La cordiale accoglienza di Nuccia

di Piero Murineddu

È trascorso qualche anno. La visita alla casa – museo del grande artista di Sorso GIULIANO LEONARDI era stata concordata per tempo, perchè Nuccia, la gentilissima e anziana nipote ottantenne che abita ancora nell’antica abitazione, aveva bisogno di prepararsi per accogliere i graditi visitatori nel miglior modo possibile.

Anche in quest’occasione la conosciuta cordialità e senso di ospitalità della cara Nuccia non erano andati delusi. Accolse il nutrito gruppo di signore, guidato dalla mia effervescente moglie Giovanna, indossando il vestito della festa e con tutto il sorriso di cui è capace.

Le accompagnò in tutti gli angoli della casa, dalla cantina, dove fino a qualche anno fa continuava a ricavare del buon vino con le uve da lei lavorate, alla soffitta, dove tiene un bellissimo forno a legna che è uno spettacolo vedere e dove ogni tanto si prepara i fuocherello perchè scaldarsi col fuoco della legna è tutt’altra cosa della stufetta a gas o di quella elettrica, che tra l’altro consuma maledettamente.

Naturalmente aveva accompagnato la compagnia, veramente interessata a tutti i particolari, a vedere e conoscere le innumerevoli opere dello zio pittore e scultore distribuite un po’ in tutti i locali dell’edificio. Per ognuna c’era la spiegazione.

Nella stanzetta dove lo zio ormai anziano ed ammalato tentava di portare a termine l’ultimo suo dipinto, aveva giustamente indugiato, anche perchè lì vi sono raccolte tutti i quadrettini di legno che usava come prova prima di spalmare con maestria i colori nella tavolozza e applicarli definitivamente nelle tele che sarebbero divenute più o meno tutte opere d’arte.

Ben accatastati e conservati vi sono anche i tanti scritti lasciati dallo zio, per lo più con una forte impronta spirituale, considerando la grande importanza che Giuliano dava a questo aspetto della vita, specialmente nei lunghi anni trascorsi a Roma, dove viveva in un piccolo locale, che fungeva da abitazione ma anche da laboratorio. Immancabilmente le dolce Nuccia a fatto visitare alle visitatrici anche il cortile da lei curato, dove si trova ancora la vasca in cui, nella stagione calda, faceva i tuffetti insieme alla sorella Carina , venuta a mancare qualche anno fa.

I gustosissimi dolcetti fatti da lei li ha offerti nel salotto di casa, con le pareti completamente ricoperti dai quadri e da alcune sculture realizzate dallo zio artista, tra i quali uno splendido autoritratto. Con un po’ di ritrosia, Nuccia ha fatto vedere anche le centinaia di barattoli di vetro completamente pitturati da lei , ciascuno realizzato con gusto e con molta fantasia.

Al momento del commiato, i sorrisi e i ringraziamenti si sono sprecati. Veramente è stata una visita ad un vero e proprio Museo naturale, e non fatto da scolaretti, quindi fatta forzatamente per dovere o perchè inserita nel programma “culturale”, ma da persone adulte, per lo più casalinghe, che magari neanche erano a conoscenza che nel loro paese esistesse un luogo così importante e di altro valore culturale.

E’ possibile che anche i politici, siano appartenenti alla maggioranza oppure all’ opposizione (a proposito, ancora oggi, a che cosa si stanno opponendo nei fatti?) e le persone di “cultura” locale ne conoscano l’esistenza, ma probabilmente il valorizzare le vere eccellenze culturali e storiche locali non fa parte dei loro obiettivi. Così parrebbe.

Meno male che, almeno in parte, non sono loro a determinare la promozione umana e culturale di una collettività. L’iniziativa privata può sempre agire in proprio. A questo proposito, Nuccia è sempre disponibile ad accogliere visitatori e far conoscere il grande estro artistico dello zio, e tutto senza sganciare un centesimo di tasca. Chi è interessato, può contattarmi.

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La cordiale accoglienza di Nucciaultima modifica: 2019-04-06T04:35:29+02:00da piero-murineddu
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