Messaggio più recente

CIUSKY&MARTA un importante aiuto nell’età vulnerabile

cane
di Piero Murineddu

Qualche tempo fa, evidenziavo il disagio che qualsiasi adulto prova nel sentire il  normale e disinvolto frasario adolescenziale che la definizione “volgare” non riesce bene a rendere l’idea, specialmente quando si trovano in gruppo, esibendo la loro apparente sicurezza. Oggi, ricavato dalla mia immersione quotidiana in questa atmosfera giovanile, dovendomi servire del treno per fare ritorno a casa dopo il lavoro, sono felicissimo di presentarne un altro aspetto.

Chi si serve di questo mezzo di trasporto, sa gia che il più delle volte, specialmente negli orari di punta, si ritrova seduto a fianco e di fronte a delle persone più o meno sconosciute, per cui, si cerca qualsiasi tipo di occupazione, pur di non dover guardare in faccia il dirimpettaio. Tra l’altro, la brevità del tragitto non incoraggia a prendere l’iniziativa e buttarsi in una seppur improvvisata conversazione. Ed ecco il giornale, il libro, il guardare il panorama, sempre il solito….Per molti, il telefonino multifunzione aiuta a superare qualsiasi tipo d’imbarazzo. Quando non si ha voglia di fare altro, il chiudere gli occhi è una…scappatoia, ed è quello che che ho fatto oggi.

Questa volta, le orecchie non sono rimaste infastidite dal normale chiasso di parole sguaiate più o meno insignificanti. La mia attenzione è stata attratta dal racconto che una ragazza faceva alla propria amica riguardo alla perdita del proprio cane. Le parole dalle loro labbra uscivano delicate e senza alcuna fretta. Era forte l’attenzione l’una per l’altra ed il reciproco coinvolgimento emotivo. Indirettamente coinvolto anch’io, sono stato sfacciato, e aprendo gli occhi, mostravo chiaramente il mio interesse per Marta che aveva perso il suo Ciusky. La commozione provocata più che altro dalla dolcezza e l’affetto con le quali la ragazzina parlava del suo cane, non ha lasciato indifferente un involontario ascoltatore qual’ero io in quel momento. Sicuramente si sono accorte del mio interesse, cosa che non ha minimamente disturbato la loro confidenziale vicinanza. Per discrezione e per non apparire troppo invadente, non mi son permesso d’intervenire, ma non ho potuto evitare di chiedere di vedere anch’io la foto del cane ormai morto e chiederne il nome, probabilmente come segno della mia partecipazione alla sua dolorosa perdita.

Le considerazioni da fare sarebbero molte, ma rischierei di annoiare troppo. Certo è che sono stato aiutato a capire l’importanza che può avere il rapporto d’amore fortemente significativo tra un adolescente ed un animale, in questo caso un cane, e sicuramente aiuta a crescere e a formarsi tra le inevitabili difficoltà ed insicurezze emotive di quest’età per molti aspetti “vulnerabile”.

A differenza di noi adulti,

“un cane fa sentire il ragazzo accettato a priori, lo desidera per com’è, gli è fedele al di là dei suoi inevitabili errori e, sopratutto, lo ama disinteressatamente”.

Sono parole, quest’ultime, tratte dal resoconto di un convegno organizzato dalla Comunità di San Patrignano

Grazie Marta. Oggi mi hai fatto un grande dono, e probabilmente d’ora in poi sopporterò con più pazienza quel cane del vicino di casa, che ogni volta che faccio rientro, mi fa sobbalzare col suo improvviso abbaiare, Oltre il cancello chiuso, fortunatamente per me.

MA ALLORA, LE “PULIZIE” SI STANNO INIZIANDO A FARE REALMENTE !

vecchia

di Piero Murineddu

No, tranquilli, non mi riferisco al Solito Argomento diventato ormai stomachevole e che ultimamente ha avuto un’altra condanna per la questione su Karima “nipote” di Mubarak. No. Il riferimento del titolo è alla condanna per peculato aggravato dell’ “onorevole” regionale sardo Adriano Salis. Peculato, cioè appropriazione di denaro pubblico per i propri porci comodi. Insomma, ancora una volta abbiamo la conferma che quei lauti guadagni, legalizzati da loro stessi, che a noi popolino fanno molto incazzare, ai nostri politici non bastano mai. Il suo avvocato afferma che questa ingiusta condanna (nota bene, sempre “ingiuste” le condanne a lor signori !), procurerà un danno irreparabile per la carriera politica del suo innocente assistito. La Carriera, ovvero, un passo dopo l’altro avere sempre più le mani in pasta, e non per “servire”, termine ormai che provoca sorrisini o scompisciamenti irrefrenabili, ma – diciamolo chiaramente – per vedere aumentato il proprio potere, il proprio prestigio, assicurare sempre più il proprio posto al sole, riverito e …servito, lui si. L’ Adriano “onorevole” è uscito dall’Aula Giudiziaria del capoluogo sardo mestamente e a testa bassa. Quali e quante saranno le prossime vittime di una Magistratura “comunista” e “di parte” che si permette di fare scrupolosamente il proprio dovere? Aspettiamo, e magari vedremo questi solerti “lavandai” prendere il treno che dalle grandi stazioni metropolitane conducono alle piccole località di provincia, dove questi “arrampicatori sociali” della politica, con la loro apparente opera di completa dedizione sociale, non stanno facendo altro che impratichirsi per meglio arraffare da piatti più…sostanziosi.

Billellera 3 – HO FATTO LA MIA PARTE, VOI FATTE LA VOSTRA

di Piero Murineddu

Riassumo

1. Constatata l’irregolare gestione del sito storico di Sorso, con altri cittadini abbiamo spedito un’ email per chiedere chiarimenti.

Risultato:nessuna reazione

2. In vista della scadenza dell’attuale contratto, è stata fatta richiesta di un Concorso pubblico per dare pari opportunità di accedere alla gestione del Sito alle associazioni di Sorso. Per conoscenza, il testo è stato inviato anche ai Dirigenti di Settore ed alle Associazioni, almeno quelle di cui ho avuto l’email.

Risultato:nessuna reazione, né dagli Amministratori né dalle associazioni, a differenza di qualche Dirigente
3. I membri dell’Opposizione sono stati invitati a portare il problema in Consiglio Comunale.

Risultato: solo un destinatario ha risposto, assumendosene l’impegno appena possibile.

TRE CONSIDERAZIONI FINALI

1. Il mio dovere morale e civico di denunciare una vicenda irregolare l’ho fatto, insieme ad altri, cercando di coinvolgere la collettività. Reazioni di vera partecipazione non ne ho viste.

2. Verrebbe da pensare che, dal momento che lo scopo principale, cioè quello di far aprire finalmente “La Billellera”, è stato raggiunto, degli altri aspetti, specialmente di essere custodi e cultori della LEGALITA’ e di combattere il CLIENTELISMO, sembra che non importi niente a nessuno.

3. Non ho voluto fare una guerra personale all’Associazione che attualmente gestisce il Sito.Non ne conosco neanche i componenti,figuriamoci. Ho voluto evidenziare una situazione di palese irregolarità. Stop.

Un amico monaco mi ricorda che chi comanda è ben corazzato contro le critiche e spesso è portato a tapparsi le orecchie, lasciando “abbaiare” inutilmente al vento chi si permette di dissentire. Gli ho risposto che quando si conduce una battaglia, inevitabilmente metti in conto e speri che un qualche risultato si raggiunga, altrimenti tanto vale tornarsene nel proprio comodo privato e infischiarsene di ciò che succede intorno.

Sia ben chiaro,però. che almeno due obiettivi sono stati raggiunti:

1) L’apertura de La Billellera, dovuta non all’iniziativa e alla libera volontà del Signor Sindaco, ma dietro pressione dei seppur pochi maniaci dell’email e di qualche lettera su “La Nuova” del solerte ferroviere Angelo C.

2) Un membro dell’Opposizione si è impegnato a portare l’argomento all’interno del Consiglio Comunale.

Parlavo dell’amico monaco. Gli ho anche detto che quello di occuparsi esclusivamente del proprio orticello è l’atteggiamento maggiormente diffuso, e magari è proprio per questo che l’Italia è così mal ridotta. Io, per rispondere al mio bisogno-diritto-dovere di ….seminare, ogni tanto lancio un sasso nello stagno che rischia di diventare una…. cloaca puzzolente. Così facendo, le acque si muovono almeno un pò! Qualcuno, spero, raccoglierà i frutti.

Mi lasciano cantare al vento? A ME, d’indole introversa e malinconica, PIACE CANTARE, e fin quando avrò un fil di voce (e possibilmente la chitarra per accompagnarmi !) CONTINUERO’ A CANTARE,

anzi,   ad ULULARE nelle “notti” di luna piena.

Non assicuro, comunque, che non continuerò a ….disturbare.

Rallegrato dall’ “eterno incazzato” LEO SPANU

incis_122034di Piero Murineddu

Lunedi 18 novembre
Nonostante la forte pioggia, spinto dal desiderio di leggere l’articolo pubblicato dal numero odierno de “Il Fatto Quotidiano” dove si parla diffusamente della tradizionale e purtroppo quasi necessaria “spintarella” per trovare lavoro in Italia, stasera mi sono recato dalla mia amica edicolante in quel di “Dororiziu”, periferico quartiere di Sorso che porta verso il mare. Nel bel mezzo della conversazione, i miei occhi si posano sulla copertina di una rivista che era un pò che non leggevo, “Il Corriere Turritano”. Nello stesso momento mi son ricordato del piacere provato ogni volta che scorrevo le righe intelligenti e ironiche scritte da Leo Spanu, articolo che da solo ripagava il bassissimo costo del giornale, 1 euro appena. Attenzione, questo senza niente togliere alla bravura degli altri che vi scrivono, sia ben chiaro.

Rientrato a casa, la prima cosa che faccio è assicurarmi che il mio compaesano vi scrivesse ancora. Sfogliando le pagine, scorgo subito in un angolo in alto il suo sottonaso baffuto e con la solita espressione corrucciata ed istintivamente antipatica (abbi pazienza, caro Leo: il volgo giudica sempre dall’apparenza, senza pensare che al di là dell’apparenza, “noi” siamo….ancora più incazzati!).

Mi butto senza ulteriore indugio nella lettura.

Oltre la solita intelligenza e puntualità nel rilevare i malvezzi italiani che vi ritrovo, questa volta il divertimento prende il sopravento su tutto.

Leggete anche voi la descrizione che fa di un ritardo d’inizio spettacolo.

“Lo spettacolo inizia alle 21,30 recita la locandina. Magari! Alle 21,45 arriva un signore con pancia penzoloni su pantaloncini stile coloniale da dove escono due gambette secche come grissini, camicia floreale, sorriso disegnato sui denti e telefonino con auricolare trapiantato in un orecchio grande quanto una parabola televisiva. Allegata moglie dalle forme abbondanti, con capelli giallo-grigio cenere e abito leggero e svolazzante dove si intravedono reggiseno nero taglia XXXL e mutandine (sempre nere) con le chiappe in libera uscita. Lo spettacolo può cominciare. Anche il concerto di musica classica (venti spettatori compreso l’assessore alla cultura del comune organizzatore e la nonna del violinista locale) subisce l’oltraggio del ritardatario di turno. Un borbottio come scusa poi, dopo avermi pestato il piede sinistro, quello con l’unghia incarnita, cade pesantemente e visibilmente affaticato sulla sedia. Vuoi vedere che ha pure corso per essere puntuale nel ritardo?”
(Leo Spanu)

Ringrazio Leo per il divertimento che mi ha regalato e, se non lo avete ancora fatto, vi invito a leggere il libro semibiografico che ha scritto. Fidatevi: ne vale la pena ed il costo

IPOCRITA COMPATTEZZA SARDA INTORNO AL CONDANNATO DECADUTO

Compatezza  intorno al Leader Ostinato ma ormai Decaduto (“con Lui fino alla morte….!”)

cappellacci4

Mero calcolo elettorale in vista delle prossime elezioni regionali?
NOOOOOO…….!!!! MA QUANDO MAI ?!

E dopo c’è il Nizzi Settimo coordinatore dei berlusconiani sardignoli  che solennemente proclama:

“La casa più libera e trasparente che ci sia nella politica italiana  oggi è FORZA ITALIA !”

CLAP…CLAP…CLAP…BENE! BRAVO! BIIIIIIISS…..

Ma fininnira e fattinni un puntu di …. V E R G O G N A !!
“Casa trasparente”…..

Come no…stà diventando così “trasparente” che finalmente si vede tutto il marciume che c’è dentro ‘sta “casa”

E per favore, tappate quegli spifferi che ne stanno uscendo folate nauseabondi !!

Billellera 4 – LETTERA a “LA NUOVA SARDEGNA” NON PUBBLICATA

 

di Piero Murineddu

Dal momento che la Pubblica Amministrazione si sente in dovere di dare risposte soltanto quando sono coinvolte pubblicamente sulle pagine dei giornali,magari con affermazioni non veritiere, lo scorso 15 c.m. ho mandato la seguente lettera a “La Nuova Sardegna”, riassumendone la vicenda.

Eccola di seguito

“Pressato dai cittadini riguardo la persistente impossibilità ad accedere quotidianamente nel sito de “La Billellera”, lo scorso 31 ottobre, da queste stesse pagine, il sindaco Morghen ha dichiarato che “ne è stato consentito l’accesso per tutta l’estate e fino a tutto settembre”. Queste affermazioni contraddicono la realtà dei fatti, in quanto i cancelli sono rimasti aperti solo in sporadiche occasioni. Ha annunciato anche che dal 1 novembre, due operatori del Servizio Civico ne garantiscono l’apertura e la cura. Il contratto stipulato con un’associazione locale il 14/2/2013, precisa che da tale data il gestore avrebbe dovuto garantire la fruizione pubblica e quotidiana del Bene: sorveglianza e cura ordinaria a suo carico, mentre gli interventi straordinari sono riservati al Comune. Dai documenti agli atti non risultano variazioni del contratto stipulato. Chiedo: è così assurdo ammettere che gli accordi sono stati disattesi, sia da parte di chi ha chiesto,accettato e firmato, sia da chi aveva il dovere di sorvegliarne la realizzazione? Errare humanum est, sed perseverare….fit arrogantiam. In vista della scadenza del Contratto, il prossimo 31 dicembre, si è fatta richiesta affinchè venga bandito un Concorso tra le associazioni di cittadini locali che intendono prendersi cura del Bene. Si rimane in attesa di risposta. Un anziano amico monaco, invitato come altri ad inviare un’email agli Amministratori comunali, mi ha chiesto cosa avrebbero pensato i destinatari leggendo il suo nome, dato più non residente a Sorso. Gli ho detto che non ci sono confini per contribuire alla realizzazione della Giustizia e della Legalità, e che tutti, al di là del ruolo che ricopriamo, abbiamo il dovere morale e civile di dare un apporto attivo”

 

Questa di seguito è la lettera del sindaco, inviatami personalmente e pubblicata il 30 ottbre

 

Gentile Piero,

accolgo con piacere la Sua comunicazione, segno della evidente affezione per un luogo storico caro a tutti noi sorsensi, ma devo contraddirla in merito al contenuto.

L’Anfiteatro che ospita la Fontana della Billellera è stato accessibile durante tutto il periodo estivo e fino alla fine del mese di settembre grazie all’accordo tra l’Amministrazione Comunale e una associazione culturale locale.

E’ stata inoltre epicentro di tantissime manifestazioni culturali che hanno attirato migliaia di persone, turisti e sorsensi, che hanno potuto godere della bellezza di quel monumento in occasione ad esempio di Calici di Stelle o dell’ormai consueto appuntamento di Time in Jazz.

Convengo con lei che nel mese di ottobre il sito non è stato accessibile, anche in funzione della pulizia e della manutenzione dell’anfiteatro e del giardino che lo circonda.

Per poter garantire l’apertura anche nei mesi nei quali si svolgono poche manifestazioni all’aperto, nei giorni scorsi abbiamo deciso con l’Assessorato alle Manutenzioni e con l’Assessorato ai Servizi Sociali di destinare, già a partire dalla giornata di venerdì primo novembre, una persona del servizio civico all’apertura e alla chiusura dei cancelli della fontana.

Sono certo che questa notizia incontrerà il Suo favore.

La ringrazio per la cortese segnalazione che ha voluto farmi pervenire, e rimango, come mio costume, sempre a disposizione Sua e di tutti i cittadini di Sorso.

Il Sindaco di Sorso          Dr. Giuseppe Morghen

 

 

Billellera 3 – RICHIESTA DI CONCORSO PUBBLICO PER GESTIRE IL SITO

BI

di Piero Murineddu

Oggi ho mandato la seguente richiesta a tutti gli Amministratori del Comune:

Al Sindaco e agli Amministratori
Comune di Sorso

e p.c. Dirigenti di Settore pubblico
Direttore “La Nuova Sardegna”
Responsabili Associazioni

Oggetto: Richiesta di pubblico concorso tra associazioni per la gestione “La Billellera”

Egregio Amministratore,

riguardo la gestione del sito “La Billellera”, definita dalla Delibera n.29 del 14/02/2013 e le cui condizioni sono dettagliatamente decritte nell’Allegato A, disponibile agli atti sotto forma di “bozza”, sottopongo alla Sua attenzione quanto segue:

Nonostante l’espressa volontà delle parti contraenti (Ass. Culturale “La Billellera” e Comune), la scrittura privata risulta attualmente non registrata. Penso per evitare costi aggiuntivi e, voglio credere, non per negligenza. Chiedo se tale “bozza” abbia ugualmente valore esecutivo o se siano state apportate eventuali modifiche all’accordo, non riportate nel documento.

Dall’attenta lettura, ho constatato che gli accordi presi sono stati disattesi in alcune sue parti, specialmente per quanto riguarda la corretta e continua fruibilità dello spazio pubblico da parte della popolazione e degli occasionali visitatori. Da varie testimonianze, non risulta corrispondente ai fatti reali che il sito sia rimasto quotidianamente aperto ad orari regolari, dal giorno della stipula del contratto firmato in calce della Delibera dal dr Pietro Nurra e dal dr Walter Enzo Marchetiello e fino a tutto settembre 2013, come dichiarato pubblicamente dal Sindaco attraverso una lettera pubblicata nel quotidiano “La Nuova Sardegna” in data 31/10/013. In realtà, l’accesso è stato consentito SOLO in occasione di eventi straordinari.
Nella citata dichiarazione pubblica, il Sindaco ha preannunciato la regolare apertura quotidiana a partire dal 1/11/2013,servendosi di due Operatori del Servizio Civico, i quali stanno assicurandone anche la sorveglianza e la pulizia. Tale decisione, da una parte gradita perché finalmente l’importante Bene Pubblico è reso accessibile ai legittimi proprietari, ovvero i cittadini, dall’altra è prova che GLI ACCORDI PRESI NON SONO STATI RISPETTATI. In vari passaggi della Delibera è messo in evidenza che il gestore deve assicurare la cura ordinaria e la fruibilità pubblica, oltre tutti gli altri oneri a suo carico. Al Comune spettano SOLO gli interventi straordinari.

In tutto il lungo tempo di mancata fruibilità da parte del pubblico,l’Amministrazione Pubblica ha mancato alla sua precisa e doverosa vigilanza affinchè gli accordi presi venissero rispettati. Ritengo questo particolarmente grave, dal momento che si è permesso nei fatti, che di un Bene Pubblico ne usufruisse quasi esclusivamente un’Associazione privata.

L’art.9 dell’Allegato “A” parla della facoltà di risolvere la Convenzione nel caso venissero violati gli impegni assunti. Il testo precisa anche “ad insindacabile giudizio dell’Amministrazione Comunale”, frase che estrometterebbe direttamente la cittadinanza dal diritto-dovere di vigilanza riguardo ad un Bene di sua proprietà, e di conseguenza da un legittimo giudizio sulla corretta gestione del Sito in esame. Considero ciò un’ingiusta prevaricazione da parte di chi ha avuto la delega temporanea di amministrare la Cosa Pubblica. L’ “insindacabile giudizio” può lasciar spazio a possibili atteggiamenti preferenziali, se non addirittura clientelari. Duole dire questo, ma i fatti lo confermerebbero.

Con la presente, in vista della scadenza del contratto di gestione fissato per il prossimo 31 dicembre 2013,

SI CHIEDE

che venga indetto un pubblico concorso aperto a tutte le realtà associative presenti nel territorio comunale.

Inoltre,  SI CHIEDE

che due cittadini da tutti conosciuti e la cui stima è pubblicamente condivisa, facciano parte della Commissione, seppur senza diritto di voto.

E’ legittimo aspettarsi e pretendere che, coloro che aspirano ad occuparsi di un Luogo di grande e significativa importanza per la nostra Memoria collettiva, possano concorrere con pari opportunità.

A parere dello scrivente, la gestione dovrebbe avere durata annuale ed essere a rotazione, secondo l’ordine di classificazione. Questo per evidenziare il titolo provvisorio del compito affidato e accettato, e permettere che sia la maggior parte possibile dei cittadini, con la loro appartenenza alle varie associazioni di volontariato, a prendersi cura del Bene che, ripeto, appartiene a tutti e tutti ne devono beneficiare.

Si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti

Sorso 14 novembre 2013

Billellera 2 – DOPO L’APERTURA DEL SITO DIETRO PRESSIONE DI ALCUNE EMAIL

bil

di Piero Murineddu

Con regolare domanda di accesso agli atti, sono venuto a conoscenza delle condizioni dettagliate riguardo alla gestione del sito “La Billellera”, contenute nell’Allegato A della Delibera n.29 del 14/2/2013.

Qualche giorno fa ho provveduto a porre alcune domande riguardo il contenuto del citato Allegato a diversi Responsabili di Settore della Casa Comunale. Finora non ho ricevuto risposta.

Oggi ho mandato la seguente email alla Segreteria Comunale:

Gentile Dr Nurra,

alla lettura della delibera n.29 del 14/02/2013, riguardante la gestione del compendio pubblico “Anfiteatro, Giardini e Fonte della Billellera, risulta che le è stato dato mandato, come Dirigente del 1° Settore, circa la stipula della convenzione con l’Ass. Culturale “La Billellera”, precisando “l’adozione di eventuali Atti gestionali”, e particolarmente, “l’autorità di adottare ogni atto utile per il raggiungimento dei fini perseguiti con la Delibera in questione”.

Fatta regolare richiesta dell’Allegato A – agli Atti conservata come “bozza” – in cui vengono precisati i termini della convenzione, e constatata la mancanza di date e di firme, son portato a dedurre che non c’è stata regolare registrazione, contravvenendo l’art. 10 della Delibera, in cui se ne dichiara la volontà da entrambi le parti. Posso pensare che ciò sia dovuto per evitare possibili aggravi di spesa.

1. le chiedo se tale “bozza” può avere valore definitivo e quindi legale

Dall’attenta lettura del testo, ho constatato varie inadempienze
circa l’accordo stipulato, specialmente per quanto riguarda la
regolare e quotidiana apertura a carico dei gestori. In una lettera a
firma del Sindaco pubblicata su La Nuova Sardegna, se n ‘è
annunciato l’accesso pubblico dal 1 novembre, SERVENDOSI DI DUE
OPERATORI DEL SERVIZIO CIVICO, non membri dell’Associazione.

2. Le chiedo se tutta questa vicenda non le pone qualche punto interrogativo.

In attesa di un suo gentile riscontro, la saluto cordialmente

******************

L’apertura del Sito porterebbe a pensare che lo scopo, cioè di rendere fruibile un Bene Pubblico, sia stato raggiunto.

A mio parere non è così. La mia insistenza è dovuta al desiderio che nella nostra cittadina si applichi pienamente la LEGALITA’, in tutti gli ambiti della vita collettiva. In questo caso specifico,ci sono state e continuano ad esserci inadempienze nell’osservanza del contratto, e questo da entrambi le parti:

1. l’Associazione che non ha garantito e non garantisce la cura e l’apertura

2. il Comune che ha mancato di vigilare affinché le regole fossero rispettate

ELEZIONI REGIONALI, CONSIGLIO “APERTO” E PRESENZA FEMMINILE NELLE LISTE A SORSO

1395963_593521647352264_1194346012_n

di Piero Murineddu 

Un fine settimana, questo, ed inizio della prossima, di fibrillazione nei raggruppamenti politici sardi, impegnati a costruire le liste e a sciegliere il candidato Presidente per le prossime elezioni regionali. E tutto, mentre il Consiglio Regionale in scadenza è scosso dalle indagini della Magistratura, impegnata a ricostruire le manovre affaristiche sottobanco che ancora una volta (e quando mai c’è stata interruzione?) caratterizzano molti di coloro che dovrebbero….servire il popolo (sic). Insomma, i lauti compensi (da loro stessi decisi!) non bastano mai.

In mezzo alle tante dichiarazioni d’intenti altisonanti  (“taglieremo i costi della benzina”, “è necessario un partito che sia vicino ai problemi reali dei cittadini”, “no ad uno sviluppo trainato dal ….cemento”, “basta coi politicanti di professione”……),
con l’attuale Presidente (imposto allora dal “Capo Supremo” col cognome ben impresso nel simbolo), che dicendosi “ sicuro della sua coscienza pulita” sarà probabilmente ricandidato (salvo novità da parte della Magistratura, naturalmente!), e col suo sodale in Consiglio “stanco delle lezioncine di baronetti radical chic”, rivolto ad una membro del Governo Nazionale che si permette di mettere il naso negli affari interni dell’isola.

In mezzo a tutto questo can can, dicevo, si alza la voce di un prete impegnato realmente a curare le ferite prodotte da questa società violenta e ingiusta, don Ettore Cannavera, fondatore della Comunità La Collina, che in un convegno dei giorni scorsi, invita tutti a “riappropriarsi del significato vero delle parole, non delegando più agli altri ma assumendo anche in prima persona le responsabilità di un impegno autentico e disinteressato. Lo dobbiamo ai nostri figli, lo dobbiamo a noi stessi, che rischiamo di finire nel burrone degli slogan”.

Nello stesso convegno si evidenzia la “preoccupazione di non consegnare la Regione a una classe politica che ha fallito, ma nei confronti dei quali non possiamo rassegnarci”. Il prete chiede che i politici, seppur solo indagati, facciano un passo indietro. Subito, senza se e senza ma. Invito che sicuramente rimarrà purtroppo inascoltato, naturalmente.

A livello locale, una notizia positiva è quella del Consiglio Comunale praticamente “Aperto” svoltosi venerdì scorso a Sorso, dove c’è stata la prova che la presenza attiva dei cittadini ha il potere d’interrompere la banalità e ripetitività dei gruppi contrapposti in modo pregiudizievole, che spesso, continuano a fronteggiarsi in modo sterile ed inconcludente.

Nella stessa occasione si è preannunciata la presenza più numerosa di donne nelle liste che si contenderanno il prossimo governo della cittadina. C’è da augurarsi, innanzitutto che ci siano donne disposte a candidarsi, e che la loro presenza non serva solo ad “ingentilire” le cerimonie coi loro sorrisi e vestiti all’ultima moda, ma che siano portatrici di intelligenti intuizioni che migliorino la vita pubblica della cittadina romangina.

ELEZIONI REGIONALI, CONSIGLIO “APERTO” E PRESENZA FEMMINILE NELLE LISTE A SORSO

isola
di Piero Murineddu

Un fine settimana, questo, ed inizio della prossima, di fibrillazione nei raggruppamenti politici sardi, impegnati a costruire le liste e a sciegliere il candidato Presidente per le prossime elezioni regionali. E tutto, mentre il Consiglio Regionale in scadenza è scosso dalle indagini della Magistratura, impegnata a ricostruire le manovre affaristiche sottobanco che ancora una volta (e quando mai c’è stata interruzione?) caratterizzano molti di coloro che dovrebbero….servire il popolo (sic). Insomma, i lauti compensi (da loro stessi decisi!) non bastano mai.

In mezzo alle tante dichiarazioni d’intenti altisonanti

(“taglieremo i costi della benzina”, “è necessario un partito che sia vicino ai problemi reali dei cittadini”, “no ad uno sviluppo trainato dal ….cemento”, “basta coi politicanti di professione”……),

con l’attuale Presidente (imposto allora dal “Capo Supremo” col cognome ben impresso nel simbolo), che dicendosi “ sicuro della sua coscienza pulita” sarà probabilmente ricandidato (salvo novità da parte della Magistratura, naturalmente!), e col suo sodale in Consiglio “stanco delle lezioncine di baronetti radical chic”, rivolto ad una membro del Governo Nazionale che si permette di mettere il naso negli affari interni dell’isola.

In mezzo a tutto questo can can, dicevo, si alza la voce di un prete impegnato realmente a curare le ferite prodotte da questa società violenta e ingiusta, don Ettore Cannavera, fondatore della Comunità La Collina, che in un convegno dei giorni scorsi, invita tutti a “riappropriarsi del significato vero delle parole, non delegando più agli altri ma assumendo anche in prima persona le responsabilità di un impegno autentico e disinteressato. Lo dobbiamo ai nostri figli, lo dobbiamo a noi stessi, che rischiamo di finire nel burrone degli slogan”.

Nello stesso convegno si evidenzia la “preoccupazione di non consegnare la Regione a una classe politica che ha fallito, ma nei confronti dei quali non possiamo rassegnarci”. Il prete chiede che i politici, seppur solo indagati, facciano un passo indietro. Subito, senza se e senza ma. Invito che sicuramente rimarrà purtroppo inascoltato, naturalmente.

A livello locale, una notizia positiva è quella del Consiglio Comunale praticamente “Aperto” svoltosi venerdì scorso a Sorso, dove c’è stata la prova che la presenza attiva dei cittadini ha il potere d’interrompere la banalità e ripetitività dei gruppi contrapposti in modo pregiudizievole, che spesso, continuano a fronteggiarsi in modo sterile ed inconcludente.

Nella stessa occasione si è preannunciata la presenza più numerosa di donne nelle liste che si contenderanno il prossimo governo della cittadina. C’è da augurarsi, innanzitutto che ci siano donne disposte a candidarsi, e che la loro presenza non serva solo ad “ingentilire” le cerimonie coi loro sorrisi e vestiti all’ultima moda, ma che siano portatrici di intelligenti intuizioni che migliorino la vita pubblica della cittadina romangina.