Mani che cercano un appiglio (Rita Clemente)

mani-nere-e-bianche

DEDICATA AI RIFUGIATI

di Rita Clemente

Quelle mani che cercano un appiglio
Quelle ossa che cercano riposo
Quelle voci che cercano risposta
Quegli occhi che cercano un senso
Quella mente che spera in un futuro…

Abbiamo lasciato
il padre e la madre
Soli, curvi e vecchi
Portiamo con noi
il germe dei figli
Perché dopo di noi
appaia una cometa.

Ma troppi abbandonati nel tragitto
sono arida pietra sotto un sole cattivo
Forse erano amici, forse con l’ultimo singulto
chiedevano aiuto, con troppo debole voce.

Non attraversammo
strade di paradiso,
i predoni del tempo
e del nostro destino
rubarono ai vecchi
perfino la pelle
perché la cometa
potesse non svanire
dentro un sepolcro.

Altri giunsero in caverne disumane
Dove uomini come loro, nervi e pelle
E sangue e sterco e anima oscurata
Di loro fecero scempio, nel buio di urla ignorate.

Le nostre donne
pagarono
un prezzo più alto
i loro corpi,
un sovrappiù
di compenso
i loro corpi,
straziati ricettacoli
di figli,
figli del nulla,
figli della nuda atonia.

Lontano, in troppo alti inferni damascati
Con firme tracciate a premessa di long drink assassini
Si giocavano a dadi inestricabili agonie
Nell’attesa perduta in notti senza più data.

Ma noi
che attraversammo
i gironi dell’inferno.
E, grazie alle povere vite
vendute ai mercati,
strappammo
un lasciapassare
insidioso,
noi ci imbarcammo
con sfide più atroci
di un destino segnato.

Quattro, venti, cinquanta, duecento,
numeri su numeri dentro una liquida minaccia
a tenersi ben strette le reliquie delle madri
a leggere preghiere strappate e volatili addii.

Quanti di noi
hanno lasciato
un sospiro a metà
Sul mare insidioso?
Se ci guardiamo attorno,
nello spazio informe
che non è patria
e non è rifugio
solo la Morte ci accoglie,
come suoi biechi trastulli.

Quelle mani che cercano un appiglio
Quelle ossa che cercano riposo
Quelle voci che cercano risposta
Quegli occhi che cercano un senso
Quella mente che spera in un futuro…

Né morte né vita
racconteranno
un lieto fine
in purgatori
senza ascesa al cielo
Ma voi che potete,
pensate
che abbiamo un nome
e ricordi,
e una madre,
e una stella cometa…

Mani che cercano un appiglio (Rita Clemente)ultima modifica: 2013-12-25T12:07:31+01:00da piero-murineddu
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