Lettera aperta dei migranti ospitati a Vicofaro, Pistoia

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Sappiamo che l’Italia vive un momento drammatico per il diffondersi di questa tremenda malattia chiamata coronavirus. Perciò abbiamo deciso di scrivere una lettera per esprimere tutta la nostra solidarietà e vicinanza alle famiglie delle vittime, ai malati, a tutti coloro che vivono situazioni dolorose e angoscianti.

La speranza ci ha spinto fin qui, a Pistoia, dopo aver attraversato deserti, numerose nazioni, il mare in tempesta, spesso subendo sofferenze di ogni genere, perché cercavamo speranza di futuro per noi e un aiuto per le nostre famiglie.

Esprimiamo profonda gratitudine per l’accoglienza ricevuta, prima di tutto a don Massimo Biancalani che ci ha ospitati generosamente nelle strutture della chiesa e che ci vive sempre a fianco; ai volontari che sono impegnati in tante attività e che collaborano con lui; infine anche a chi deve accettare il disagio di noi che in tanti viviamo a Vicofaro e nel piccolo paese di Ramini. 

Condividiamo e comprendiamo la paura attuale dei cittadini italiani e pistoiesi per la minaccia del mortale virus. L’abbiamo vissuta  durante il viaggio dal nostro Paese, attraverso tante fatiche, tante sofferenze, tanti pericoli per terra e per mare.

Abbiamo scelto di vivere, spesso facendo lavori umili e faticosi, nel vostro Paese, nelle vostre città anche per ripagarvi di quanto avete fatto per noi senza chiedere nulla, ma uniti dalla comune umanità. Comprendiamo la sofferenza delle famiglie italiane, tanto simile a quella delle famiglie che con dolore abbiamo dovuto lasciare in Africa nelle campagne, nel villaggi, nelle città e che sono preoccupate ancora una volta per la nostra sorte.

Siamo sicuri che supereremo un momento così difficile, che ce la faremo, soprattutto se lotteremo insieme per vincere questa malattia subdola e micidiale, se tutti non ci rinchiuderemo nel nostro egoismo.

Anche la nostra fragilità di uomini e donne deve accomunarci a renderci più forti per resistere. Supereremo insieme  il momento attuale, per costruire nell’avvenire una società in cui poter vivere nel pieno rispetto dell’altro, senza pregiudizi, senza risentimento o odio.

Il colore della nostra pelle è diverso dal vostro, talvolta per qualcuno suscita timore e diffidenza, ma le nostre speranze, i nostri sentimenti, perfino le ansie e le paure sono le stesse che avete voi.

Vorremmo ringraziare particolarmente quanti in questo momento di grande difficoltà stanno aiutando i Centri di accoglienza di Vicofaro e di Ramini tramite contributi in denaro a don Massimo o portandoci direttamente alimenti e generi di prima necessità. Siamo sicuri che il popolo italiano, generoso e forte, anche in questa durissima circostanza, ce la farà.

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Alcune considerazioni

 

Difficile entrare nel merito della vicenda che ha visto un parroco,  che mi sembra abbia la rara spregiudicazza di un cristiano radicale nei suoi tentativi di tradurre in atti concreti il Messaggio evangelico, farsi carico di dare un tetto e mostrare la doverosa umanitá a tanti migranti. Inevitabili i problemi che sarebbero sorti, accentuati da questo periodaccio che sembra non finire mai. Non é mancato il sostegno di chi ha una certa visione della vita, come inevitabilmente l’ avversione, mi sembra ancor più numerosa, di chi invece ha fatto di tutto per porre fine a questa forma di Accoglienza. In mezzo, segni di solidale comprensione, come quella da parte della diocesi, davanti alla realistica possibilità di espandere il contagio virale, di mettere a disposizione locali idonei. Vicende con molti aspetti in comune questa di Vicofaro e di Riace.

Davanti alle cose “complicate” e obiettivamente difficili da affrontare, il Rischio é sempre presente, e sicuramente viene messo in conto da chi ha il coraggio di affrontarlo. Al contrario, per chi se la vive beatamente pensando solo al proprio orticello, i rischi sono molto meno se non addirittura del tutto assenti.

Ancora una volta ciascuno, qualunque siano i propri riferimenti ideali, é chiamato a fare delle scelte, e non solo davanti a questa vicenda.

Certo che in questa lettera ci sono molti punti di riflessione….

(Piero M.)

 

 

 

 

Lettera aperta dei migranti ospitati a Vicofaro, Pistoiaultima modifica: 2020-12-02T06:17:00+01:00da piero-murineddu
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