Paolo e i suoi amici

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di Piero Murineddu

Un gruppetto di baldi ventenni sussinchi, del ’29 o giu di lì. Da sinistra sono Paolo Roggio, Mario Cossu, Angelino Marongiu e Antonino Zappino.

Il primo l’ho conosciuto qua non tanto tempo fa. Una parlantina che non vi dico. Ho con lui ancora un appuntamento rimasto finora in sospeso per registrare il racconto della sua vita. Bisogna che mi decida, anche perchè le cose accennate quel giorno sono tantissime e di sicuro interesse. Fòzza, isceddaddi Piè …….

Mario Cossu, dipendente delle Ferrovie e marito della mia amica Angela, purtroppo non ho avuto il piacere di conoscerlo. Mi dice la moglie che non era per niente un fessachiotto qualunque e che la vita con lui è stata parecciu beddha.

Angelino Marongiu non lo conosco personalmente, anche perchè il figlio Giovanni mi ha detto che non è tipo granchè loquace e che difficilmente acconsentirebbe a raccontarsi.

Il quarto degli amici  è Antonino Zappino, ma di lui conosco a mala pena il nome  e nient’altro.

Il luogo è senza dubbio alcuno il parco storico di Sossu, di fronte alla chiesa  “del Convento”.

Paolo e Angelino mandavano avanti la propria sartoria ciascuno. Nessuna concorrenza o guardarsi a ischurriaddura: lavoro c’era per loro e per i pochi altri sarti che sicuramente operavano in paese, per cui potevano essere amici ugualmente, senza che l’invidia macerasse i loro animi, condizionandone il rapporto.  Del secondo ricordo la sartoria nel piazzale di Santu Pantarèu e che si spostava col suo vespone primo modello. Mi dice il figlio Giovanni che, specialmente quando aveva la sartoria pressapoco di fronte alla chiesa di Santa Croce, teneva con sè diversi ragazzi apprendisti del mestiere, una figura “caduta” ormai nel dimenticatoio. Ragazzi che non amavano molto lo studio scolastico oppure che più verosimilmente le famiglie non potevano permettersi di mandare a scuola. Ragazzi che aspiravano a guadagnare qualcosa il prima possibile, senza dover pesare sulle magri casse familiari. Penso proprio che grazie a questo come ad altri lavori artigianali, questi giovanotti abbiano imparato a darsi da fare nelle cose concrete, molto più dei coetanei studenti. E’ facile così che andando avanti negli anni e mettendo su famiglia, non avevano bisogno di chiamare l’esperto a pagamento per ogni caggadddura, vuoi che sia l’idraulico, l’elettricista, il muratore e per qualsiasi necessità che occorra in una casa.

Lasciamo così per ora, in attesa che mi decida ad andare da Paolo per registrarne i racconti della vita trascorsa.

 

 

 

 

 

 

 

 

Paolo e i suoi amiciultima modifica: 2017-01-07T05:25:28+01:00da piero-murineddu
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