Prunas racconta Polano ed il suo impegno nella politica di Sorso

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di Piero Murineddu

 

E’ di qualche tempo fa la testimonianza filmata di Gavino Prunas, in modo particolare il racconto appassionato del suo impegno  sociale e politico a Sorso, cittadina in provincia di Sassari.

Nell’occasione, aveva espresso il dispiacere perchè in questi ultimi anni non vedeva più impegno per formare e preparare i giovani ad una politica attiva e consapevole, e questo sopratutto da parte della sinistra, nel cui partito comunista ha operato fino a quando gli è stato possibile. Il suo ricordo in questo ambito è legato in modo particolare a Luigi Polano, che Sorso ha avuto come Consigliere Comunale negli stessi anni in cui sedeva anche nel Parlamento nazionale.

Dopo la recente pubblicazione di un libro su questo uomo politico (“La voce della verità” di Vindice Lecis), ed essersi rammaricato perchè non vi ha trovato alcun riferimento dell’esperienza di Polano a Sorso, mi ha fatto avere un  suo testo manoscritto, preparato e presentato in occasione di un convegno sulla figura di questo politico sassarese, con la raccomandazione di rivederlo e di  pubblicarlo “sul giornale”. Gli ho chiarito subito che io non ho posseggo giornali e che se ogni tanto vi legge qualche mia lettera, è semplicemente perchè hanno (altri) la “bontà” di pubblicarlo.Io ho potere di pubblicazione solamente in questi nuovi spazi su internet, cosa che possono fare tutti  e, per quanto mi riguarda, un “blog” dove vi metto cose che a me preme far conoscere. Ecco, qui il suo racconto su l’amico Luigi avrebbe sicuramente trovato ospitalità.

Dopo alcune brevi note biografiche riguardanti questo particolare personaggio che ha sempre dato filo da torcere agli avversari, specialmente durante il ventennio fascista, Gavino Prunas ci aiuta  a ripercorrere in parte gli anni post bellici della politica sorsese, specialmente dal suo punto di vista di attivista nel partito comunista.

 

 

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 ( Sassari 3 aprile 1897 – Sassari 24 maggio 1984 )

 

Dal 1916 fu segretario regionale della Fed. Giov. Socialista Italiana, e l’anno dopo nazionele. Il 21 gennaio 1921 fu tra gli scissionisti che diedero avvio al PCI, divenendone il segretario giovanile.

Nel 1922 lavora al giornale Il Lavoratore, la cui intera redazione viene arrestata dal neonato regime fascista. A Polano fu impostato il domicilio coatto in Sardegna, dove tuttavia continua la sua attività politica. Dal 1924 inizia il suo peregrinare all’estero come cospiratore antifascista. In URSS, nel settembre del 1941, Togliatti gli affida un compito particolare che caratterizzerà questa particolare figura di attivista politico. Attraverso una potente radio e fino alla liberazione di Roma nel 1944, “ Lo Spettro” interrompeva il notiziario fascista delle 20,20 condotto giornalmente dalla voce ufficiale del fascismo,Mario Appelius, facendo da controinformazione sull’andamento della guerra. Questo “disturbo”, che svelava le vergogne e i misfatti del Regime, costituiva una spina dolorosissima nel fianco della Propaganda ufficiale, come sempre usata strumentalmente nelle Dittature. Tornato in Sardegna nel 1945, porta avanti la federazione sassarese del PCI, del cui partito sarà deputato e senatore dal ’48 al ‘ 68.

 

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dal racconto di Gavino Prunas

 

Nel 1956, per presentarsi alle Amministrative che dovevano svolgersi a Sorso e per fronteggiare degnamente gli altri partiti dove militavano elementi in vista e laureati appoggiati dalle ricche famiglie e dalla Chiesa, il locale PCI e l’ alleato PSI chiesero ed ottennero la disponibilità alla candidatura di Luigi Polano. In quei tempi il partito, a cui aderivano le categorie più povere, era impegnato per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori e delle famiglie. Chi ufficialmente ne faceva parte , subìva ogni tipo di discriminazione, e in questo partecipava anche la Chiesa, rifiutando loro i Sacramenti, compreso il funerale religioso. Non di rado s’imponeva loro di firmare qualche documento in cui si rinnegava l’ideologia “atea”.Venirsi accettata la domanda per fare il carabiniere, poliziotto o finanziere era impossibile, così come aspirare ad un posto fisso. Molti aderenti, stanchi di patire  continui atti discriminatori, finivano con l’aderire ad altre organizzazioni politiche. La venuta di Polano contribuì a rilanciare il partito comunista, specialmente per la vicinanza umana di quest’uomo  alle persone, aiutandole concretamente  ad affrontare  i problemi che spesso trovavano soluzione. Aiutò specialmente a recuperare la dignità di chi la sentiva smarrita.

Quella campagna elettorale, portata avanti con volantinaggio vario, comizi e assemblee cittadine, fu caratterizzata da un clima molto teso. Una settimana prima delle votazioni, arrivò la notizia che l’URSS aveva invaso l’Ungheria. Tale evento aveva creato fratture all’interno di tutto il PCI. Molti di noi, compreso lo stesso Polano, erano contrari. Tuttavia, gli avversari ne approfittarono per lanciare discredito verso il nostro partito, e il risultato che uscì dalle urne li vide vincitori. Prendemmo 680 voti, meno delle precedenti amministrative, in cui votarono per noi 892 cittadini. La sconfitta non ci fece perdere d’animo e ci portò anzi ad incrementare il lavoro per rafforzare il partito. Organizzammo riunioni, assemblee e congressi. Polano non perse i contatti con il paese, continuando l’impegno per far ottenere pensioni di guerra, d’invalidità e di lavoro. Pur non avendo nostri membri all’interno del Consiglio Comunale, presentavamo ugualmente richieste per migliorare le condizioni di vita a Sorso, non smettendo di farci portavoce dei bisogni della povera gente. Nel 1964 le elezioni si svolsero col sistema Proporzionale. Polano e Bonomo furono eletti col PCI, Damiano col PSUP, Santoni con il PSI. Purtroppo non si riuscì a trovare un accordo per fare gruppo unico, e pur portando avanti la sua attività di parlamentare insieme ad altri impegni, Polano continuava a rimanere in contatto sull’andamento dei lavori consiliari. Dopo due anni, Bonomo si dimise perchè non si sentiva più di lavorare in solitudine, abbandonando definitivamente l’attività politica, e facendo entrare in crisi il partito. Nel 1965 accadde un fatto particolare. Nelle “buttiche” (farmacie) non si davano gratuitamente i farmaci. Il 21 febbraio, dopo un comizio, un corteo guidato da Polano si recò in Comune, dove ci fu uno scontro coi carabinieri. Il giorno dopo si riprese la distribuzione gratuita.

Un altro episodio evidenzia l’interessamento che il politico sassarese dimostrava verso le necessità di chi si trovava in stato di bisogno. Una signora abitante nel Centro Storico lo invitò a casa sua per fargli conoscere il marito invalido, che da due anni non percepiva più la pensione. Trascorso un mese e dopo che i carabinieri si erano recati nell’abitazione per accertamenti, al povero invalido  arrivò l’assegno della pensione, compreso degli arretrati, che gli permise di comprarsi anche la carrozzina ortopedica.

Le elezioni del 1970 ci videro di nuovo sconfitti, anche perchè la sezione sassarese del partitto impose candidature di diversa provenienza ideologica. L’elezione di Polano venne tuttavia riconfermata.

Nel 1973 ci fu la crisi peggiore per il PCI sorsese. Si era interrotta ogni attività politica e non si riusciva neanche a pagare l’affitto della Sezione. Il 20 dicembre vengo convocato da Polano e Lorelli per tentare delle soluzioni. Dopo oltre un’intera giornata di discussione, si concordò sui passi da fare per ricostituire il partito, partendo dal coinvolgimento di numerosi giovani. Durante un incontro, venne messa a punto la proposta per la creazione di un Comitato Regionale per il Diritto allo Studio, ed è proprio a Sorso che nacque il primo Comitato cittadino per lo Studio, trovando il consenso dei gruppi politici e sindacali, compresa la scuola del paese.

Nell’anno 1974 il partito funzionava magnificamente, col coinvolgimento di giovani, operai, anziani. Andando casa per casa, partecipammo molto attivamente alla vittoria del Referendum per il divorzio.Durante la Campagna per le Regionali, ricevemmo la visita di Giancarlo Pajetta.Seppur senza candidato locale, ricevemmo 1000 voti. Nel 1975, alle votazioni comunali la lista è composta da giovani studenti, insegnanti, laureati, operai, infermieri e commercianti.La campagna elettorale fu portata avanti col massimo entusismo. Furono eletti Francesca Santoni, Sandro Roggio, Angela Mameli e Gavino Prunas. Fu l’anno della realizzazione del Compromesso Storico, voluto da Enrico Berlinguer.

Il 5 marzo 1978, durante un Consiglio Comunale, su proposta del sindaco Giuseppe Carta, all’unanimità fu assegnata a Luigi Polano la cittadinanza onoraria

Il 24 maggio 1984, pochi giorni prima della morte di Enrico Berlinguer, vennero a mancare sia Carta sia Polano, avversari in politica e amici nella vita

Ancora oggi sento viva una forte riconoscenza e ammirazione nei confronti di quest’uomo, da cui ho ricevuto grandi insegnamenti umani e politici.

 

 

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Prunas racconta Polano ed il suo impegno nella politica di Sorsoultima modifica: 2014-06-04T17:18:14+02:00da piero-murineddu
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