MOMENTI E SPAZI DI CIVILTA’

di Piero Murineddu

Dopo il recentissimo episodio avvenuto a Sassari, dove dei giovani immigrati ospiti di un centro d’accoglienza si son scontrati con dei giovani locali in uno dei quartieri periferici della città, attraverso un tam tam sui social si è organizzata un’assemblea cittadina in Piazza Santa Caterina, uno dei luoghi più suggestivi della città capoluogo di provincia.

Con mia moglie siamo arrivati qualche minuto prima che una delle coordinatrici dell’iniziativa iniziasse a spiegarne i motivi:
confrontarsi su quanto accaduto e andarsene con qualche proposta concreta che serva ad attenuare questa crescente tensione che potrebbe arrivare a fatti ben più gravi di quello accaduto e che in qualche modo possa dare continuità alla serata.

Chi si è sentito di avvicinarsi al microfono, ha espresso la propria opinione o fatto conoscere l’esperienza per agevolare l’inevitabile difficoltà d’integrazione reciproca tra persone e gruppi di provenienza e sensibilità diverse. Più voci hanno denunciato l’inadeguatezza di certe strutture d’accoglienza e l’inopportunità che esse sorgano in quartieri che patiscono già problematiche varie e alle quali le istituzioni danno solitamente scarsa attenzione.

Come riportato oggi dal giornale locale, in questi momenti possono inserirsi certi gruppi con una struttura organizzativa pseudo politica, tipo “Casa Pound”, che davanti alla facciata d’impegno sociale, perseguono invece l’obiettivo più reale di buttare benzina sul fuoco ed esasperare ulteriormente i già agitati animi col loro atteggiamento di rifiuto verso gl’immigrati.

Dai vari interventi che si sono succeduti durante quest’assemblea cittadina, composta prevalentemente da persone di tutt’altro atteggiamento e di diversa visione della vita di quelli appena citati, è emersa preoccupazione, ma nel contempo volontà di attivarsi in qualche modo perchè prevalga la comprensione reciproca e non la divisione.

E’ anche quello che ho sentito parlando con diversi immigrati presenti nella piazza, dispiaciuti per quanto accaduto ed evidenziando pure loro il desiderio di voler conoscere e di farsi conoscere.

Qualcuno al microfono ha detto che è necessario incontrare e ascoltare i residenti che vivono in luoghi dove le problematiche personali, familiari e sociali sono tanti e di diversa natura, nello specifico il quartiere dove si è verificato lo scontro, spesso impauriti dalla presenza di queste persone dalla pelle scura, specialmente quando li si vede in gruppo.

Mi convinco sempre più che è la conoscenza reciproca che manca, l’unica che può allontanare quelle paure, spesso immotivate e senza fondamento.

Uno dei frutti della serata è che a breve ci potrebbe essere una giornata conviviale proprio nella piazza Dettori, luogo del ……misfatto.

Piccoli passi che possono condurre a grandi risultati.

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MOMENTI E SPAZI DI CIVILTA’ultima modifica: 2017-10-31T22:15:27+01:00da piero-murineddu
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