di Piero Murineddu
“Buongiorno Piero. Nei giorni scorsi son venuto a casa tua ma non ti ho trovato. Volevo invitarti questa prossima domenica al mio battesimo…”
Oh, caspiterina! Certo che la cosa è parecchio inusuale. Solitamente sono parenti o amici che ti fanno sapere che in tale data battezzeranno il loro nuovo nato, ma sentirselo dire direttamente dall’interessato, una certa
meravigliata impressione la provoca, ammettiamolo.
“Come probabilmente saprai, faccio parte della comunità evangelica ch’é nata in paese da un bel po’ di tempo. Dopo un periodo di preparazione, è arrivato il momento di ufficializzarne l’appartenenza. Se ti fa piacere, sarei lieto che partecipassi.La chiesa si trova a Sassari, nella strada per Bancali. Hai presente dov’é la Motorizzazione…….”
“Farò di tutto per esserci e grazie per avermi pensato…”
Che poi, come in questo caso, intervengono imprevisti che te ne impediscono la partecipazione, ma il desiderio di essere vicino ad un amico che ha preso una DECISIONE che per lui è sicuramente importante c’è veramente.
Tempo fa avevo avuto occasione d’intervistare l’iniziatore di quest’esperianza comunitaria nata qui nel paese dove vivo, videointervista che avevo pubblicato in rete.
In seguito non ho più avuto opportunità di seguirne l’evoluzione. Spero che gli aderenti abbiano sviluppato sempre più il senso di fraternità, solidarietà e accoglienza. Tra loro e con ogni persona che hanno a che fare quotidianamente. Il resto è secondario.
So che per motivi logistici, il luogo di ritrovo è nella periferia di Sassari, insieme a comunitari provenienti da altre località.
Con uno dei responsabili, residente a Porto Torres, oltre che esserci una conoscenza diretta legata all’accoglienza dei migranti, alcuni dei quali ospita lui direttamente e a totale sue spese, di tanto in tanto c’è una corrispondenza privata, e per il poco che conosco di lui, ho elementi sufficienti per dedurre che è una bella e ottima persona.
Il video che propongo riporta una delle sue ultime predicazioni nella chiesa denominata “Solu a Deus sa Gloria”.
Ho pensato di scrivere queste righe perché ritengo sempre cosa apprezzabile che una persona adulta prenda una DECISIONE.
Principalmente per questo, e non perché anch’io stia pensando di…… Chiarisco questo a scanso di equivoci, rischio sempre presente in questi strabenedetti social.
Le decisioni ponderate non sono cosa da poco in una prassi “normale” in cui si va avanti spesso per abitudine, facendo estrema attenzione ad evitare qualsiasi tipo di “seccatura” che possa disturbare la “normale” ripetitività, magari anche per non provocare, se non scandalo, almeno perplessità, sia nei propri congiunti o semplici conoscenti. La libertà personale rimane uno dei massimi valori da rispettare. Se poi lo si fa con maturata consapevolezza, con la convinzione, come detto, che tale decisione è importante per la propria vita, e di conseguenza, per coloro che si ritiene a sé vicini negli affetti, non posso che esserne felice.
Sinceri auguri di frutti personali, comunitari e sociali al mio non più giovanissimo amico.