Il Grande Viaggio di Mario

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Il mio caro cognato e figlioccio,Mario Stella, persona di grande animo e sensibilità, domenica 4 maggio  ha lasciato il suo corpo mortale per entrare nella Nuova e Misteriosa Dimensione in cui godrà di una Gioia senza Fine.

Di un suo viaggio in India, aveva scritto un diario. Ne ha voluto stampare un certo numero di coppie per distribuirlo agli amici e conoscenti, quasi volesse farne partecipi altri della grande esperienza umana fatta in quell’occasione, specialmente al contatto con bisogni e povertà estreme.

Non mancava di mostrare la sensibilità, componente forte del suo carattere e sviluppatasi anche grazie alle numerose esperienze acquisite in occasione di diversi viaggi, sopratutto con le persone che solitamente vengono messe ai margini di questa società egoista e disattenta.

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A tutti coloro che ci sono stati vicini
Grazie a ciascuno di voi. La vostra vicinanza in queste ore, ci hanno aiutato a vivere con speranza la grande tristezza per la separazione dolorosa dal nostro amato Mario.

Molti di voi ne hanno conosciuto la bontà d’animo,la generosità e nello stesso momento la fragilità emotiva che ha condizionato vari momenti della sua vita.

Grande era il suo desiderio di entrare in relazione con gli altri, specialmente con le persone semplici, messe spesso ai margini dai nostri pregiudizi. Questi l’aiutavano a superare la sua forte timidezza.

Riusciva ad esprimere il meglio di sé principalmente nel contatto con la natura, ed i lavori manuali erano quelli che prediligeva. Con gli animali riusciva ad instaurare un rapporto di intesa tutto particolare, e di essi ha avuto sempre massimo rispetto e grande considerazione.

Lo spirito libero l’ha portato a fare diversi viaggi. Spinto dagli scritti del profeta della nonviolenza Gandhi, ne ha voluto percorrere i luoghi dove ha vissuto in India, scoprendone nel contempo povertà estreme e grandi ricchezze umane e culturali. Di questa esperienza ha scritto un diario che ha fatto stampare.

Ma nonostante i viaggi e le tante persone incontrate, la solitudine sembrava che dovesse rimanere sempre la sua compagna principale. Molte volte cercata, ma spesso subìta. Negli ultimi tempi, questo secondo aspetto ha preso sempre più il sopravvento.

Per quanto possibile, noi familiari abbiamo cercato di sostenerlo. Anche i cari Nicola e Gavinuccia non gli hanno fatto mancare sostegno e affetto, insieme alla loro famiglia allargata e aperta all’accoglienza. Di questo siamo loro grati. Qualcosa di misterioso e di inafferrabile ha però prevalso, portando Mario a compiere un gesto estremo e definitivo.

Siamo tuttavia convinti che il nostro amato congiunto nel suo cammino terreno abbia lasciato molti semi di bene. Ci ha insegnato a non giudicare e a non essere schiavi dei pregiudizi, che spesso rendono così difficili i rapporti tra le persone.

Per quanto ci riguarda, il ricordo del suo esempio ci aiuterà ad avere sempre più attenzione verso coloro che fanno più fatica, e se ci permettete, questo lo chiediamo anche a ciascuno di voi, che l’avete conosciuto e che probabilmente gli avete anche voluto bene. Ancora grazie a tutti

(I familiari )

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Fra i tanti attestati di cordoglio e vicinanza che abbiamo ricevuto in questi giorni, riporto alcune considerazioni fatte da un nostro amico che  esprime il “mistero” che certi gesti portano con se, e davanti ai  quali rimane solo un silenzio necessariamente riempito da personali riflessioni.

“Accadimenti come questo danno rabbia e dolore nel contempo, ma sono cose di cui nessuno di noi, dal più debole al più forte, può dichiararsi esente. Sono accadimenti che sfuggono a qualunque ragionamento logico ed ogni nostra analisi sarà personale e distante dal segreto del gesto.  Per quel poco che l’ho conosciuto e incontrato, posso confermare di avere da subito percepito la sua bontà d’animo, il “sentirlo fratello” che accade talvolta, soprattutto con persone timide, umili e particolarmente sensibili, persone che difficilmente si adattano alle logiche dei rapporti correnti tra le persone nella società attuale. Lo ricorderò così, con affetto  (Franco)

Di seguito, gli appunti di viaggio di Mario in India e in Nepal, nel 1995. Diversi anni dopo,  è voluto tornare nel Paese di quello che per lui è stato un significativo punto di riferimento, Gandhi, e i cui insegnamenti ed esempi ha cercato di seguire nei suoi faticosi giorni terreni.

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Il Grande Viaggio di Marioultima modifica: 2014-05-07T18:14:44+02:00da piero-murineddu
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