La tragedia sfiorata a Platamona e quel potere che non logora

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di Piero Murineddu

No, nessunissima ironia quest’oggi, e tanto meno voglia di scherzare. Ieri sera avevo già appreso la notizia, e questa mattina, scorrendo le prime pagine del giornale, ho avuto conferma delle condizioni penose in cui siamo messi.

Alle 13,30, nella spiaggia di Platamona, tradizionalmente in comproprietà  tra il comune di Sorso e di Sassari, mentre un gruppo di adolescenti è intento a divorare il panino che si son portati dietro, il muro di contenimento della “Rotonda” cade loro addosso, in modo inaspettato e disastroso.

Ancor prima dell’arrivo dei soccorsi, senza indugio alcuno, gli altri spiaggianti si danno da fare per liberare i poveri ragazzi dai massi e detriti. Gli ambulanti senegalesi che solitamente si trovano lì per tentare di vendere i loro improbabili prodotti di marca, sono i primi ad intervenire.

Man mano, chiamati da decine di telefonini, arrivano vigili del fuoco, polizia, carabinieri, ambulanze, elicottero…..

Un muro costruito una sessantina d’anni fa, quando Platamona stava nascendo, per poi, progressivamente e stupidamente da parte di chi doveva tenerla in vita, esser lasciata ad una lenta ed inesorabile agonia.

“Ora chi è libero di speculare su questa vicenda è libero di farlo” dice il sindaco di Sassari.

Ebbene, io sono tra i primi che vogliono “specularci”.

Il giornale locale indica in un giovane senegalese l’eroe del giorno. Fa presto il giornale a spettacolarizzare le vicende e a trovare l’eroe di turno, come quell’altro che qualche giorno fa ha salvato e adottato un gabbiano, argomento che ha occupato buona parte di una pagina per ben due giorni.

Nessun eroe, per la miseria zozza! Il giovanotto senegalese ha fatto semplicemente ciò che avrebbe fatto qualsiasi essere umano davanti all’improvvisa necessità di dare una mano, a meno che non si è bloccati dalla paura, da una buona dose di vigliaccheria e forse da  una cronica indifferenza per il destino del nostro prossimo.

Non parliamo di eroi, per carità.

Anzi, no. Un attimino. Forse qualche eroe c’è stato. Potrebbero essere quei poveri ragazzini finiti sotto le macerie, che grazie a Dio (ma non ai politici!) hanno riportato solo ferite, a parte uno o due che versano in condizioni preoccupanti. Un eroismo non per loro scelta. E quale sarebbe questo eroismo? Se le loro ferite, il loro spavento e le loro sofferenza di questi giorni servissero a suonare la sveglia a degli amministratori incapaci di curare in modo adeguato la Cosa Pubblica, Luca, Claudio e gli altri  sarebbero a pieno titolo degli eroi.

Secondo i nostri cari leader la tragedia sfiorata è solo colpa della Fatalità:

” Ho cercato di spiegare loro che è stata una fatalità, e mi sono sembrati d’accordo. Anche i loro genitori non erano adirati per l’accaduto” (Nicola Sanna, sindaco di Sassari)

“Sono convinto che si è trattato di un’imprevedibile fatalità (….) Il problema dell’erosione riguarda chilometri e chilometri di litoranea, particolarmente tra Porchile e Marritza, ma i fondi a disposizione sono molto limitati” (Giuseppe Morghen, sindaco di Sorso)

A proposito di questa seconda dichiarazione,  la progressiva erosione della costa non ha impedito ad un locale politico, proprio a Marritza e a pochi metri dalla battigia, di sostituire di sana pianta una vecchia e carina villetta con una sorta di bunker super attrezzato.

due goccie d'acqua - Copia

Nessuna speculazione, ci mancherebbe. Gli “speculatori”, come su detto dal Nicola sindaco, sono coloro che dissentono dalle dichiarazioni ufficiali per tranquillizzare i cittadini.

Mentre stamattina montavo un ventilatore comprato dal negozio di cinesi qui vicino, ho riascoltato una vecchia canzone antimilitarista di Daniele Silvestri. Lo so, la guerra non c’entra niente con questo triste episodio capitato ieri. Ma, chissà perchè, mi ci ha fatto collegare, specialmente per quel finale“…….per questo piglia più di ciò che da e non sbaglierà,ma se sbaglia un altro pagherà, e il potere non lo logora,il potere non lo logora….” 

Il punto, per noi drammatico, è questo:

“Il potere non lo logora”

Faccio così, io vi riporto il testo ed anche il video. Poi, se volete, fateli voi eventuali collegamenti.

Il mio nemico

(Daniele Silvestri)

Finché sei in tempo tira

e non sbagliare mira

probabilmente il bersaglio che vedi

è solo l’abbaglio di chi da dietro spera

che tu ci provi ancora

perché poi gira e rigira gli serve solo una scusa

la fregatura è che c’è sempre un altro che paga

e c’è qualcuno che indaga per estirpare la piaga

però chissà come mai qualsiasi cosa accada

nel palazzo lontano nessuno fa una piega

serve una testa che cada e poi chissenefrega

la prima testa di cazzo trovata per strada

serve una testa che cada e poi chissenefrega

la prima testa di cazzo trovata per strada

se vuoi tirare tira

ma non sbagliare mira

probabilmente il bersaglio che vedi

è solo l’abbaglio di chi da dietro giura

che ha la coscienza pura

ma sotto quella vernice ci sono squallide mura

la dittatura c’è ma non si sa dove sta

non si vede da qua, non si vede da qua

la dittatura c’è ma non si sa dove sta

non si vede da qua, non si vede da qua

il mio nemico non ha divisa

ama le armi ma non le usa

nella fondina tiene le carte visa

e quando uccide non chiede scusa(x2)

e se non hai morale

e se non hai passione

se nessun dubbio ti assale

perché la sola ragione che ti interessa avere

è una ragione sociale

ma soprattutto se hai qualche dannata guerra da fare

non farla nel mio nome

non farla nel mio nome

che non hai mai domandato la mia autorizzazione

se ti difenderai non farlo nel mio nome

che non hai mai domandato la mia opinione

finché sei in tempo tira

e non sbagliare mira

(sparagli piero sparagli ora)

finché sei in tempo tira

e non sbagliare mira

(sparagli piero sparagli ora)

il mio nemico non ha divisa

ama le armi ma non le usa

nella fondina tiene le carte visa

e quando uccide non chiede scusa(x2)

il mio nemico non ha nome

non ha nemmeno religione

e il potere non lo logora

il potere non lo logora

il mio nemico mi somiglia è come me

lui ama la famiglia

e per questo piglia più di ciò che da

e non sbaglierà

ma se sbaglia un altro pagherà

e il potere non lo logora

il potere non lo logora

https://youtu.be/BjE5JEOeeuQ

La tragedia sfiorata a Platamona e quel potere che non logoraultima modifica: 2015-07-22T11:45:15+02:00da piero-murineddu
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