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di Piero Murineddu

Ormai questa vicenda del parco sussincu di via Europa sembra divantata un argomento da barzelletta. Ne ho  accennato in

http://pieromurineddu.myblog.it/2013/11/29/sorso-giardini-via-europa/

Qualcuno sa che abito lì a due passi. Al tempo in cui cercavamo con mia moglie un nido familiare, avevamo tentato di trovare una casetta in campagna, ma non trovandone nessuna appropriata alle nostre esigenze, ci eravamo imbattuti in questa cooperativa “Feeling”, quando ancora lì nel mezzo, al posto di quella mostruosa costruzione commerciale, soggetta nel tempo a speculazione continua da parte del proprietario, sorgeva ancora un bello e naturale spazio che si sperava nel futuro potesse dare allegria ai bambini e agli adulti che vi si affacciavano. Le aspettative di buon senso sono andate deluse (naturalmente!) e quindi via ai lunghi e terrifficanti lavori di scavo che per tanto tempo hanno messo a dura prova la stabilità dei nostri nervi. Il nostro “pacifismo” ci ha impedito anche di organizzarci e di procurarci il materiale esplodente necessario per far saltare quegli escavatori il cui movimento delle benne facevano tremare il terreno e i muri delle case. Che volete, esseri civili siamo!

Ad un certo punto, in quell’altro grande spiazzo oltre la strada, dopo voci che indicavano nascita di piscina e chissà quale altra struttura di servizio alla collettività, ecco che viene annunciata la nascita di un parco, con tanto di spazio destinato anche agli amici a quattro zampe per scorrazzarvi liberamente. La cosa sembrava potesse essere definita in qualche mese, almeno secondo gli annunci ufficiali delle autorità. Questo nel 2012. Di mezzo ci sono stati alluvioni, costi lievitati, malumori con ditte assegnatarie e altre marasorthi. Oggi, se si dà un’occhiatina mentre con l’elicottero sorvoli l’allegro paesotto romangino, una delle ultime roccaforti dell’impero berlusconiano rimasto, appare una vasta area verde, delimitata da una staccionata in legno che non ci vuole molto a prevederne tutta la sua precarietà. Personalmente, iniziando ad accusare tutti i malanni dell’età che avanza e non avendo voglia di fare la passerella serale nel Viale dell’Ipertensione che conduce alla Marina, ho gia predisposto la magliettinapantaloncinoscarpettine, compreso qualche muscoletto posticcio da applicare alle gambette e ai braccini per non fare troppa brutta figura, per iniziare ad alzarmi di mattina presto e fare jogging tra quei dolci vialetti. Ad oggi, però, vedo che questo  desiderio continua a rimanere semplice desiderio, e se volete, anche …..pio. Quando rientro a casa a notte inoltrata, vedo il sito illuminato da luci che stagliano in aria non le figure di piante ornamentali e fiorite, ma piantine infestanti,  di gagaranzu sopratutto. Nella mia  “ispezione ” domenicale vi ho trovato anche qualcuno che si riforniva anche di “azèa” (bietole) selvatiche, di quelle veramente saporite. Non ho fatto altrettanto perchè la visita è stata veloce e non vedevo l’ora di sistemare nello stomaco quella buonissima pasta in forno ai carciofi preparata dalla generosa mugliera, ma vi assicuro che ce ne umbè, e per gli intenditori, sicuramente proliferano anche piante selvatiche medicamentose, che se conosciute e usate in modo appropriato, possono fare degna concorrenza alla vicina farmacia, guadagnando in salute e  risparmiando parecchi dinà.

ultima modifica: 2015-03-30T09:25:30+02:00da piero-murineddu
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