di P.Petro Murineddu
Leggete con attenzione sul mangiare dei papi, che dopo ci scrivo alcune mie note
Letto avete? Bene. Vediamo alcune notarelle:
1. “pucciare il pane nella bagna cauda” .
Letteralmente: intingere il pane nella salsa calda Preparazione tipica del Piemonte preparata con acciughe, olio e aglio. Se volete impararla ricetta, la trovate qui
http://ricette.giallozafferano.it/Bagna-caoda.html
2.“Basta che muggisca” cioè cruda”.
In questa spiegazione https://it.wikipedia.org/wiki/Carne_cruda_all%27Albese
parla di sottili fette di vitello COTTE nel succo di limone.Ma allora decidetevi: ‘sta carne è cotta o cruda?
3.”Addio banchetti, addio stravizi”. Era ora!
4. “Uccelletti scappati“.
Vedi nota 6. Quelli che riuscivano a scampare dalla sacra mira papale
5. “Biscotti all’anice“.
Aintè (senti…senti…)
6. “…uccellini che cacciava….”
Maddddai!! Vigliaccone! E con la sacra doppietta anche, poi,,,,,,,,
7. “L’equivalente dei nostri 10 milioni di euro” .
L’equivalente dei nostri 10 milioni di euro! L’equivalente dei nostri 10 milioni di euro ???!!!!
8. “Ma ccià a ppranzo co llui quarche Emonenza?”
Cioè, e noi, dialettali di ogni parte d’Italia, ci vergognamo di scrivere come pronunciamo e come c’ha insegnato mammà? Ma basta con questo senso d’inferiorità alla lingua ufficiale e
scriviamo come mangiamo, pardon, come parliamo e pensiamo!!
9. “Otto buoi, 55 montoni……3000 uova….tre quintali e due libbre di formaggio…..”.
Iiiihhhhhh…FORAMAAAARIIIIII! (Iiiihhhhhh…ESAGERAAAATOOOOOO !! )
Ma allora cc’era ‘nche il popolino romano cumbitato !!! (invitato !!!)
10. “…dissenteria provocata dai fichi”
Ahia, bisogna che stia attento quando mi arrampico all’albero piantato dalla mia povera madre passata da quel dì a miglior vita
11. “Anguille di Bolsena affogate nella vernaccia”
Praticamente le povere anguillette morivano un tantino alticce, e questo non è del tutto male
12. “.…andarmi a mangiare una pizza senza essere notato da nessuno”
Ma se è un sogno, perchè non accontentarlo? E se proprio incappate in Lui vestito da “cristiano”, fate lo sforzo di non vederlo e continuate il vostro parlottare con finta e
indifferente nonchalance