LA MIA AMICA ANGELA

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di Piero Murineddu

Una vita ad insegnare francese in diversi luoghi del nord Sardegna, compresi gli stazzi galluresi,finendo la carriera presso le Magistrali a Sassari, dove è andata a vivere che era ancora giovanissima. Ma la 96enne Angela, figlia di quell’Umberto piemontese di Alba che nel paese della Romangia aveva messo su una fabbrica di scarpe, ci teneva a Sorso, le cuistrade acciottolate e in parte ancora sterrate aveva percorso durante gli anni giovanili.

Ero entrato in contatto con lei tramite l’amicizia comune con l’indimenticato Andrea Pilo, professore di disegno, giornalista e biografo sussincu. Una conoscenza tra noi che aveva riempito di tenerezza il cuore di entrambi. Ne ho filmato il racconto della sua vita e ne ho scritto, cosa che ancora continuerò a fare.

Andando ieri al cimitero di Sassari, ho visto questa sua foto. Sembrava che volesse dirmi qualcosa di quella nuova e per noi sconosciuta dimensione raggiunta dopo aver abbandonato il suo corpo dentro quel loculo. In diverse occasioni parlavamo di questo argomento. Lei era scettica che “qualcosa” ci potesse essere dopo questa vita terrena. Mi ascoltava con interesse quando le ricordavo che in natura niente si distrugge, ma che tutto si trasforma, e che il più delle volte, quello che si diventa è molto meglio di quello che si è stati. Una risata fragorosa alleggeriva questi complicati tentativi di abbozzare ipotesi, ma mi mostrava sempre la sua soddisfazione di sentirmele fare.

in un piccolo vasetto ho messo della terra insieme ad una piccola porzione di pianta grassa che ho preso nelle vicinanze. Ho visto il suo volto sorridermi. Ci siamo salutati con rinnovato affetto.

LA MIA AMICA ANGELAultima modifica: 2017-11-13T17:44:00+01:00da piero-murineddu
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