Tangibili incentivi per invogliare alla partecipazione

 

incentivi 001.bmp

 

di Piero Murineddu

Interessantissima questa iniziativa che arriva da Orotelli, un piccolo comune di poco più di 2000 abitanti non lontano da Nuoro. Un modo molto concreto e “gratificante” per invogliare la gente a curare il proprio territorio. Non male neanche l’idea di far curare il verde pubblico a cittadini volontari in cambio di sgravi fiscali. Quest’altra notizia è di qualche tempo fa, e starebbe prendendo forma a Sassari, e si spera, anche a Sossu, Sennari, Porthudorra e ovunque ci sia ancora voglia di partecipare attivamente per migliorare la convivenza. Naturalmente bisognerebbe  organizzare il tutto con intelligenza e lungimiranza. Riuscendo ad avviare tale iniziativa, potrebbe essere l’inizio di un diverso rapporto fra cittadini e istituzioni, quello che da troppo tempo è stato mortificato e non incoraggiato dai politici, ovvero quella

            partecipazione attiva alle decisioni

              che riguardano la vita collettiva,

compreso il “Bilancio partecipato” (decidere le priorità col coinvolgimento della cittadinanza), aspetto fondamentale di una Democrazia Partecipativa che, generalmente, continua a rimanere una chimera, al di là dei miserevoli blablabla dei politici che ogni tanto si sentono risuonare nelle aule consiliari o in qualche pietosa dichiarazione pubblica.

Se fate attenzione, ogni tanto si viene a sapere della nascita di comitati spontanei che decidono di attrezzarsi per pulire spiagge, pinete, piazze e spazi degradati. Con questo spirito, oltre che per abbattere gli alti “muri” tra vicinato, sempre a Sassari sono nati due condomini solidali. E’  un chiaro segno di volontà di essere attivi, nel  “fare” e nell’  “essere“. Comunque, oltre che per richiamare alla necessità di rispettare                   l ‘ambiente in cui si vive, sicuramente lo si fa’ anche per suonare la sveglia all’Ente pubblico, spesso negligente su quelli che sono i suoi compiti.

Quindi, armati di zappetta, cesoie, rastrello e carriola, a curare la porzione di verde pubblico o altro spazio assegnato, risparmiando qualcosa che permetterebbe di adempiere alle scadenze mensili con maggiore tranquillità. Concretizzandosi l’idea, magari migliora la responsabilità verso la Cosa Pubblica. E’ possibile anche la nascita di qualche problemuccio, tipo il far dispetti a quell’antipaticone che cura quel pezzo di giardino pubblico e chissà cos’altro, e considerando la famosa gravidanza continua della mamma degli incalcolabili imbecilli, bisogna considerare anche questo aspetto. Ripeto, la cosa è da vedere con attenzione, prevedendone il più possibile gli sviluppi.

Se la cosa venisse realizzata a Sorso, sarebbe un passo avanti considerevole, visto l’abissale distacco di chi amministra e il più delle volte silenti amministrati.Nella cittadina romangina si ha ormai la sensazione che chi ha accesso alla stanzina dei bottoni lo faccia per tirare a campà,senza voglia e senza alcun entusiasmo, probabilmente a causa anche del persistente vuoto delle casse comunali, che non permetterebbe ldi adempiere puntualmente agli impegni presi. Di oggi è la notizia che l’Amministrazione comunale si è arresa all’ultimatum imposto dalla Regione per rinunciare ad un assessore. Lo si è fatto a denti stretti, per non essere commissariati. In confidenza vi dico  che  speravo nell’arrivo del Commissario (ma mi raccomando che rimanga tra noi: conosciamo la permalosità di lor signorincelli, e non vorrei che mi bloccassero …..gli avanzamenti di carriera). Non la vedevo un’onta, ma una speranza di uscir fuori da questa avvilente stagnazione. Ma comunque, se proprio non si ha il coraggio di buttare la spugna, sarebbe un atto di grande dignità iniziare finalmente un’opera di attivo coinvolgimento della popolazione, sia per migliorarci il posto dove viviamo e sia sopratutto per crescere tutti culturalmente e con vero senso civico. Così facendo, chi sta’ amministrando in questi scarsi produttivi anni la non più ridente cittadina romangina, lascerebbe  uno dei pochi ricordi positivi di sé ai posteri.

 

manifesto elettorale sbeffeggiato (5)

 

Tangibili incentivi per invogliare alla partecipazioneultima modifica: 2015-06-04T15:16:28+02:00da piero-murineddu
Reposta per primo quest’articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog.
I campi obbligatori sono contrassegnati *