Una canzone contro la guerra

di Piero Murineddu

Grazie all’ occhiata data oggi alla pagina FB di un’ amica, vengo a conoscenza di una canzone scritta nel lontano 1978 dal cantautore argentino León Gieco, divenuta popolare solo quattro anni dopo con la fine della dittatura militare del Paese sudamericano.

Meravigliosa, semplicissima e sempre più di drammatica attualità. Un inno emblematico contro la guerra, l’ingiustizia, il dolore e l’indifferenza.

Dopo averla sentita nella versione di Mercedes Sosa accompagnata dallo stesso Gieco, ho scoperto anche quella eseguita solo dall’autore in un luogo e occasione particolari lo scorso maggio: in Vaticano, alla presenza di Francesco, suo connazionale e anche lui di origini piemontesi. Un brano che piace molto al vecchio papa, che nel video vedo appesantito dall’ età e ancor più dai drammatici avvenimenti che stanno infiammando il mondo e davanti ai quali tutti ci sentiamo estremamente sconvolti e di fatto impotenti, in attesa che, chi può, prenda decisioni che restituiscano la Speranza sempre più andando affievolendosi, sopratutto degli innocenti terrorizzati e massacrati dai criminali e assassini bombardamenti.

Solo le pido a Dios

Sólo le pido a Dios que el dolor no me sea indiferente,que la reseca muerte no me encuentre vacío y solo sin haber hecho lo suficiente.

Sólo le pido a Dios que lo injusto no me sea indiferente, que no me abofeteen la otra mejilla después que una garra me arañó esta suerte.

Sólo le pido a Dios que la guerra no me sea indiferente, es un monstruo grande y pisa fuerte toda la pobre inocencia de la gente.

Sólo le pido a Dios que el engaño no me sea indiferente, si un traidor puede más que unos cuantos, que esos cuantos no lo olviden fácilmente.

Sólo le pido a Dios que el futuro no me sea indiferente, desahuciado está el que tiene que marchar a vivir una cultura diferente.

Sólo le pido a Dios, que la guerra no me sea indiferente, es un monstruo grande y pisa fuerte toda la pobre inocencia de la gente.

Solamente chiedo a Dio

Solamente chiedo a Dio che il dolore non mi sia indifferente, che la morte secca non mi trovi vuoto e solo, senza aver fatto abbastanza.

Solamente chiedo a Dio, che l’ingiustizia non mi sia indifferente che non mi schiaffeggino l’altra guancia dopo che un artiglio graffiò il mio destino.

Solamente chiedo a Dio che la guerra non mi sia indifferente. È un mostro grande e calpesta ferocemente l’ innocenza di tutta la povera gente.

Solamente chiedo a Dio che l’inganno non mi sia indifferente. Se un traditore può più che alcuni, che questi non lo dimentichino facilmente.

Solamente chiedo a Dio che il futuro non mi sia indifferente. Sfortunato è colui che deve andarsene a vivere una cultura diversa.

Solamente chiedo a Dio che la guerra non mi sia indifferente.È un mostro grande e calpesta ferocemente tutta la povera innocenza della gente.

 

Una canzone contro la guerraultima modifica: 2023-11-06T15:41:33+01:00da piero-murineddu
Reposta per primo quest’articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog.
I campi obbligatori sono contrassegnati *