Politica e le “pacifiche” dinamiche di partito

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di Piero Murineddu

Ormai è risaputa l’idea che l’opinione pubblica si è fatta di buona parte di coloro che decidono di “darsi” alla politica:

 

                         arraffà&magnazzà

 

Certo, generalizzare è sempre uno sbaglio, ma spesso questo “luogo comune” corrisponde ai fatti reali. Considerando gli ancora tanti previlegi, i grassi stipendi,le scandalose pensioni e gli incredibili vitalizi di cui godono i lor signori, è difficile pensare che questa scelta sia fatta esclusivamente per mettersi al servizio degli altri e migliorare la società col proprio impegno. Primo punto.

 

C’è poi da considerare i rapporti sia di collaborazione sia interpersonali che si coltivano all’interno dei diversi partiti.  

A livello nazionale, i notiziari ci danno continui aggiornamenti al riguardo, con infinite guerre “fratricide” e continue dichiarazioni di “amore (falso) e odio (vero), che ai più sprovveduti continua a provocare sgomento, ad altri lascia ormai indifferenti.

 

A livello locale le cose vanno meglio? Nei giorni scorsi, le cronache ci hanno informati delle cordiali parole scambiate tra l’ex sindaco di Sennori Canu e il segretario provinciale dello stesso partito, nonché assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali (ecc ecc…) Milia. Il primo, accusando il Capo diretto di condurre una gestione da padre-padrone, sentitosi messo da parte dal partito dopo aver contribuito a farlo crescere, lo ha abbandonato, costituendoun’associazione culturale “che rimanga fuori dagli schemi partitici, focalizzando l’impegno sui problemi del territorio”. Dichiarazione che colpisce e quasi commuove:

              e prima d’ora, dov’era focalizzato l’impegno?

 L’esponente della Giunta Regionale fa sapere pubblicamente che non è dispiaciuto di questa decisione, informandoci che Antonio Canu ed i suoi amici, con toni protervi, subordinarono l’impegno elettorale al conseguimento di taluni obiettivi personali.   Ma guarda!

 Il Sergio regionale aggiunge anche che l’impegno per il partito dell’Antonio sennorese era stato ben ricompensato, affidandogli l’incarico triennale di consigliere di amministrazione della Società di Gestione dell’Aeroporto di Alghero.

 Insomma, uno scambio molto edificante. Ma non bastando, l’Assessore alla Pubblica Istruzione (!), che nei giorni scorsi ha presenziato ad un convegno svoltosi “in casa del neo nemico”, per ricordare la figura del vecchio parroco don Pietro Magnini, augura sarcasticamente ai fuoriusciti dal partito “migliori fortune nel loro continuo peregrinare, ammesso vi sia ancora qualcuno che, non conoscendoli abbastanza, sia disposto ad accoglierli al fine di soddisfare i loro “robusti appetiti politici”.

 Qui finiscono le reciproche manifestazioni d’affetto.

 Una figura di rilievo della politica italiana qualche anno fa affermava che             i peggiori nemici si hanno nel proprio partito.

 Considerazioni finali?

 Oh, sentite, fattevele da voi perchè a me è venuta la nausea e corro velocemente in bagno.Scusate.

 

 

Politica e le “pacifiche” dinamiche di partitoultima modifica: 2013-12-03T09:55:29+01:00da piero-murineddu
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