DIALOGO IN FAMIGLIA. QUALI GLI IMPEDIMENTI – parte prima

Rovistando nella rete che ormai collega il mondo intero, ho trovato questa ricerca fatta dalla Parrocchia “San Michele Arcangelo
di Velletri (RM). Iniziando a leggerla, mi sono accorto che è di un certo interesse, anche perchè sono esperienze vissute. La propongo alla vostra attenzione (Pi.Mu.)

 

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Parte prima

1.
F – Sì, mamma e papà mi ascoltano molto specialmente se devo parlare di scuola, su come è andato un compito, su cosa abbiamo fatto e come è andata la mattinata. Poi mi ascoltano anche quando devo parlare di altre cose: quando chiedo consigli, se ho dei dubbi o voglio spiegazioni su un argomento che mi interessa.
Non parliamo solo di questo, ma anche come è andata la giornata ai miei genitori, a mia sorella se ci sono da risolvere dei problemi in famiglia.
Nella mia famiglia si parla spesso la sera a cena, la domenica e il sabato,
(Mauro)

G – Tra i mille impegni giornalieri spesso si fa una gran fatica a dialogare in famiglia; cerchiamo la sera, durante la cena, di parlare tra noi, ma soprattutto ascoltiamo i nostri figli, la loro giornata, i loro problemi, anche se ci rendiamo conto che a volte non riusciamo ad essere pazienti e pronti all’ascolto, perché siamo stanchi o abbiamo avuto problemi sul lavoro.
Dobbiamo far presente che fin dall’inizio della nostra unione ci siamo sempre “imposti” di ritagliarci degli spazi nostri almeno una volta ogni tanto, nonostante le varie difficoltà che si potessero presentare. Nella quotidianità non sempre è possibile, quindi cerchiamo di passare le vacanze , quando si possono fare, noi quattro per conoscerci meglio e se non si possono fare ci diamo latitanti per un periodo dal “resto della famiglia”.
Tra noi (moglie e marito) c’è molto dialogo, si parla di tutto e ci confidiamo qualsiasi cosa. Ogni decisione in genere, viene presa insieme dopo averne discusso o bisticciato se necessario.
(Famiglia Rossi)

2.
F – Mi ascoltano solo quando dico cose interessanti. Infatti papà mi ascolta pochissimo perché dice che io dico solo cose stupide: Mamma però mi ascolta di più e mi aiuta quando ho un problema e penso che mi ascolti volentieri.
(Lucio)

G – Nella mia famiglia forse non c’è molto dialogo, perché credo che sia io sia mio marito nelle nostre famiglie di provenienza non eravamo molto abituati a parlare, anzi io con mia madre, e solo con lei, parlavo di qualcosa ma non certo delle cose che per me in quel periodo erano importanti, sicuramente i miei genitori mi hanno abituato ad aver pudore dei sentimenti e a non mostrarli mai. Credo di essermi molto sforzata di mostrare i miei sentimenti ai figli, non sempre ci sono riuscita, ma, anche se difficilmente, con loro ho cercato di parlare, di discutere delle cose che ritenevo potessero insegnare qualcosa.
Mi sono resa conto con molto dispiacere però che, quando si è trattato di dirmi delle cose importanti o di chiedere consigli, i miei ragazzi non si sono certo rivolti a me o a mio marito, ma hanno chiesto aiuto ai loro amici, questo mi ha fatto avere dei grossi sensi di colpa perché ho pensato di avere sbagliato tutto con loro, di non essere stata una buona madre, ma forse, pure con tutti i miei errori, non sono stata poi tanto malaccio, e comunque mi sono accorta, anzi ci siamo accorti, mio marito ed io, che qualcosa nei figli non andava nel giusto verso, allora si è cercato di farli parlare, di capire cosa non andava e perché non si erano rivolti a noi per un consiglio. Ci hanno sempre risposto che comunque noi siamo i genitori e certe cose è più semplice dirle agli amici.
(Famiglia Di Lazzaro)

3.
F – Mamma e papà alcune volte mi ascoltano e altre no. Per esempio quando vediamo la TV, papà è pietrificato, mentre mamma vorrebbe parlare di scuola, di lavoro ecc. .
Quando poi viene il sabato o la domenica, papà vuole parlare con la famiglia perché è più rilassato e ha più tempo.
Fare questo compito mi ha aiutato a capire che devo parlare di più con papà, con mamma invece di dirgli pochissime cose.
Quindi da oggi mi impegnerò a parlare di più con loro e a raccontare tutto… o quasi.
(Fabrizio)

G – Nella nostra famiglia c’è un buon dialogo, cerchiamo di affrontare sempre le varie problematiche, perché riteniamo che i problemi si risolvono se si affrontano, senza dialogo potrebbero ingigantirsi rendendo molto più profonde le fratture e quindi più difficile riprendere il dialogo.
Desidero ricevere le confidenze dei miei figli anche se in loro noto un certo riserbo al quale debbo sottostare perché le confidenze devono essere spontanee. Gli impedimenti che trovo sono spesso la mia stanchezza fisica e un rifugiarsi nella TV (che io non approvo e diventa motivo di discussione).
Con questo lavoro ho spiegato a mio figlio che io ci sono per parlare anche con lui e non solo per la necessità di tutti i giorni, spero che ciò possa migliorare il nostro dialogo.
(Famiglia Avallone)

DIALOGO IN FAMIGLIA. QUALI GLI IMPEDIMENTI – parte primaultima modifica: 2016-07-13T12:16:25+02:00da piero-murineddu
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