In ricordo di don Tonino

di Piero Murineddu
Il tempo ci sta allontanando sempre più da quel giorno che don Antonio Sanna ci ha lasciati per godere della Vita in cui sempre ha creduto e di cui senza sosta ha parlato.
Era parroco a Porto Torres don Tonino. Fondatore della chiesa di “Cristo Risorto” e animatore di una comunità che ha sempre amato e da cui è stato ricambiato.
Nella sua chiesa non teneva statue né inutili e distraenti fronzoli di alcun genere. Una grande e semplice sala dove le persone si riunivano, per ritrovarsi con piacere, e con molto piacere ascoltare questo vivace prete che si faceva portavoce, bibbia alla mano, dell’insegnamento del suo maestro, Gesù Cristo, aiutando tutti a conoscere il volto misericordioso di Dio, Padre e Madre.
Don Tonino viveva di cibo, consumato spesso con altri con gioia e allegra convivialità, di Bibbia e di musica. Di musica, che praticava e creava con estrema maestria, portando generazioni di ragazzi ad appassionarsene.
Quando potevo, andavo volentieri a partecipare alla Messa domenicale da lui presieduta. Ascoltarlo era un piacere, oltre che motivo di edificazione, spirituale e umana. Umana. Don Tonino parlava della vita e le sue parole aiutavano tutti a divenire sempre più fraterni nei rapporti con gli altri.
All’inizio della celebrazione, si sedeva all’organo e premeva con decisione sui tasti, provocando un suono squillante che accompagnava la sua voce e quella di tutti i presenti. Non potevi non unirti al canto. Un’assemblea abituata evidentemente a partecipare attivamente al cantare coralmente. Don Tonino aveva creato poche melodie semplici e su queste adattava testi poetici prevalentemente di David Maria Turoldo legati alla liturgia del giorno.
Di tanto in tanto, nel foglietto che predisponeva, inseriva anche questa lauda antica, “O Pane del ciel”. Un testo apparentemente “sdolcinato”, distante dai toni molto forti e molto “terreni” delle sue omelie. Ogni volta però, vivevo questo canto come completamento delle riflessioni che proponeva don Tonino, sia come contenuto e sia come melodia. Il più delle volte mi prendeva una grande commozione nel cantarlo e ancora, prima del riposo notturno, prendo la mia vecchia chitarra e me la canto, col pensiero rivolto anche al carissimo e indimenticabile don Tonino.

 

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O PANE DEL CIEL

O Pane del ciel o Pane del ciel
O vivo conforto dell’alma fedel
D’amore sei segno,
di gloria sei pegno
mistero di fè
Un cibo più dolce nel cielo non è
O dolce Gesù, o dolce Gesù
mia gioia, mia vita, mio cibo sei tu
Io vivo, non io, ma vive in me Dio
che vita mi dà
e come suo Figlio glorioso mi fa
Mia speme tu sei, mia speme tu sei
che desti sul legno la vita per me
Ti dono il mio cuore,eterno Signore,
tuo sempre sarò
Te stesso m’hai dato
me stesso ti dò

 

In ricordo di don Toninoultima modifica: 2017-11-29T12:11:45+01:00da piero-murineddu
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