Pensare “in compagnia”

“Lo slogan “pensare con la propria testa”, se inizialmente poteva essere un invito al senso critico, oggi ormai è diventato l’assunto che rende equivalenti tutti i pareri e impedisce di riconoscere valore allo studio e alla competenza, rendendoci tutti più superficiali”.

di Piero Murineddu

Diciamo che Giovanni non è un pivellino qualsiasi. Usa evidentemente e seriamente il raziocinio e lo studio continuo lo aiuta a elaborare al meglio il suo pensare.

Qui affronta la questione del senso critico che crediamo di possedere. Spesso illusoria, dice Giovanni. Ammettiamolo senza problemi che non poche volte si tende a scimmiottare lo slogan di moda e a uniformarci a ciò che passa il convento delle reazioni comuni, spesso facendolo rimbalzare sul nostro panzone e ributtarlo intorno a noi.

Quello di Giovanni è un chiaro invito a prendere in considerazione la fatica di studiare e approndire che altri hanno fatto prima di noi. Certo, c’è poi necessariamente l’elaborazione personale, insieme al continuo studio che non dobbiamo presuntuosamente mettere da parte.
Se poi ci pensiamo un pochetto, siamo il frutto di quanti prima di noi hanno vissuto, patito, approfondito, sperimentato. In estrema sintesi, guardiamo avanti senza perdere di vista quanto è stato….La nostra storia.

 

Pensare “in compagnia”ultima modifica: 2018-10-29T16:53:43+01:00da piero-murineddu
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