QuattroMarzo

di Piero Murineddu

Stravagante da sempre il piccolo grande Lucio. Il pianoforte è stato il suo strumento principale, ma non è mancata la confidenza anche col sax, clarinetto, credo batteria e persino con la fisarmonica, ragalatagli da giovanissimo da un certo zio – ah, poteva fare così anche con me mio cognato, invece di regalarmi quella “terzina” da poche lire, che tutt’ora suonicchio a malapena! Adesso sarei stato in grado di andarmene in giro a rallegrare la gente con questo bellissimo strumento a mantice che tanto mi piacerebbe saper suonare…. –

Voglia di studiare manco a parlarne il giovanissimo Lucio. Finita la terza media, ha provato si a frequentare qualche scuola superiore, ma era lo spettacolo e la musica specialmente ad attrarlo maggiormente. E poi un migrante alla rovescia l’occhialuto e pelosone omone bassotello. Partendo dalla sua Bologna, amava trascorrere le vacanze giù in Puglia, e le isole Tremiti erano la sua meta preferita.

Di generi musicali ne ha bazzicati parecchi. Alle rassegne musicali era pressoché sempre presente e i suoi particolari gorgheggi non li ha fatti mai mancare. Parlantina sciolta il geniale canterino, ma in quella parentesi di presentatore televisivo non è che mi abbia entusiasmato più di tanto. Sarà che qualunque cosa che esce da quell’elettrodomestico parlante mi ha sempre infastidito, fatta eccezione per i tempi in cui trasmettevano quei fantastici cartoni del velocissimo e furbissimo topino Speedy Gonzales o quel poveraccio del gatto Silvestro sempre fregato da Titti.

Innegabile l’eclettismo di Lucio. Fantasia e creatività a non finire. L’esperienza di recitazione del tempo infantile credo sia servita a dargli quella spigliatezza che ha sempre mostrato nelle sue apparizioni pubbliche e penso anche nella sua vita privata.

Il primo marzo del 2012 la sua Essenza ha preso la strada di cui non sappiamo praticamente niente. È cosa certa e sensata pensare che un tal bagaglio di ricchezza NON si sia volatilizzato nel Nulla. Trasformato si, ma non perso. Diciamo che non ci è dato conoscere, ma questo non esclude l’Esistenza, seppur avvolta nel Mistero.

Ancora tre giorni, e se i miei calcoli non sono errati, avrebbe compiuto 69 anni. Nato lo stesso giorno e mese in cui venne registrata in comune la mia amica prof e poetessa Rita, anche se in realtà al mondo era venuta qualche giorno prima. E allora, un buon compleanno Lucio, e di nuovo, anche a te Rita, con questo “Ciao” che non conoscevo assolutamente…..

QuattroMarzoultima modifica: 2019-03-04T16:18:49+01:00da piero-murineddu
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