Per chi fa politica, un motivo per invecchiare “serenamente”

Si tratta dell’ultima parte di un lavoro portato avanti in quell’anno all’interno della scuola del mio paese.

Da allora, c’é stata una qualche risposta in tal senso da parte di chi si é succeduto al governo locale?

Se attuata, e in modo continuativo, forse ad oggi sarebbe diventata la norma, e probabilmente avrebbe contribuito a formare cittadini più consapevoli e partecipi.

A ben vedere, una cosettina semplice ma di grande buon senso, non richiedente nessunissima spesa e che, secondo logica, dovrebbe rientrare tra gli impegni primari di chi si propone di elevare culturalmente i propri amministrati, anche se in questo caso non votanti.

Ma purtroppo, per chissà quale misteriosa e del tutto incomprensibile motivazione, bisogna prendere atto che le cose semplici sono le più difficili da concretizzare.

Ma é proprio un’utopia pensare ad un Pubblico Amministratore che, insieme agli insegnanti, di tanto in tanto si occupi di formare direttamente lui/lei la coscienza civica dei ragazzi all’interno dei luoghi dove trascorrono molte ore della loro vita, qual’è la scuola?

É impensabile che coloro che hanno ricevuto la delega dai concittadini di rendere più vivibili le loro giornate, rinuncino ogni tanto al compassato e “ben educato” linguaggio usato nei consigli comunali e, parlando normale come si vive, entrino in contatto con gli amministrati? In questo caso, sia chiaro, non per ingraziarsene la simpatia per quando un domani entreranno nella cabina elettorale, ma principalmente PER IMPARARE come mettere a frutto la fiducia ricevuta!

Caro Giuseppe, mi sa che siamo destinati forse ad invecchiare, ma secondo il tuo invito di allora, difficilmente……sereni.

Nelle foto, le scuole di Sorso e della vicina Sennori In quest’ultima sotto, la scuola elementare dove ha studiato Piero, io, recentemente incamminatosi verso un nuovo anno di vita, e che si augura  di vedere tempi migliori.che sembrano non arrivare mai…

.