Nella Chiesa Cattolica si muove qualcosa? Si…forse…..ma…..

 

Dal mini Sinodo di Bolzano

85% – EUCARESTIA AI SEPARATIL’85% chiede di ammettere i divorziati alla comunione.
Contrari l’11%, astenuti il 4%

62% – CELIBATO
Per la maggioranza dei padri sinodali altoatesini i sacerdoti non devono essere vincolati al celibato.

79% – DIACONATO
Le donne dovrebbero essere ammesse almeno al diaconato.
Contrari il 14%, astenuti il 7%

62% – SACERDOZIO FEMMINILE
Il Sinodo si è espresso a favore del fatto che l’ordine sacerdotale sia aperto a donne e a uomini insieme.

di Paolo Rodari«Non è una diocesi rivoluzionaria» quella di Bolzano-Bressannone, scrive sul Servizio d’Informazione Religiosa della Chiesa Irene Argenterio, direttrice del settimanale diocesano Il Segno. E, proprio per questo motivo, i risultati del Sinodo da  poco conclusosi e chiaramente a favore dell’abolizione del celibato sacerdotale, del diaconato femminile, dell’ordinazione femminile, della comunione per i separati divorziati e dell’amministrazione dell’unzione degli infermi da parte di laici, parlano alla Chiesa tutta. In sostanza, c’è una parte del popolo di Dio, una porzione come tante e non prettamente borderline che guarda al futuro «senza restrizioni e senza tabù», come vuole che sia la sua Chiesa il vescovo della diocesi Ivo Muser.
La diocesi di Bo1zano-Bressanone ha avuto il coraggio (non così tante altre in Italia e nel mondo) di un confronto orizzontale e pubblico con i fedeli, e in risposta alla domanda su come possono essere preparati, celebrati e vissuti oggi i sacramenti ha raccolto risposte importanti. Tanto che, per volere dello stesso vescovo, tutte saranno recapitate direttamente sul tavolo dei vertici della Chiesa nazionale.
Il punto che afferma che «il sacramento dell’eucaristia è aperto a tutti i battezzati» ha raccolto il 67% dei consensi (26% i contrari, 7% gli astenuti) . Mentre il 79 per cento dei presenti ha votato a favore della somministrazione del sacramento dell’unzione «indipendentemente dal sacramento della riconciliazione».
Uomini e donne «che accompagnano malati possono somministrare l’unzione degli infermi su incarico» (contrari il 18% dei presenti e 3% gli astenuti). Per la comunione ai divorziati risposati, dopo un processo di maturazione in cui la persona impara dai suoi fallimenti, ammette le proprie responsabilità, s’impegna per una conclusione riconciliata del rapporto fallito, «si è detto favorevole l’85 per cento dei presenti (contrari l’11%, astenuti 4%).
Di fronte alla visione in cui si prevede che l’ordine è aperto a tutti i battezzati e cresimati, donne e uomini, si è espresso a favore il 62 percento dei presenti (contrario il 33%, astenuto  5%). Non  solo: è desiderio del 62 per cento dei sinodali altoatesini che l’ordine non sia legato a una forma di vita vincolante, ossia che i sacerdoti non siano vincolati al celibato ma che possano scegliere se sposarsi o meno (contrario si è detto il 33% e si è astenuto il 4%)». A favore del diaconato femminile si è espresso il 79 per cento dei preseti, contrario il 14%, astenuto il ‘7%.
Beninteso, come ha più volte detto Francesco, che la Chiesa, quando si riunisce in assemblea sinodale, lavora come fosse un  Parlamento. Non vince insomma la maggioranza, né affronta questioni da risolvere previo scontro fra partiti diversi.
Eppure, anche in vista dell’appuntamento di ottobre di Roma col Sinodo sulla famiglia, l’invito alla riflessione resta dopo l’esito della consultazione di Bressanone. Una riflessione che sappia partire dalla realtà, da una sua fotografia serena, e dall’ascolto di tutte le voci della base.

(Repubblica 9 febbraio)

 

Nella Chiesa Cattolica si muove qualcosa? Si…forse…..ma…..ultima modifica: 2015-02-14T12:41:58+01:00da piero-murineddu
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