di Piero Murineddu
Sarà forse l’età che avanza (grazieaddio!), ma rincasando, un’occhiata ai manifesti funebri viene di darla quasi spontaneamente.
Anche se i volti che pressoché quotidianamente si susseguono non si conoscono tutti, una mesta reazione la provocano ugualmente. Ancora di più, com’é accaduto stamattina, se in uno di quei manifesti si legge il nome di una persona con cui proprio in quei pressi, nella parte alta di via Europa a Sorso, molto di frequente ci si scambiava un saluto, semplice ma caloroso e sincero segno di un reciproco sentimento d’affetto.
Una simpatia nata quando diversi anni fa abbiamo avuto la piacevole occasione di trascorrere qualche settimana tra i boschi di “Sa Fraigada”, insieme ad altre famiglie. Una presenza, la sua, che ha sempre allietato la compagnia, con battute, il suo normale buon umore e la competente confidenza che aveva coi “fornelli”.
Provare simpatia per Angelino era cosa del tutto naturale, per me come credo per la maggior parte delle persone che lo hanno conosciuto, specialmente nei tanti anni in cui, come bidello, apriva l’edificio scolastico.
Il viso paffutello e sorridente lo rendeva ancora più simpatico, e il carattere gioviale confermava l’aspetto fisico.
Solitamente cortese con le centinaia di alunni che ogni mattina vedeva sfilare davanti all’ingresso della scuola e coi quali non mancava di fare qualche battutina scherzosa, giusto per aiutarli ad iniziare la giornata con l’umore giusto. La cordialità non é mancata mai neanche col corpo docente, e molti lo potrebbero testimoniare.
Semplice, umile e generoso Angelino, e noi gli siamo grati per queste grandi doti di cui abbiamo beneficiato. Direttamente ma anche indirettamente, in quanto la bontà di un singolo é sempre arricchente per tutti. Una ricchezza d’umanità, quella di “Angerinu”, che rimarrà ben impressa nel nostro ricordo.
Un abbraccio alla sposa e ai famigliari.