Quando “la bestemmia è quasi un atto di fede espresso in forma non liturgica”, ma anche sul potere che rende menzogneri

MAGGI 001

 

 

 

di Piero Murineddu

 

Mi sembra di aver già detto del mio comodino sul cui piano generalmente  vi stazionano diversi libri di cui ho iniziato la lettura, messo il segno e lasciati lì, in attesa di essere ripresi in considerazione. E c’è il libro di saggistica, e c’è quello di narrativa, e c’è quello poco voluminoso e quell’altro che se ti arriva in testa rischi parecchio. E dopo quell’altro argomento e quell’altro ancora (sempre bene impilati, mi…..), c’è finalmente quel libro che alla sera, dopo aver messo per dovere di alimentazione qualcosa nello stomaco, non vedi l’ora di distenderti al contatto col fresco delle lenzuola per riprenderlo tra le mani e continuare a scorrere e immagazzinare i termini e i concetti impressi nelle pagine. E’ quel libro che ha la capacità di saltare senza indugi l’analisi razionale da parte del cervello per puntare direttamente al “cuore”, all’animo, a ciò che è centrale ed essenziale in noi stessi. Quel libro che riesce a calmare e a  rasserenare quel turbinio di pensieri che spesso ci accompagnano verso il riposo notturno. Questo è ciò che mi capita quando decido di riprendere la lettura  di Chi non muore si rivede”, di Alberto Maggi. Il biblista  – se ne volete approfondire la biografia, affacciatevi alla “rete” – , per certi versi prete atipico nel vastissimo panorama d’incaricati più o meno degni di farsi portavoce dell’insegnamento evangelico, nel volumetto racconta i giorni e le settimane trascorse in terapia intensiva dove è stato preso per i capelli e ributtato in questa vita per continuare a far conoscere il volto del Cristo, a mio parere più corrispondente alla realtà storica.

Oltre che descrivere i momenti e le persone dell’ambiente ospedaliero, coglie l’occasione per ripensare ad avvenimenti passati, e di qui farci conoscere il suo pensiero e la sua particolare lettura del Vangelo. Tra le altre cose , tutte degne di essere sottolineate , riflettute e messe in pratica, non manca, seppur sempre col sorriso e con l’animo aperto alla speranza e alla possibilità di cambiamento,di colpire con decisione contro il “potere che rende menzogneri, nessuno escluso”, nemmeno quando ad esercitarlo è l’abadessa  di un monastero che “costringe a stare in ginocchio in mezzo al refettorio e a girare tutto il pomeriggio col coperchio di pentolone legato alla schiena una monaca che, per semplice distrazione, l’aveva in precedenza fatto cadere fatto cadere, ammaccandolo”. A questo proposito, ha ragione il presidente  Obama quando, in occasione della recente uccisione di un giovane afroamericano da parte della violenta repressione poliziesca, afferma che “chi esercita il potere deve essere giudicato con severità”. Non solo quello politico, quindi, ma anche quello religioso. Di questo eravamo convinti, ma è bene ribadirlo, caso mai qualcuno si senta esonerato dal dovere di usare il potere solo come servizio. Alberto Maggi coglie tutte le occasioni per dirlo, per quanto possibile sempre col sorriso in bocca e senza astio alcuno, e la passione che mette è forse per cercare di recuperare tutto il tempo in cui è stato considerato normale ed “educativo” servirsi del potere per opprimere e soggiogare.

Chi decidesse  di procurarsi questo libro, si farebbe prima di tutto un bellissimo regalo, e probabilmente,  “religioso” o meno, sarebbe aiutato a rivedere molte posizioni di “esclusione”, facendole diventare di “inclusione”.

 

Per dare un’idea dell’atmosfera di cui è inondato tutto il racconto, vi propongo due paginette in cui parla della bestemmia, o meglio, dello spirito che producono certe frasi, solo apparentemente contro Dio e le cose che riguardano le cose di “lassù”.

 

BESTEMMIA 4

 

 

BESEMMIA 3 001

 

Quando “la bestemmia è quasi un atto di fede espresso in forma non liturgica”, ma anche sul potere che rende menzogneriultima modifica: 2014-08-14T21:45:33+02:00da piero-murineddu
Reposta per primo quest’articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog.
I campi obbligatori sono contrassegnati *