A proposito degli “impresentabili”

di Piero Murineddu

E quindi il centrodestra si è pappato anche la Basilicata, dopo oltre vent’anni di governo del centrosinistra. Dopo la Sardegna, pur di prevalere, il duo Selfinazzi – Berluchecazzi non si fa’ scrupolo ad allearsi, anche se i malumori a livello nazionale tra loro non sono un segreto per nessuno.

Ma questo è giusto un accenno e passo subito al sodo.

Qualcuno si chiederà chi sia il signorotto belloccio e sorridente della foto….

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È Nicola Morra, un docente di filosofia e storia, convertito sulla strada del Grillismo.

Attualmente è presidente della commissione parlamentare antimafia, e in tale veste, ha stilato, prima delle due elezioni regionali, una lista di “impresentabili” per problemi legati alla Giustizia nella loro veste di figure istituzionali, anche in virtù di un codice di autoregolamentazione firmato da tutti i partiti, naturalmente usato come carta igienica.

Sembra ormai che al non rispetto delle leggi da parte della Casta il popolino si deve abituare. Il non rispetto del silenzio pre elettorale da parte di EmmeEsse, sempre più arrogante, ne è un esempio. L’ha fatto per le elezioni in Sardegna e lo ha ripetuto adesso.

Addirittura l’uomo della foto si è dovuto scontrare con un suo compagno di partito sull’opportunità o meno di rendere pubblici questi nomi, sette in Sardegna e cinque in Basilicata. Tutta gente condannata o sotto processo, per corruzione, concussione e magnamenti vari.

Ho letto l’intervista rilasciata da un esponente sardo, macchina raccoglivoti e che si è fatta la campagna elettorale a suon di soldoni, con comizi a giorni alterni e alcune mega feste coi suoi simpatizzanti che si strappavano i peli del pube e delle ascelle per lui, ultimamente seguace di un guru che porta i suoi adepti alla purificazione dicendo che la materia non esiste e con baggianate di varia natura.

Il personaggio in questione è stato rieletto con largo consenso, nonostante fosse nell’elenco degli impresentabili per le sue pendenze giudiziarie, specialmente accusato di peculato aggravato.

Nell’intervista, togliendosi un sassolone dalla scarpa, il politico indagato ha accusato Morra chiamandolo boriosamente “signore (ripeto, presiede la commissione parlamentare antimafia) di averlo “danneggiato”, perché, senza quella lista nera, a suo dire avrebbe ricevuto più voti dei molti che ha già avuto.

In poche parole si presenta come una “vittima”, e con l’opportunistico saio da penitente messogli addosso dal suo guru, molti suoi elettori credono nella sua immacolata innocenza, oppure non gliene importa un cazzo di niente. Rimane il loro beniamino in ogni caso.

Allora, dico io, va bene la presunzione d’innocenza fin quando i giudici non dimostrano il contrario, ma almeno per decenza e rispetto per le istituzioni, e ancor prima per sé stesso, mettiti da parte fin quando il giudizio non sarà emanato. In caso di non colpevolezza, si presenterebbe alle elezioni dopo una salutare pausa, e magari riceverebbe anche il mio voto, cosa che è tutto un dire. O meglio, tanto per dire.

Certo, ci sarebbe la sospensione dello stipendione, ma davanti alla propria dignità, anche questo passerebbe di secondaria importanza. Naturalmente nel caso che di dignità ci sia rimasta traccia.

A proposito degli “impresentabili”ultima modifica: 2019-03-25T12:14:43+01:00da piero-murineddu
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