“Venerdì, quando abbiamo fatto partire la sottoscrizione, ci siamo detti: vediamo come va. Chi poteva immaginare che in due giorni avremmo raccolto oltre 60mila euro? Con questi soldi potremo garantire la mensa a tutti i bambini costretti a restare separati dai loro compagni da un provvedimento razzista”
Contentissimo di questo segno molto concreto di solidarietà e di contestazione verso questa delibera, che magari non va contro la legislazione, ma è estremamente diseducativa, per usare un termine “leggero”, e non solo per i bambini.
Piuttosto, stasera, riflettendoci meglio, ho pensato ad una battuta sentita subito dopo che si era sparsa la notizia: “Io, italiano doc, come genitore di un bambino “bianco”, per protestare contro questa assurdità, gli avrei preparato un panino,
invitandolo a consumarlo insieme ai compagni discriminati esclusi dalla mensa”.
Sarebbe stato un gesto altamente “politico”. Io, Piero, avrei fatto ugualmente. Ne avrei parlato con altri genitori e buona parte di essi, son certo, avrebbero fatto ugualmente.
Così non è stato, purtroppo.
Cosa ci sta’ succedendo?
Cosa ci è successo? Cosa….cosa…..cosaaaaaa………..
https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2018/10/14/news/immigrazione-208963705/