Comunicazione? E famolo strano,dai…

tele0001di Piero Murineddu

Sembra che ormai l’automazione stia  sostituendo l’azione diretta dell’uomo in tutti gli ambiti, e a ciò non di rado conseguono  aspetti non tanto positivi, specialmente per quanto concerne la qualità dei rapporti umani. Seppur non direttamente, l’argomento è affrontato da Nanni Delbecchi nel suo articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano di lunedì 17 agosto, dove si parla dell’uso del telefono.

WhatsApp, posta elettronica, sms….. Mezzi che hanno rivoluzionato il nostro rapportarci col mondo circostante, stravolgendone i tradizionali e consolidati modi. Con un minuto di conversazione telefonica, “la comunicazione ritrova quel fattore umano che la rete combatte in modo subdolo quanto scientifico”. Possiamo essere di buono o di cattivo umore, in un momento di apertura verso il mondo intero o di momentanea chiusura, completamente rinchiusi nel nostro intimo più impenetrabile. In quel momento senti lo squillo del telefonino. Leggi il nome e decidi se rispondere o meno. Se rispondi in ogni caso, è evidente che non hai alcun timore di farti sorprendere dall’interlocutore così come sei in quel momento, simpatico o meno simpatico, facile alla parola o in difficoltà a mettere insieme un concetto sensato. Man mano che ci stiamo circondando dall’elettronica, sembra quasi che questa “disponibilità” continua la stiamo sempre più perdendo. Decidiamo noi quando entrare in contatto o meno. Il rispondere al telefono fisso senza display diventa ancor più problematico, non sapendo chi c’è dall’altro capo. Mi chiedo se questi nuovi mezzi stiano agevolando o complicando la comunicazione. Sicuramente la scrittura, specialmente se non è di getto, permette maggior riflessione e può esprimere meglio il nostro pensiero. D’altra parte, però, preclude quello scambio di vibrazioni, sguardi, espressioni, silenzi, atteggiamenti. Componenti questi che arricchiscono la comunicazione interpersonale. Ci si può scrivere, ed anche tanto, ma se non c’è l’intenzione di entrare in relazione con l’altro, c’è il rischio che il silenzio accresca ulteriormente il fossato che divide.Altra cosa è  quell’altro tipo di silenzio, spesso assai  comunicativo, che ci può essere tra individui con ideali, aspirazioni, sentimenti e sensibilità comuni. Difficile ma non impossibile da sperimentare e realizzare.

Quindi, rinunciare ogni tanto a qualche sms o email e  usare il telefono, se proprio vi sono impedimenti per incontrarsi di persona. Aiuterebbe sicuramente ad entrare meglio in relazione. Poi, magari, ognuno per la sua strada. Ma intanto non si è persa un’opportunità per crescere e per edificare ponti comunicativi.

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Comunicazione? E famolo strano,dai…ultima modifica: 2015-08-20T23:45:16+02:00da piero-murineddu
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