Quando la musica……

 

di Piero Murineddu

L’atmosfera iniziale la crea la tastiera di Jon Lord. Niente di eccezionale: la mano sinistra che forma quei tre accordi portati avanti fino al termine del brano, mentre chi lavora maggiormente è la mano destra, nella tastiera leggermente più in alto.

Anche i leggeri piatti di Ian Paice contribuiscono nella giusta misura.

Ian Gillan inizialmente entra con molta discrezione, per poi far sentire i suoi acuti in tutta la loro potenza e ottave alte non facilmente raggiungibili.

Nel mezzo, è la chitarra solista di Richard Hugh Blackmore che si occupa di esprimere tutta la forza musicale del brano, con quelle dita che scorrono sapendo bene quali tasti e corde premere. Lo spazio per esprimersi la chitarra lo usa al meglio, per poi lasciare ancora che sia la voce e gli acuti di Gillan a completare.

Quando ci si ritrovava in gruppo intorno ad una chitarra, noi giovani di allora difficilmente la inserivamo nelle nostre “scalette” estemporanee, proprio per l’impossibilità concreta di arrivare alle tonalità esageratamente alte di quegli acuti. Ci si accontentava dei soliti Battisti, De Andrè, Delirium e compagnia cantante. Possibilmente in italiano. Si, qualcosa anche in inglese, comprensibilmente parecchio pasticciato e molto, mooooolto approsimativo. È anche per questo che non si dava molta importanza al significato dei testi.

Poni il caso di questa, per esempio. Chiaro riferimento alla guerra infinita nel Vietnam, quando l’America e l’Unione Sovietica si giocavano a scopa il destino dell’intera umanità. E quegli acuti di Ian Gillan era proprio lo strazio dei tanti bambini trucidati in quella lunghissima guerra che volevano esprimere. Ascoltateli ancora quegli acuti, e ascoltandoli pensate ai tanti bambini innocenti che ancora oggi continuano a morire, magari dilaniati dai moderni e micidiali ordigni, costruiti e usati per volontà sempre degli adulti.

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CHILD IN TIME
DOLCE BIMBO

Dolce bimbo nel tempo tu vedrai la linea
la linea che è tracciata tra il bene e il male
Osserva l’uomo cieco sparare al mondo
proiettili vaganti esigono un tributo.

Se sei stato cattivo – Signore, scommetto che lo sei stato
e se non sei stato colpito dal piombo vagante
farai meglio a chiudere gli occhi e chinare la testa
Aspettando il rimbalzo del proiettile.

Dolce bimbo nel tempo tu vedrai la linea
la linea che è tracciata tra il bene e il male
Osserva l’uomo cieco sparare al mondo
proiettili vaganti esigono un tributo

Se sei stato cattivo – Signore, scommetto che lo sei stato
e se non sei stato colpito dal piombo vagante
farai meglio a chiudere gli occhi e chinare la testa
Aspettando il rimbalzo del proiettile.

Quando la musica……ultima modifica: 2018-02-16T20:11:03+01:00da piero-murineddu
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