe una “nuova civiltà”  mica da poco! A proposito, cercasi (ma non tanto disperatamente) chi può spiegarmi cotante genialità. Diverso dal citato Ideatore, s’intende. Eventualmente anche Lui, ma solo dopo aver senticchiato normali rappresentanti del volgo.

 E quel famoso “nihil obstat” certificante&lanciante, arrivato è da Genova? Oppure  le solite Poste inaffidabili italiane l’hanno smarrito o  qualche postino mandronazzu l’ha imboscato chissà dove? Ops, ma che sciocchezza vò dicendo? Da un giorno è che l’ultimo cartaceo è andato al macero!

 CHIARITEMI !  ILLUMINATEMI ! DITEMI TUTTO !

Sono reduce da un profondo e voluto estraniamento da questa terrena valle di lacrime per tentare di rimettere in sesto quest’animaccia malandata che mi ritrovo  e ancora il mio cervellino sta faticando per razionalizzare e questo, e quello, e quell’altro..

 Giurorigiuroespergiuro:  non riesco ancora  a ragionare secondo le logiche umane.

Certo,benedetto sia quel giorno che intrapresi la via dell’Introspezione, ma quando debbo rientrare nella realtà, uffhh…..che faticaaaaaaccia!

 E cosa incontro rientrando nel nostro  duro quotidiano?

Vedo questi circolini Cuccureddiani  “aperti a tutte le soluzioni”. Ma proprio TUTTE,  “senza preclusioni politiche od ideologiche”.

Vedo le ceneri svolazzanti di antichi “comunisti” alla ricerca disperata in ogni dove di uno straccio di laureato disposto a sacrificarsi per diventare Sindaggu, mentre lu casthiddhanu dimissionariu Lorenzoni non esclude di allearsi alla  “Coalizione”. Coalizione quale? Ah, quell’Armata Brancaleone che si predispone a rispondere ai colpi ( non più micidiali di una volta, bisogna ammetterlo!)  di quel carro armato, ingalluzzito dalle Alte Cariche Regionali, di Votaprifèru, che precede l’ “esercito” di Colui momentaneamente impegnato 4 ore settimanali a servire vecchi e disabili. A proposito, avete visto che buoniecomprensiviemiti che son diventati quei giudici di toga rossa&coministaccia forniti?

Il GianPS, assessore pro tempore della prim’ora che malvolentieri aveva accettato di cedere il posto come da accordi presi e il cui risentito sobbalzo l’ha fatto passare direttamente all’opposizione, garantisce sulla serietà e affidabilità dell’ex sindaco pelato maldestramente fatto fuori quel dì.

E poi c’è il capitolo tutto particolare del “Sardismo”, unpodiquàeunpodilà a Sossu, in Sardhigna e in ogni luogo. Aperte mie virgolette: “Il Pasd’Az di Sossu è mio e lo gestisco io, cazz!”. Di rimando:” Ma ipòsthaddi da mezzu a li pedi chi no sei nisciunu”. “Ahò, ma aocciamevirai!? Mì chi soggu isthaddu assessori cun Antoneddhu Ipànu e lu soggu eu cumenti fa pà cuntinuà ad assè presidenti di chistha rogna di RS! Megliu di nuddha è!” Insomma, Morghen si Morghen no, Morghen sisi nono e sisi …….

 E dulcis in fundo, che mi fanno i pezzi da novanta dell’Amministrazione uscente, eredi dei Casinisti e di  li Buttiglioni? Dizìdini di vurè rimanì “indipendenti”. Indipendenti da chi e da che cosa? Forse per aumentare il loro potere contrattuale e tirare su le loro azioni al momento opportuno? Il simpatico motociclista  in Piazza Bonfigli posteggiato intanto ricompone l’antica amicizia con quell’ingegnere ancora pelato, quel dì indelicatamente spodestato dal trono sussincu.

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Vediamo se riesco a riprendere un buon livello d’attenzione e a seguire il tortuoso procedere pre elettorale e le eventuali giravolte. Se mi raccapezzo, senza incazzarmi vi faccio sapere.