MACOMESTIAMOBENEINSIEME

di Piero Murineddu

Ero tentato di cercare un’immagine, frequente furbata per attirare e portare a leggere almeno una parte del post, ma ho rinunciato. Chi vuole leggere lo faccia, altrimenti vada tranquillamente altrove.

Oggi uno dei miei contatti feisbuchini ha pensato di pubblicare un elenco di caratteristiche per riconoscere una setta. Prevalentemente “religiosa”, logico. L’aspetto “mistico” è sempre intrigante e fascinoso.

Credo comunque che la tendenza alla chiusura, che facilmente si trasforma in integralismo (“siamo solo noi possessori della verità”), non avvenga solo in ambito di setta religiosa nel suo stretto significato. Più avanti sono elencati 30 punti. Penso che buona parte di queste caratteristiche interessino molti gruppi che perseguono degli obiettivi, anche partiti politici. Aderire ad un impegno comune ti mette in movimento e in discussione, ti da sicurezza, senso di appartenenza….Ma il rischio rimane. Sarà per questo che ho sempre fatto resistenza per aderire a questo o a quell’altro? Possibile. La libertà di pensiero è il bene più prezioso che mi è rimasto. Dubbi tanti, ma il marciare in fila per tre non è stato mai per me.

Leggeteveli questi trenta aspetti, e vedete voi se……..

 

CARATTERISTICHE DI UNA SETTA

 

1- Esiste un’organizzazione con struttura piramidale, con una catena di comando, subordinazione e obbedienza, con regole che devono essere rispettate e messe in pratica per non incorrere in una pena o in un’ammonizione.

2- È un gruppo totalizzante, che coinvolge quasi tutta la vita del membro.

3- Il leader del gruppo ha un alone speciale o una paternità/maternità nei confronti dei membri, che vedono in lui un rapporto con il divino.

4- Intervento dei leader in tutti o in quasi tutti gli aspetti della vita dell’adepto.

5- Assenza di forme democratiche, elettive o consensuali, quanto alla realizzazione dei compiti quotidiani del gruppo, che in genere dipendono fortemente dal gruppo stesso e dai suoi leader, dal creatore del gruppo e dall’assunzione di forme e maniere per svilupparsi che bisogna accettare e portare avanti.

6- Il gruppo ha una forte impronta religiosa.

7- Radicalità nel vivere le convinzioni, la dottrina e la disciplina.

8- Si tratta di un gruppo fortemente affettivo e autosufficiente per quanto riguarda le relazioni personali, il tempo impiegato nel gruppo e a volte gli aspetti legati alla sussistenza e all’alimentazione.

9- Le relazioni interpersonali dei membri sono quasi solo con membri del proprio gruppo, e quando si verificano con persone estranee in genere è sempre presente un membro del gruppo.

10- Esiste un controllo delle relazioni personali, familiari, amicali e con qualsiasi altra persona vicina ai membri. Non è possibile vedere i genitori, i fratelli e gli altri familiari quando si desidera, ma solo quando lo permettono le regole del gruppo.

11- Controllo delle attività, dei tempi, dei luoghi e dei momenti, dall’inizio alla fine della giornata, così come delle attività, dei lavori, delle occasioni ricreative, dei pasti e delle ore di sonno.

12- I membri vivono in comuni o comunità, e spesso non possono uscire dai “recinti” del gruppo.

13- Presentano una simbologia propria, con una spiccata differenziazione dal mondo esterno.

14- I membri spesso vestono in modo simile, il che funge da distintivo rispetto all’esterno.

15- I membri ritengono di trovarsi in un gruppo in cui si manifesta e si vive la verità.

16- I membri devono aprire la propria coscienza e le proprie esperienze intime al leader del gruppo o a persone scelte dal leader o dai leader.

17- Il gruppo utilizza regolarmente momenti di confessione personale di aspetti intimi della vita del soggetto sotto la supervisione dei leader o dei superiori della struttura o del gruppo.

18- Spesso l’adepto entra nel gruppo per insoddisfazione personale, per processi di ricerca, scontento nei confronti della società, delusione, ecc., trovando nel gruppo le risposte alle sue domande intellettuali ed emotive.

19- I membri spesso presentano una totale deviazione e una forte differenza nel modo di vivere e di comportarsi prima e dopo l’ingresso nel gruppo.

20- Nel processo di captazione, per quanto detto in precedenza, l’adepto che si trova nel processo di ingresso nel gruppo cambia amicizie, comportamento, interesse per gli studi e per il lavoro, a volte abbandonandoli.

21- Spesso l’ingresso nel gruppo avviene contro e malgrado i desideri dei genitori e dei familiari dell’adepto, che a volte tentano qualsiasi cosa per ostacolare questa decisione.

22- I membri ritengono di seguire un mandato o un ordine divino nella loro adesione e permanenza nel gruppo.

23- La permanenza nel gruppo e il fatto di vivere in esso sono fortemente legati alla salvezza.

24- Proselitismo o zelo di guadagnare altri membri alla causa, e che altri facciano parte del loro gruppo.

25- Recita di mantra, invocazioni, declamazioni o recita in modo ripetitivo, abituale e regolato.

26- Controllo del sonno e dell’alimentazione, che in determinati periodi dell’anno possono essere molto scarsi a livello di ore e calorie.

27- Controllo della comunicazione interna. A volte i membri non possono parlare liberamente tra loro o possono farlo in momenti determinati, o parlare solo con alcune persone e in modo ristretto.

28- Può esserci un controllo della corrispondenza e di altri canali di comunicazione.

29- Controllo della sessualità.

30- Il gruppo controlla le finanze. Il membro deve dare parte del proprio denaro al gruppo, o dipende finanziariamente da questo, e il denaro ottenuto nei rapporti lavorativi dal membro viene gestito dal gruppo stesso.

MACOMESTIAMOBENEINSIEMEultima modifica: 2018-02-17T15:14:06+01:00da piero-murineddu
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