(P.Muri.)
Era un po’ che non ascoltavo questo giovanotto interpretare a suo modo la vecchia e sempre attuale canzone di Domenico Modugno.
L’introduzione – spiegazione va benissimo: sono in tanti a patire l’amarezza della vita. Esempi a non finire. Tristissima cosa quando siamo noi a non permettere che un altro conduca una dignitosa esistenza.
I vocalizzi finali di Ermal mi trascinano in un insieme ingarbugliato di pensieri che portano lontano, molto lontano: a quello che vivono e vivranno i figli nostri e delle moltitudini di persone sparse in ogni angolo della terra, a cui vorrei far sentire la mia vicinanza. Ma forse, per il fatto che lo voglio, vicino lo sono già.