Rita Clemente candidata capolista nel partitone “Altro che Giorgia!”

PROGRAMMA ELETTORALE (*)

di Rita Clemente

1. SPUT ALLE TASSE
Abolirò tutte le tasse e i tassi sui mutui e sui prestiti, toglierò la tosse ai tassisti e le tonsille ai trappisti.

2. PUSSA VIA GLI EXTRA
Caccerò tutti gli “extra”: gli extracomunitari, gli extraterrestri, gli extraparlamentari, gli extraurbani, gli extraordinari, gli extravaganti, gli extra sulle buste paghe, gli extra dagli extra.

3. LAVORO LAVORO LAVORO
Darò lavoro a tutti, ma con queste modalità: dai 40 ai 50 anni, periodo di prova; dai 50 ai 60, a tempo e luogo; dai 60 agli 70 solo quando ci sarà bel tempo; dai 70 agli 80 quando avrò tempo. Dopo gli 80, si potrà fare domanda di pensione, che non sarà però accreditata prima dei 90 anni. Nel frattempo, vi godrete i risparmi.

4. CORNA ALLA MORTE
Per darvi l’opportunità di godervi la pensione, metterò una legge per cui sarà vietato morire prima dei 98 anni. Chi non rispetterà la legge, cavoli suoi!

5. MUTUA MUTUATA
I lavori che troverete saranno tutti socialmente inutili, perché quelli utili già li faranno i robot. Per cui, se vi prendete tre mesi di mutua per andare alle Seychelles a curarvi il raffreddore, poco male!

6. LAUREA CON DUE PICCI
Abolirò l’istruzione pubblica, ovverossia le scuole. Chi vuole, potrà comodamente seguire corsi appositi da casa sua con un personal trainer online. Quando si sentirà pronto, potrà sostenere un esame che, una volta superato, gli conferirà automaticamente la laurea.

7. DUE+DUE-UNO CHE FALALALA
Gli esami saranno rigorosamente uguali per tutti e dello stesso livello di difficoltà: compilare una scheda con nome, cognome, data di nascita, indirizzo, stato civile. Chi lo sbaglierà, potrà ripeterlo, previo ripasso, ma la laurea varrà di meno. Chi aspira al dottorato di ricerca, si potrà cimentare con un semplice quiz matematico: 2 + 2 – 1 =

8.BACCHE&BACCHETTE A GOGÒ
Abolirò la sanità, medici, medicine, farmacisti, analisi e quant’altro. Per curarsi, basterà clikkare su Google dove vi fa male: appariranno immantinente sintomi, diagnosi, terapie, con l’unica, ovvia conclusione: avete un tumore. In questo caso, vi verranno fornite bacche di goj, bacche di ginepro, bacche di akai e, se non dovesse funzionare, bacchette magiche.

9. PER PRIMA I MIEI
Con i soldi risparmiati dall’istruzione e dalla sanità, pagherò i debiti all’Europa e alla Cina, e soprattutto i miei.

10. TUTTINSIEMEORGIAMENTE
Per le famiglie, onde accontentare tutti, un utile compromesso: matrimoni solo “tradizionali”, ma famiglie allargate, così, vista la scarsità degli alloggi, sotto lo stesso tetto potranno allegramente convivere marito, moglie e amanti vari, di tutti i tipi.

11.SCHIAVIZZAREAREARE
Allo stesso modo, con opportuni provvedimenti, saranno incrementate le nascite, per contrastare il fenomeno delle “culle vuote” e della natalità sottozero, ma solo per i nati dei nativi. Che se poi, a 20 anni, saranno troppi, non sapranno che fare, romperanno vetri, vetrine e scatole, sarà data facoltà di rivenderli al mercato degli schiavi, perché, con apposita legge, sarà ripristinato l’antico e nobile uso della schiavitù.

12. IO&BOH
Infine, sarà drasticamente diminuito il numero dei politici che governano. Basterò io.

VOTATEMI E FATEMI VOTARE…CAZZ !

(*) Programma del 2019 ma sempre valido

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Quanto segue, invece, è la riflessione “seria” che la poetessa, scrittrice, già professoressa, amante dei gatti, portavoce del mondo pacifista e nonviolento di Chieri fece in occasione delle precedenti Europee del 2019, quando stilò il programma su esposto. (Piero)

A scanso di equivoci

di Rita Clemente

Perdonate, se potete, ma in questo periodo sono particolarmente cattiva. Mi chiedevo perché tutto questo astensionismo, che poi, pensandoci, in fondo non è poi così strano.

Per molti Italiani, l’Europa è molto lontana e poi non ci sono dei vantaggi immediati da ricavarne, come riduzione di tasse, sussidi in denaro e cose simili. Anzi! Il massimo che si può sperare dall’Europa è un’ulteriore riduzione dello Stato sociale. Prova ne è che poi le amministrative non hanno visto tutto questo astensionismo. Ma lì, gli amministratori sono più vicini, più conosciuti. Ma forse (dico forse) l’Italia è rimasta in gran parte guicciardiniana, cioè ognuno rimane attaccato al proprio “particulare”. Così è, o potrebbe essere, se vi pare!

P. S. Io, a scanso di equivoci, ho votato

A proposito di amministrative

di Piero Murineddu

Benedetto sia questo tipo di cattiveria che fa dire le cose esattamente come frullano nel cervello, come nel caso di santa Rita da Chieri.

È vero, per le Amministrative più facilmente ci si mette il vestito buono, e preso il maritino a braccetto,ci si reca a fare il “dovere”.

D’altronde c’è la promessa mantenuta (!) per cui ringraziare, il parente d’accontentare, l’avversario da spiare, il bossettino locale da riverire et invocare……Insomma, una porzione del piatto da cui mangiare, qualsiasi sia il cibo che contiene.

Le Europee? Uuuuhhh, qualcosa di vagamente evanescente, dato più che non mi fa entrare niente nello stomaco ed in tasca.

In questi tempi, però, e visto come si sta mettendo male il mondo per le guerre sempre più numerose e fatte con armi sempre più micidiali, col rischio che il bottone tanto temuto del bombone nucleare venga premuto, garantire delle voci che richiamino l’urgenza di fare ragionamenti che portino al disarmo e al dialogo è più che mai necessario. Da qui la mia decisione, col mio voto, di dare un contributo perché nel Parlamento Europeo si possa sentire la voce del saggio ultranovantenne Raniero La Valle, di Michele Santoro, estromesso a suo tempo dalla RAI dal “padrone” MenomalecheSilvioNonC’è.

Nel mio paesotto sardo si voterà anche per eleggere il nuovo Consiglio Comunale, dove da troppo tempo spadroneggia, come capo della maggioranza, un individuo a suo tempo sospeso dalla carica di consigliere regionale, costretto agli arresti domiciliari e con processo in corso, seppur da qualche tempo reintegrato a sedere nella Giunta sarda. No, nel caso di costui, credo sia verissimo che il lupo perde ecc ecc. Tra l’altro, pur di avere la poltrona assicurata, ha cambiato varie volte casacca, secondo la convenienza del momento. Vuoi che questi e altri motivi che non sto a spiegare ora non siano sufficienti per dare il mio miserello voto alla lista che gli si oppone? Eccome se lo è ! Grande stima per il sindaco in carica e che si ripropone, ma fin quando non sarà completamente libero nel suo operato amministrativo, il mio voto non l’avrà. C’è poi la furbizia di una appassionata alleanza locale tra ambito religioso e politico. Ecco, anche su questo sarebbe il caso che le cose siano ben distinte, per non lasciar spazio a possibili STRUMENTALIZZAZIONI. Reciproche, s’intende.

Il mio voto amministrativo andrà quindi alla lista dove vi è un donna come candidata sindaca. Leggendo il programma, mi piace assai che tra le intenzioni vi sia quella di dare spazio all’opinione dei cittadini attraverso comitati di quartiere, al fine di realizzare finalmente una Democrazia Partecipata e Attiva. Anche la valorizzazione delle Tradizioni e della Cultura è di estrema importanza.

Per tornare all’attuale consigliere regionale, compaesano e da troppo tempo impoltronato più o meno degnamente, condizione per me che cambi opinione nei suoi confronti è che si ritiri a condurre vita privata, dimostrando coi fatti che gli preme veramente il benessere altrui senza che ci sia un qualsiasi tornaconto personale, e nello specifico, elettorale. Amen e così sia

Rita Clemente candidata capolista nel partitone “Altro che Giorgia!”ultima modifica: 2024-05-29T06:41:12+02:00da piero-murineddu
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