di Piero Murineddu
Ogni tanto bisogna pur comprarla quasta benedetta “Nuova”,santiddio, e non solo per esprimere il solito “mi ca r’è morthu!” quando tra i necrologi vediamo un viso conosciuto, facendo finta di dimenticare che prima o poi in quella pagina ci potrà essere anche chi adesso sembra scendere dalle nuvole e comprensibilmente sorpreso, oltre che dispiaciuto, naturalmente.
Certo, non c’è più l’arguta risposta del vecchio Manlio a qualche lettera di sua scelta, ma qualcosa d’interessante la si trova ancora, oltre la frequente notizia che al Comune di Sossu si è recata la guardia di finanza per scoperchiare qualche magagnetta.
Prendi oggi, per esempio. Oltre la vignetta di Gef dove ministro Luigi e ministrone Sbruffone Matteo fanno finta di abbracciarsi tenendo nella schiena dell’altro un pugnalone che se ti punge ohioia, oltre il faccione pacioso del disegnatore del mitico Zagor, oltre l’armatore Onorato che assicura che la Tirrenia non lascerà mai la Sardhigna, oltre il rimando interno che chi si sposa civilmente ha superato in numero chi lo fa davanti al predicozzo del prete, oltre ecc ecc, vi è il rimando a pag 19 che il Dipartimento di Medicina Veterinaria di via Vienna a Sassari fa miracoli coi cani randagi malridotti dai tanti frustrati umani che sfogano la loro vigliacca violenza con questi poveri esseri che non hanno chiesto loro di venire al mondo per condurre una vita “da cani”. Vuoi sfogare la rabbia perché stanotte tua moglie, o chi per lei (o per lui), non si è prestata/o per soddisfare le tue “turpi” voglie? Va bene, ma prendi in considerazione che muri in cemento su cui sbattere la testa ce ne sono a non finire.
Con questi indifesi animali, i veterinari fanno miracoli, ho detto, e con loro i tanti ragazzi che volontariamente si danno il turno per andare a cibare Santiago, a cui qualche colpevole e consapevole imbecille ha massacrato la mandibola con una fucilata.
La foto non è leggibile. Comprate il giornale e scoprirete anche che chi maltratta gli animali rischia 18 mesi di galera e fino a 30 mila euro di sborsamento.
Rispetto. E se non lo fai perché ti nasce, fallo almeno per ciò che rischi