E mò, a cosa t’attacchi, gaglioffone?

di Emiliano Rubbi
E invece, alla fine, il coronavirus non è arrivato su un barcone.
Sorpresa, sorpresona!
Anche perché, a pensarci bene, non si vede come avrebbe fatto uno che ha attraversato il deserto a piedi, oppure che proviene da un lager di un paese in piena guerra civile, a venire in contatto con un cinese malato di coronavirus negli ultimi 14 giorni.
Era molto più semplice che lo portasse qualcun altro.
Un cinese di ritorno dalla Cina, magari.
Ma i cinesi di ritorno dalla Cina, in gran parte, stanno osservando tutti una sorta di quarantena “spontanea”.
A Prato, ad esempio.
E infatti il coronavirus l’ha portato in Italia un italiano.
Un italiano bianco.
Un italiano benestante.
Il virus è arrivato viaggiando bello comodo in business class sorseggiando mojito manco fosse al Papeete, non su un barcone.
Ed è sbarcato al nord, in due regioni amministrate dalla Lega.
Proprio mentre S****** berciava contro il governatore della Toscana, accusandolo di aver sottovalutato il rientro dei cittadini cinesi nella sua regione.
Anche perché, guarda un po’, tra poco si vota anche da quelle parti.
Perché la verità è che i virus se ne fottono dei populismi, i virus sono democratici: non guardano in faccia a nessuno e non fanno distinzioni di nazionalità, sesso, razza e religione.
I virus, diversamente da noi, se ne fregano di queste cazzate e ci ricordano che, in fondo, siamo davvero tutti uguali: il povero, il ricco, il nero, il bianco, l’etero e il gay, il cristiano e il musulmano, l’uomo e la donna, quello del nord e quello del sud.
Così S******, che stava provando a sciacallare anche su questo, da perfetto spacciatore di ogni sorta di paura e odio, oggi si ritrova ad avere a che fare con una natura che, giustamente, se ne sbatte dei suoi miserabili calcoli politici e fa il suo corso.
Vi siamo vicini, amici lombardi e veneti.
Anche se qualcuno ha cercato fino all’ultimo di farci odiare l’uno con l’altro.
L'immagine può contenere: il seguente testo "MI RAGAZZI... BECCATE UN CINESE POI LAVATEVI BENE LE MANI."
E mò, a cosa t’attacchi, gaglioffone?ultima modifica: 2020-02-22T18:16:30+01:00da piero-murineddu
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