Lettera aperta al Sig Bruno di Chiusdino (Siena)

marina 1

 

 

di Piero Petro Murineddu

Ah, i/le nostri/e baldi/e adolescentini/e tattuati e sculettanti nei caldi pomeriggi estivi delle nostre belle e pulite spiagge sussinche, liberamente e rumorosamente a spuntinare e spadroneggiare in mezzo alla gente che vorrebbe semplicemente rilassarsi e riposare, e magari anche gioiosamente giocherellare coi loro innocenti (ancora ) pargoletti! Il Sig. Bruno, sinceramente preoccupato, si chiede come si può tutelare l’ambiente se le nuove generazioni in età scolare non hanno un minimo di educazione civica.

Giustissimo, caro Sig Bruno, ed io condivido. Il fatto è che la sua sembrerebbe una preoccupazione prevalentemente “estetica” e, ancora con virgolette, “di passaggio”.Non mi fraintenda, Sig Bruno. Capisco il suo pensiero e condivido che quella bullaggine giovanile che lei giornalmente è costretto a subire è segno di non elevata educazione civica che, nello specifico, porta alla mancanza di rispetto per l’ambiente, cosa che è gravissima. La mia preoccupazione, dato che in questo luogo ci vivo, con tutte le implicazioni che comporta nel bene e nel meno bene, va più, come dire, “in profondità”, nel senso che va oltre la semplice preoccupazione del produrre rifiuti e lasciarli lì, fin dove arriva l’adolescente braccino, incuranti che a pochi passi vi sono i contenitori che aspettano pazientemente e generosamente di essere riempiti.

Io questi giovincelli, almeno una parte di loro, li vedo tutto l’anno.Sento i loro non edificanti discorsi, vedo il loro disinteresse per ciò che va oltre il ristretto gruppettino col quale trascorrono le loro giornate, la loro disattenzione e indifferenza verso i diritti altrui. Li sento in treno chiamare con vocina supplichevolmente suadente la mammina che li venga a prendere all’arrivo alla stazione, per evitare di percorrere a piedi qualche centinaio di metri. Pronta la mamma! E infatti all’arrivo in stazione, la piccola piazzetta è un groviglio di macchine con le mammine lì premurose a recuperare i loro cari figlioloni, pronti ad ingurgitare, sempre con lo smartphone di ultima generazione vicino al piatto, il succulento pasto da mammà preparato.

Piccoli esempi, caro Sig Bruno, che denotano la

DERESPONSABILIZZAZIONE CHE SPESSO GLI ADULTI TRASMETTONO,

consapevoli o meno, ai propri figli. Probabilmente condividerà, caro Sig Bruno, ed è possibile che nel suo bel borgo sienese accada altrettanto. Posso dunque dire che non più solo la mia, ma la NOSTRA è una preoccupazione per come le nuove generazioni si stanno aprendo la strada verso un futuro troppo pieno d’incognite, di preoccupantissime incognite. NOI ADULTI ABBIAMO LE NOSTRE RESPONSABILITA’ IN TUTTO QUESTO, chiaramente.

Ad ogni modo apprezzo tantissimo la sua iniziativa di rendere pubblico il suo disagio e quello di molti altri, siano loro turisti o indigeni. Comunque la ringrazio, perchè mi ha dato l’opportunità di apprendere del bellissimo luogo dove vive, e sarà probabilmente una delle mete dei miei prossimi non numerosi viaggetti in “Continente”.

Con molta cordialità e buona prosecuzione di vacanza a lei e famiglia

Lettera aperta al Sig Bruno di Chiusdino (Siena)ultima modifica: 2017-07-25T18:56:07+02:00da piero-murineddu
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