Pubblici cagatoi e non solo

101_0750

 

di Piero Murineddu

La lettura del capitolo sui preziosi e purtroppo scomparsi  “vespasiani”, all’interno del volume “Nuovo dizionario delle cose perdute” di Francesco Guccini,inevitabilmente mi ha fatto pensarealle cose di casa nostra, nel senso del paesotto sardo dove vivo, Sorso, in provincia di S assari. Nei tempi passati , quando il bisogno fisiologico  “solido” premeva e nell’ingresso delle povere case di allora vi era solamente una buca (“crosiddu”),  specialmente gli uomini non si facevano scrupolo a recarsi nella zona periferica, lungo la discesa che conduceva alla fontana (“Billellera”) da dove la gente si approvvigionava d’acqua. Qui, prima di espletare l’espletabile ed essersi preventivamente procurato quano necessario per la pulizia post (“pabiru d’istrhazza” o “marraggiu” atti alla bisogna), non ci si vergognava di abbassarsi i pantaloni (con la velocità proporzionata all’urgenza) e via, tranquilli e fischiettanti. Spesso lo si faceva in compagnia, e con gli occasionali vicini di defecazione, si parlava del tempo, delle donne e della vigna.

In seguito, nello stesso luogo, gl’illuminati amministratori dell’epoca pensarono bene di ufficializzare la cosa, facendo costruire un vero e proprio pisciatoio, e con la giusta riservatezza, cagatoio sopratutto. Allorchè il benessere portò nelle case anche comodi e funzionali bagni, il prezioso sito andò in disuso.

Quello che vedete nella foto è ciò che è rimasto, tristemente e squallidamente in stato di abbandono, come abbandonato è tutto ciò che racchiudono due grossi cancelli perennemente chiusi: la famosa fontana, le cui acque hanno reso famosi nel mondo gli indigeni per la pazzia ( lu macchini) provocata bevendole, l’anfiteatro, il boschetto, il mai completato campetto da bocce e gli altri spazi.

Così è, purtroppo, in attesa di tempi e amministratori a venire migliori,  o magari sperando che gli attuali,così incollati alle poltrone, quanto prima….s’illumino d’immenso.

 

Pubblici cagatoi e non soloultima modifica: 2015-03-09T18:44:46+01:00da piero-murineddu
Reposta per primo quest’articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog.
I campi obbligatori sono contrassegnati *