Sorso e la valorizzazione dei suoi personaggi illustri (con commento di M.Brigaglia)

 

salvatorefarina

di Piero Murineddu

Gli attuali proprietari hanno messo in vendita  la casa natale del nostro illustre concittadino  Salvatore Farina (1846 – 1918),  il mancato attore teatrale che rinunciò alla carriera di avvocato per dedicarsi quasi esclusivamente al giornalismo e alla creazione di diverse opere letterarie. Circa 70 titoli sono al suo attivo. Come per molti personaggi artistici e letterari di provincia, trovò fama e visibilità andando a vivere in una grande città. Milano nel suo caso. La biblioteca Comunale di Sorso e la via dove è nato prendono il suo nome. Tutto qui? Tra l’altro, nella stessa via Farina c’è la casa natale del grande artista Giuliano Leonardi, le cui numerose opere di pregio presenti sono  custodite e curate esclusivamente dalla buona volontà dell’ormai anziana nipote Nuccia che vi abita, rendendola un naturale “museo” che la gentilissima signora mostra volentieri agli occasionali visitatori.

Purtroppo, negli ultimi anni non si è dimostrato di dare la giusta importanza ai siti archeologici presenti nel territorio e chiunque può constatare di persona che il disinteresse e l’abbandono sono pressochè totali. Per le case e le opere dei numerosi artisti sorsesi, più o meno è la stessa cosa. Per tornare al Farina, se la visione “politica” dei tempi correnti è questa, rimangono speranze che l’Ente Pubblico possa acquisire  questa palazzina ottocentesca di due piani che si affaccia su due vie del centro storico? Sarebbe un passo che dimostrerebbe  intelligente sensibilità e lungimiranza “culturale”  di coloro che ci governano, e magari indurrebbe a ricredersi tutti quelli che considerano negativamente il modo usato per governare Sorso negli ultimi cinque anni  e le conseguenti scelte amministrative ,  vedendo anche con pessimismo il prossimo quinquennio. Io e il mio amico Leo Spanu siamo tra questi. Oltre  che avermi messo questa fastidiosissima pulce nell’orecchio, il caro Leo dice giustamente che Salvatore Farina è paragonabile benissimo all’altezza letteraria di Grazia Deledda, sottolineandoche la scrittrice nuorese viene ricordata con manifestazioni di ogni genere fino a farla diventare un simbolo della Sardegna.Che si fa per onorare e far conoscere l’opera di Salvatore Farina e di tutti gli altri personaggi illustri di Sorso?

Di seguito riporto il commento di Manlio Brigaglia ad una parte del precedente testo, pubblicato su “La Nuova”  del 18/06/14

farina“Il discorso non fa una grinza“, dice il Prof. A mio parere però il finale del suo commento rischia di “raggrinzire” lo scopo delle mie considerazioni, specialmente quel “Ma” con cui apre l’ultima considerazione: “Ma le casse dei Comuni fanno acqua da tutte le parti, e la gente ha davvero altre priorità”. Come dire: d’accordo, d’accordo, ma essendo urgente riempire lo stomaco, tutto il resto diventa secondario. La cosa è in parte incontestabile, certo, ma può dar valore alla prova d’imbecillità di un pseudo Ministro della “Cultura berlusconiana”, che affermava che  “con la cultura non si mangia”. Si potrebbe discutere a lungo sull’argomento, ma  in questo momento  ritengo che non sia il caso.

Veniamo alla particolare situazione sorsese. Di fatto nell’ultimo quinquennio amministrativo, la “Cultura” è stata la grande assente, e francamente ho paura che continuerà ad esserlo fin quando gli “amministratori” che si stanno avvincendando negli ultimi tempi non cambieranno mentalità e capiranno che non è sufficiente cercare di rispondere solo alle richieste “di pancia” degli amministrati. O meglio, dovrebbe sorgere la figura di un amministratore lungimirante che abbia il coraggio di operare anche in prospettiva, e non solo per vedersi riconfermata la poltrona attaccata al culo il più a lungo possibile e perpetuare il suo  piccolo e gratificante potere.

Il Prof  ammette di non conoscere Giuliano Leonardi, lo schivo artista che ha prodotto svariate opere di grande pregio. Col mio filmato di qualche tempo fa posso dargli un piccolo aiutino, a riprova che sicuramente Wikipedia è una fornitissima enciclopedia, ma ancora in divenire:

www.youtube.com/watch?v=2LPAYFw2Ofo

Mi chiedo quanti sono i sorsesi che conoscono l’opera di quest’uomo, vissuto lungamente a Roma, ma che saltuariamente – anche perchè soffriva di mal di mare – tornava a Sorso e dove a Sorso ha concluso i suoi giorni.

Mi chiedo quanti sono i sorsesi che conoscono il genio artistico di Pietro Antonio Manca, di Ausonio Tanda e di altri. Aggiungo anche Telesforo Manca, lo stravagante fabbro che si è dilettato nella lavorazione artistica del ferro e del legno e col quale ho avuto un rapporto di piacevole amicizia. Sorso ha dato i natali a diverse figure di rilievo e continua a darne anche ai giorni nostri. Chi conosce la grande sensibilità umana e artistica di Anna Demuro, l’ex insegnante originaria della Gallura che ha scelto di vivere a Sorso, dedicando al suo paese d’adozione un impegnativo lavoro di ricerca  ed ha espresso la sua creatività in diverse forme artistiche?

Ripeto ancora: in concreto, che si fa per valorizzare queste grandi ricchezze culturali che abbiamo?

Il comune non ha i soldi per comprare la casa dei Farina e farne un museo? Si inizi a contrattare il prezzo, si sensibilizzi e si coinvolga la popolazione. Io sarei il primo a dare il mio contributo affinché l’edificio non vada in mano a qualcuno privo di scrupoli “culturali”, con l’unico obiettivo di …..fatturare. Certo, potrebbe acquistarlo anche qualche intelligente privato che abbia un desiderio più, come dire, “sociale”. In questo caso, ben venga. Ma che si faccia qualcosa, per la miseria! Non ci si preoccupi solo di buttare fumo elettoralistico negli occhi dei sorsinchi. Si dimostri di avere a cuore anche la vera promozione culturale di questo benedetto Sossu!

Sorso e la valorizzazione dei suoi personaggi illustri (con commento di M.Brigaglia)ultima modifica: 2014-06-16T10:52:20+02:00da piero-murineddu
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