Annuncio elettorale in Sardhigna

di Piero Murineddu
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Cattura
di Alessandro Cipolla
Saranno le elezioni regionali in Sardegna ad aprire il 2019 della politica italiana, con il 2018 che invece si chiuderà con il voto in Trentino Alto Adige e, forse, in Basilicata e Abruzzo ma in questi due casi ancora c’è incertezza sulla data.
In Sardegna invece almeno è sicuro quello che sarà il periodo: le urne si apriranno a inizio febbraio 2019. Vediamo allora chi saranno i candidati a sfidarsi in queste elezioni e cosa dicono i sondaggi in merito al voto.
Anche se ancora non c’è l’ufficialità della data esatta, secondo quanto stabilisce la legge regionale 108 le elezioni regionali in Sardegna dovranno svolgersi tra il 20 gennaio e il 24 febbraio 2019.Anche se manca ancora l’ufficialità , alla fine al data delle elezioni dovrebbe essere domenica 24 febbraio.
La legge elettorale per le elezioni in Sardegna è stata modificata per l’ultima volta nel 2013. Per garantire la governabilità, sarà eletto governatore il candidato più votato: se dovesse ottenere tra il 25% e il 40% dei voti ci sarà un premio di maggioranza del 55% dei seggi, oltre il 40% invece il premio sarà del 60%.
Con meno del 25% invece non scatterà alcun premio di maggioranza. Inoltre la legge elettorale prevede la possibilità di effettuare un voto disgiunto (si può votare per una lista e per un candidato presidente non collegati fra loro), mentre la soglia di sbarramento è del 10% per le coalizioni e del 5% per le liste non coalizzate.
Se ancora non si ha la certezza ufficiale in merito alla data di queste elezioni regionali in Sardegna, la situazione nell’isola è abbastanza simile anche per quanto riguarda gli aspiranti governatori che si andranno a sfidare.
Tra i principali partiti o coalizioni, chi aveva giocato d’anticipo era stato il Movimento 5 Stelle che a inizio agosto tramite il voto online ha ufficializzato il proprio candidato: Mario Puddu, ex sindaco di Assemini. Dopo che però che Puddu è stato condannato a un anno per abuso d’ufficio, l’ex sindaco ha ritirato la sua candidatura con i pentastellati che ora quindi dovranno trovare un altro candidato tramite delle nuove primarie online .
Nel centrosinistra la scelta sarà affidata alle primarie in data 16 dicembre. In pole position sembrerebbe esserci Massimo Zedda, attuale sindaco di Cagliari, ma si parla anche di una possibile nuova candidatura dell’attuale governatore Francesco Pigliaru che, nel novembre 2017, ha comunque dichiarato che non si sarebbe ripresentato per un secondo mandato.
Si stacca dal PD anche Andrea Murgia che sarà il candidato di Autodeterminazione, una sorta polo indipendentista formato da sette movimenti: RossoMori, Irs, Sardigna Natzione, Liberu, Sardegna Possibile, Gentes e Radicales Sardos. Possibile un appoggio esterno anche di Caminera Noa.
Il centrodestra dopo il vertice di Palazzo Grazioli si presenterà compatto. La sintonia ritrovata tra Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, ha portato a una sorta di divisione dei candidati alle regionali con la Sardegna che dovrebbe spettare alla Lega.
Il senatore Christian Solinas, segretario del Partito Sardo d’Azione che alle ultime politiche ha stretto un accordo con la Lega, potrebbe essere un nome spendibile mentre Forza Italia sarebbe più orientato per l’europarlamentare Salvatore Cicu.
A formare la coalizione di centrodestra saranno Lega-Psd’Az, Forza Italia, Fratelli d’Italia, UdC e Riformatori. Non ci sarà invece il Partito dei Sardi, che alle elezioni del 2014 si è presentato con il centrosinistra e che dovrebbe anch’esso scegliere il candidato attraverso delle primarie a fine novembre.
Annuncio elettorale in Sardhignaultima modifica: 2018-11-19T18:54:40+01:00da piero-murineddu
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