A.P.D. del 26 luglio 2015: uno s’invoca a Noli Me Tollere, l’altro alla Madonna delle Grazie

amaca

 

 

di Piero Murineddu

Guardate, di comprare anche oggi La Nuova non mi va proprio. No, credetemi, non è per risparmiare quell’euro e 20 centesimini per potermi così prendere il caffè al bar. E’ che, oggi non ne ho voglia di scorrere sempre lo stesso giornale, con le solite rubrichette, con la solita pagina di economia che non degno di uno sguardo, con tutte quelle pagine sportive che salto proprio in blocco, di aggiornarmi su chi ha lasciato questa “valle” (di tante lacrime e di ancor di più incazzature): non ho voglia di sapere cosa risponde il vecchio 86enne Brigaglia alla lettera che ha deciso di prendere in considerazione, che cosa consiglia oggi l’oroscopo per trascorrere una giornata sopportabile e per quanto possibile costruttiva, in amore come negli “affari”. Niente. Oggi pausa faccio. Dalla Nuoa e da qualsiasi altro giornale. Epperò, caspiterina, ci sarebbe quell’impegno dell’Amachina Piccolina Domenicale (tranquilli,solamente estiva, e non so neanche se dura l’intera estate) . Va be’ che son volubile, ma non posso tradire di già l’impegno preso con quelle due fedeli gattine che mi leggono. Allora faccio così, vado nel bidone della differenziata dove ho messo i numeri de La Nuiva dei giorni scorsi, e vedo di commentare qualcosetta.Aspettate che arrivo.

 

Eccomi, son qui. Oh, mannaggia, è questo rimasuglio di pelato cosa ci fa in prima pagina? Che schifo! Vediamo…vediamo. Quindi, c’è questo telenovela del Verdini che continua a lasciare e a prendere, a prendere e a lasciare. Come, non sapete chi è? Ma è quel grosso e fino a ieri coordinatore di ciò che è rimasto di Forza Italia, quel Movimento creato da quel cabarettista sorridente fattosi tutto da sé e che, illusi gli italiotti di cambiare in meglio questa malandata nazione, l’ha ridotta la barzelletta del mondo intero. Quindi, dicevo, il Verdini ha rinneganato il padrone di Arcore e si appresta a formare un nuovo gruppo che senza tentennamento alcuno sosterrà – udite udite! – quello che dell’ex cavaliere condannato si sta’ sempre più dimostrando il clone, ovvero il giovanotto fiorentino non eletto dagli italiani e voluto al governo dal vecchio presidente bis Napolitano. Di “Sinistra”, è sempre più chiaro, nel PD è rimasto ben poco, e quel poco che è rimasto, lui, il Matteo, sta’ facendo di tutto per allontanare, come il sindaco di Roma Marino, che continua a combattere contro i mulini a vento di una politica corrotta e godereccia. C’è il suo ex amico Civati che se n’è già andato sbattendo la porta, e risentito, il Matteo l’ha definito un Bertinotti che si martella i santissimi (Aiah, che dolor!). Civati, dicevo, in questi giorni ospite in Sardegna del don Cannavera, che non si sa più se è un educatore o uno che vuole far resuscitare in tutti i modi una parvenza di Sinistra. Don Cannavera, ex capellano del carcere minorile di Quartucciu da dove è andato via in polemica con non so chi, e iniziatore di una Comunità per aiutare a rimarginare le ferite provocate da questa società violenta ed emarginante. Don Cannavera. Vi ricordate quando prima delle elezioni regionali dove ha vinto Pigliaru aveva riunito intorno a lui un gruppo di persone di uno certo spessore con lo scopo di creare un Comitato che avrebbe controllato l’agire dell’imminente Giunta Sarda? Si, lui. Avrà controllato qualcosa? Adesso vedo che è impegnato a creare appunto un’alternativa a questa sbiadita Sinistra, immagino contro l’attuale Giunta. Don Cannave’, che fa? Le idee un tantino confuselle o vuole per forza occupare le pagine dei giornali?

 

Letta. L’Enrico nipote (lo zio Gianni, la faccia cordiale berlusconiana e che dall’allegrotto amante della bandana fu definito “un dono di Dio per l’Italia”, è dato per disperso) si dimette perchè – sue parole – è maturato. Si dimette “ per rilanciare una nuova politica dove il “Noi” prevalga sull’ “Io”, una politica pulita e trasparente nella quale chi entra nelle istituzioni le intenda non come strumento per le proprie ispirazioni individuali, ma come servizio alla società”. Clap clap clap……Bravooooooo! Biiiiis! Triiiiiiiiiis!!”

 

I migranti continuano ad arrivare e, purtroppo, anche a morire nelle profonde acque del mediterraneo. Tra i Prefeti c’è mormorio, l’Angelino ministro invita quelli che non ce la fanno a gestire questo grossissimo grattacapo a dimettersi, mentre il Grillo sempre parlante dà ragione ai rappresentanti del Governo. Insomma, tutti contro tutti, e a rimetterci sono quei poveri profughi a cui l’Europa, fino a qualche decennio fa, ha rosicchiato tutte le loro risorse naturali e imposto la sua religione ed il suo modo di vivere. Ah, l’Europa!

 

Il generalone dell’Aeronautica Preziosa, senza il minimo pudore dice che nel territorio militarizzato sardo di Quirra non è successo mai niente di grave e a breve riprenderanno le esercitazioni. Morti di leucemia, le malformazionali neonatali e le nanoparticelle trovate negli organi degli animali? Nulla di grave, per l’appunto. Uranio impoverito? Ma dove! Inquinamento zero. Il 60% del totale nazionale di presenza militare in Sardegna? Una bazzecola. Ma in Italia, mi chiedo, è più influente il potere politico o quello militare? A me, più che altro, sembra tutto un sugo misto. Intanto gli attivisti di NOSCORIE, dagli aeroporti si sono spostati ai porti per il benvenuto ai turisti, ricordando loro che la meta delle vacanze che hanno scelto è una discarica radioattiva.

 

Per finire, una cosettina riguardante il nostro territorio romangino, e costiero in particolare. Dopo il crollo del muro a Platamona, dove un gruppo di ragazzi ha rischiato grosso e dove si continua a misurare i centimetri per capire di chi era la competenza dei sensati e a quanto pare mancati controlli di stabilità strutturale, veniamo a sapere che anche la Marina di Sossu non è ben messa. Di questo passo, l’intera costa diverrà una recinzione continua. La competenza dei controlli, quindi. Qualcuno riferisce di aver visto, di tanto in tanto in questi giorni, i sindaci di Sorso e di Sassari, recarsi, di soppiato e con l’espressione compunta, uno nel santuario sussinco della Madonna di Noli Me Tollere, l’altro in quello sassarese della Madonna delle Grazie, e acceso un lumino votivo, raccomandarsi che la responsabilità di quanto accaduto, capito ormai che la fatalità non c’entra un’egregia minchia, ricada sul territorio confinante (colpa mia?Noooo! Colpa sua èèèè!!) Cioè, diciamo la verità, se fosse vera la notizia, sarebbe un voler mettere in crisi la Mamma nostra Santissima, che in qualunque modo la si chiami, sempre una è. O no? Per quanto comprensiva, non può far preferenze tra i propri devoti figlioli.Intanto, il nuovo sindaco di Porto Torres, arresosi ad indossare la cravattona d’ordinanza, offre la sua disponibilità “per aprire un confronto sull’erosione costiero”. Che sia la volta buona che un Consorzio finalmente venga realizzato?

Legato a questa notizia, vedo anche che i giornalisti locali hanno indossato i pantaloncini da spiaggia e si son messi a percorrere a piedi l’intera costa, scoprendo che le cose son messe malino. Lo sono specialmente quelle costruzioni che nel tempo son state edificate a due passi dal mare (e qualcuna oggi è stata ristrutturata con tutte le nuove tecnologie!), in modo che la mattina appena svegli, si poteva (e si potrà ancora, sempre che non arrivi quella maledetta onda anomala) buttare la lenza dalla finestra della stanza da letto e così rimediare il pranzo, senza doversi recare in paese per la spesa.

 

Alla prossima domenica, se siamo vivi.

 

 

A.P.D. del 26 luglio 2015: uno s’invoca a Noli Me Tollere, l’altro alla Madonna delle Grazieultima modifica: 2015-07-26T18:33:00+02:00da piero-murineddu
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