Imminente apertura de La Billellera. Parola di assessore

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di Piero Murineddu

Per quanto riguarda la richiesta di apertura del sito de La Billellera, il giorno 7 c.m. ho mandato a tutti i componenti della Giunta Comunale la seguente email,  invitando pubblicamente altri a fare altrettanto:

Chiedo che quanto prima, il sito de La Billellera venga reso fruibile dalla popolazione e dagli occasionali visitatori. Chiedo che la parte dove sono accumulati detriti venga adeguatamente transennata.
Allo scopo può essere impiegata giornalmente una persona del Servizio Civico che ne garantisca l’apertura, la pulizia e la sorveglianza.
Fiducioso in un positivo riscontro, porgo cordiali saluti  – Firma e indirizzo
Giovedì 14 ricevo risposta  da Angelo Agostino Spanu, assessore alle Politiche Sociali, alla Cultura, alla Pubblica Istruzione, alle Politiche Comunitarie, al Turismo e alle Pari Opportunità:

Caro Piero, la questione della Billellera è alquanto complicata. Come te e tanti altri sorsensi ho a cuore quel sito, e ci terrei a tenerlo aperto e ordinato per tutto l’anno, non solo durante l’estate.

Il sistema di apertura e pulizia dell’anfiteatro della Billellera era entrato a regime, con orari definiti e un turno preciso di civico che si occupava solo di quello, fin dall’inizio del 2014, su indicazione del Sindaco (ho seguito la cosa in quanto suo segretario). Con l’insediamento della nuova amministrazione, ovviamente in continuità con la precedente, si è confermato il fatto che fosse il Servizio Civico a occuparsi della Billellera. Il tutto ha funzionato fino alla disastrosa bomba d’acqua di giugno 2014. Non so se hai avuto modo di vedere in che condizioni versava la fontana 
e l’anfiteatro, ma erano davvero pessime: tutto era stato sommerso da una ondata di fango e detriti che ha segnato nel vero senso della parola la fontana, che per oltre metà era diventata nera. A questo disastro sono seguiti i sopralluoghi legati alla valutazione dei danni, e i lavori di ripristino dell’anfiteatro e di pulizia della fontana, che sono stati lunghi e difficoltosi in quanto il trasporto del fango dall’anfiteatro ai mezzi che lo portavano via era davvero difficile. Una volta terminati i lavori ho chiesto che venisse ripristinato il turno che si occupava della fontana (che nel frattempo era stato destinato ad altre necessità), e che venisse recintata la parte dove un tempo c’era il campo di bocce, proprio come hai chiesto tu nella tua recente mail.

Il lavoro di delimitazione del campetto è stato fatto, magari non in modo permanente, ma ha consentito di riaprire la fontana per un buon periodo (da fine maggio a fine ottobre 2015 se non ricordo male). Purtroppo però a creare nuove difficoltà è intervenuto il punteruolo rosso. Di fatto alcune delle palme ai lati della scalinata sono state colpite dal parassita, e sono state tagliate. anche in questo caso la particolare conformazione del luogo ha creato non poche difficoltà alla 
rimozione delle sezioni delle piante. Dalla rimozione dei resti delle palme, non siamo riusciti a  riorganizzare il turno di apertura.  Posso dirti però questo: avendo io sollecitato più volte la cosa, negli ultimi mesi si è proceduto a una prima sistemazione dell’anfiteatro e del vicino cortile della biblioteca (la cosa è collegata in quanto le persone individuate per l’apertura del cancello della Billellera e della manutenzione del sito si dovranno occupare anche del bellissimo cortile della biblioteca)  e mi è stato assicurato che a seguito di una ulteriore  disinfestazione (ne è stata fatta una evidentemente non risolutiva credo un mese fa…) si procederà alla riapertura del sito.

L’idea è quella di ripartire al più presto dagli orari che sono stati praticati nel 2014 e nel 2015 quando l’anfiteatro è stato aperto (Mattina: dalle ore 9 alle ore 12, Pomeriggio: dalle ore 15 alle ore 18). 

Spero di essere stato sufficientemente chiaro. Di certo so che questa notizia ti farà piacere. Per qualunque dubbio, integrazione o necessità rimango a tua disposizione. Mi scuso fin d’ora per eventuali imprecisioni, ma ho risposto basandomi sulla memoria e non consultando dati particolari… ma credo sia tutto abbastanza preciso. In caso contrario, o se vorrai più precisione, dovrai concedermi qualche giorno per fare cernita dei dati!
Un caro saluto.                                                                    Angelo Agostino Spanu

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Non so se trattasi di risposta data per iniziativa personale, e quindi per il doveroso e corretto atteggiamento che deve avere un amministratore  quando  un cittadino elettore pone dei quesiti, oppure perchè delegato da tutti gli altri suoi colleghi che hanno ricevuto l’email, compreso il sindaco, di rispondere a nome di tutta la Giunta. In ogni caso, ringrazio da parte mia e , credo, da parte di tutti coloro a cui preme l’argomento. Prima di tutto tengo a precisare – e questo legato prettamente alla fruizione pubblica dei Beni che appartengono a tutti –  che nella mia email ho voluto evitare qualsiasi formalità, introducendomi di proposito con un  “Chiedo” che  volutamente intendeva avere un tono “imperativo” in quanto la mia non era una richiesta riguardante mie esigenze personali, ma quasi facendomi portavoce di innumerevoli e continue lamentele riguardo a ciò di cui si sta’ trattando. “Quasi” portavoce, e lo ribadisco, pur non avendo  investiture ufficiali per  rappresentare nessun altro al di fuori di me. Diciamo che è un farsi “portavoce” in senso morale, sperando che si ne conosca la differenza col termine moralismo. Di tanto in tanto capita che qualcuno mi fermi per strada o mi scriva, chiedendomi di parlare di qualche specifico problema. Al che rispondo di interpellare direttamente le persone che governano Sorso, oppure scrivere, che forse è anche meglio . È un modo anche per giudicare se l’assessore incaricato del settore, adempie o meno al dovere istituzionale di dare risposte. 

Dice l’assessore che la notizia dell’imminente apertura (cosa che crederò quando la vedrò, e non per mancanza di fiducia in lui personalmente, ma per il suo per me  inquietante “mi è stato assicurato”: da chi?) l’imminenza dell’apertura, dicevo, mi fa piacere. Ci mancherebbe, dal momento che è da quel dì che dò il mio piccolo contributo per tale obiettivo. Ne ho scritto talmente tanto che lu zeibbeddhu, insieme a ciò che pende in mezzo alle gambe a noi maschietti, stanno per scoppiare. Si legga per esempio quanto scrissi nel 2013 su

Billellera 3 – HO FATTO LA MIA PARTE, VOI FATTE LA VOSTRA

 

Ne avevo fatto quasi un romanzo, meglio, una “telenovela” a puntate, e probabilmente, se di lì a poco La Billellera fu riaperta, con tanto di preannuncio sul giornale locale da parte del sindaco, sarà stata anche conseguenza di quella….telenovela scassa cervello, insieme all’altro che dicevo prima. Certo, non mi è stato mai chiaro come mai la  “gestione” del posto l’aveva da anni e anni (oppure continua ad averla tutt’ora?) un’ associazione locale, che si autodefinisce addirittura “culturale”. Magari il gentile assessore alla Cultura  avrà la compiacenza di spiegare pubblicamente questo mistero.

A dire di molte persone, questa associazione avrebbe fatto del sito quasi una sua proprietà privata, precludendola di fatto al resto della popolazione, salvo qualche rarissimo caso. Anche in occasione dello rispalancarsi del cancello, come dice l’assessore, all’inizio del 2014, l’apertura e la cura era stata affidata a due operatori del Servizio Civico, cioè coloro che si ripagano il sussidio economico che ricevono facendo lavori di pubblica utilità. Mi chiedevo e continuo a chiedermi: come mai, se la gestione l’aveva l’associazione “culturale”, e gestione vuol dire sopratutto cura e  apertura garantita a tutti, sono state impiegate due persone esterne all’associazione di volontariato? Anche su questo il gentile assessore, che in precedenza era segretario personale del sindaco, è invitato a dare spiegazione pubblica.

E giusto per essere completi, quando vi era stata la riapertura regolamentata da orari ben precisi, più volte mi ci sono recato per constatare di persona il rispetto dell’orario pomeridiano, trovando il cancello chiuso. Chiesto spiegazioni ad un membro dell’associazione, mi era stato risposto che “intanto a quell’ora (le 15) non viene mai nessuno“. Cioè, in pratica, anche l’orario stabilito e affisso all’entrata, era soggetto  a discrezionalità. Ma è accettabile tale cosa? Ma devo essere io a dire che l’orario d’accesso ad un luogo pubblico deve essere a-sso-lu-ta-me-nte rispettato, fosse anche per una sola persona?

Tempo fa, la parrocchia di “San Pantaleo” ne aveva chiesto la gestione al sindaco di allora, Andreuccio Bonfigli, e un gruppo giovanile, insieme a delle famiglie, se ne occupava. Se aprite il link di seguito,  sentirete le parole che il compianto don Manca ebbe a dire in occasione di una festa all’interno dell’anfiteatro

 

Pubblicando il video con le riprese di quell’evento, l’autore, Antonio Fini, lo presentava con queste parole:

Un breve cenno storico per capire come la Billellera sia stata ridata ai cittadini di Sorso. Un gruppo di giovani ( si diedero appunto il nome di “Giovani in Cammino”)  chiesero a Don Manca un luogo per incontrarsi e condividere la propria vita. la Billellera era un bel pò di tempo abbandonata e nessuno ne aveva cura. Don Manca ebbe la brillante idea di parlare col sindaco, concordando che il Comune non avrebbe avuto né spese di gestione e tanto meno spese di manutenzione. Da quel momento i giovani in cammino e un gruppo di famiglie cominciarono la manutenzione, raccogliendo tra l’altro, tre bidoni  di siringhe usate  Iniziò così l’avventura della rinascita della Billellera. Dopo un bel pò di anni di grandi attività, un giorno il Comune chiese a Don Manca nuovamente le chiavi con la motivazione che il posto necessitava d’interventi di una certa rilevanza. Da quel giorno – continua Antonio ironicamente ma attinente al vero –  quei giovani in cammino smisero di camminare insieme. 

agosto 2001 (2)Nella foto, Salvatore, Giuseppino e la mia piccola Marta intenti nei lavori di pulizia all’interno de La Billellera

Probabilmente, nel sentire comune, al tempo si aveva l’impressione che il sito fosse diventato di esclusivo uso per attività parrocchiali, e probabilmente, ma questa è una mia personalissima opinione,  un fondo di verità vi era, specialmente il fabbricato interno. Ma intanto era un posto di vita, e la pulizia e l’apertura erano garantite.

La cosa inaccettabile, e sopratutto i-lle-ga-le,  è che un Bene Pubblico venga privatizzato, e questo che sia una parrocchia, un’associazione o chichessia. Se il Comune non può occuparsene direttamente, la gestione dev’essere affidata in modo chiaro, trasparente e con regole scritte, rispettate e fatte rispettare.

Quindi La Billellera starebbe, e scusate il condizionale, per aprire. Certo che l’orario previsto non è che sia il massimo per la stagione estiva (9-12/15-18). Tempo fa si era parlato che il Comune avrebbe agevolato l’integrazione dei giovani immigrati ospiti nel nostro territorio. Di fatto, di questa strombazzata integrazione sul giornale locale  non se n’è vista traccia. Questa potrebbe essere l’occasione, se proprio il personale del Servizio Civico è impiegato per curare il verde cittadino, cosa che vedo stà facendo ottimamente.

Perchè non proporre a questi nostri simili, immigrati per necessità e per tutte le cose che già sappiamo, di occuparsene, permettendo così un accesso al pubblico in orari più sensati, come per esempio dalle 8,30 alle 13 e dalle 15 alle 20?

Questo con l’ora legale, naturalmente. Probabilmente, grazie a questo servizio, molti di coloro che hanno prevenzioni nei loro confronti inizierebbero a cambiare opinione e a non vederli solo come parassiti e potenziali delinquenti. Se ci pensiamo, potrebbe essere un aiuto per elevarci tutti in civiltà e sopratutto in umanità.

Imminente apertura de La Billellera. Parola di assessoreultima modifica: 2016-07-15T17:30:41+02:00da piero-murineddu
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