Celebriamo la festa della Repubblica senza parate militari

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di Antonella Litta (*)

Le parate militari sono un modo retorico e inappropriato di celebrare il 2 giugno e il 4 novembre. Queste date meritano un approfondimento storico e celebrazioni che rispecchino i valori della nostra Costituzione. Il 2 giugno, festa della Repubblica, della libertà e della democrazia riconquistate, è la festa della nostra Costituzione, la Carta dei diritti e dei doveri di ogni cittadino.

La Costituzione, all’articolo 11, afferma: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Questo ripudio rende inappropriate le ostentazioni militari durante momenti di memoria collettiva.

Come ISDE Italia, proponiamo che le celebrazioni siano simboliche, con la partecipazione di enti, istituzioni, sindacati, operatori sanitari, insegnanti, studenti, vigili del fuoco, polizia, militari in missioni di peacekeeping, magistrati, associazioni di volontariato e altri rappresentanti della società civile. Una sfilata di persone che lavorano ogni giorno per fare dell’Italia un paese migliore.

Rinunciare alle parate militari è possibile e necessario, con benefici per l’ambiente e la salute. Ogni parata rappresenta un notevole dispendio di risorse, oltre 2 milioni di euro ciascuna, che potrebbero essere utilizzate per sanità, istruzione e sostegno alle famiglie più povere.

Il finanziamento della difesa è in continuo aumento mentre diminuisce quello per la sanità pubblica. Secondo il rapporto SIPRI, l’Italia è al sesto posto mondiale per esportazione di armi pesanti nel quinquennio 2019-2023, con ricavi enormi per l’industria degli armamenti.

Le parate militari sono anche una fonte rilevante di inquinamento e un rischio per la sicurezza, come dimostrano vari incidenti, incluso il tragico evento del 16 settembre 2023 a Torino.

Gli aerei militari, come quelli civili, generano inquinanti dannosi come metano, ossidi di azoto e di zolfo, polveri sottili e ultrasottili, impattando negativamente su ambiente, salute e clima. Il complesso militare-industriale è una delle principali cause del cambiamento climatico e dell’inquinamento dell’aria.

È sempre più urgente l’impegno di tutti per la pace. Abolire le parate militari fa parte di questo impegno per proteggere l’ambiente, la biosfera, gli ecosistemi, la biodiversità e la salute delle generazioni presenti e future, in un’ottica di salute unica e globale, ovvero One Health per tutte le specie viventi sul nostro pianeta.

(*) Comunicato a nome dell’ Associazione Italiana Medici per l’Ambiente ( ISDE)

Altro che uomini armati e mezzi militari !

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di Piero Murineddu

Le donne delle foto, due tra le tante, rappresentano le nostre nonne e le nostre madri che ci hanno fatto crescere con faticosi sacrifici, nei tempi passati spesso dovendo trascorrere le giornate nei duri lavori dei campi per poi, alla sera, doversi occupare della casa, dei figli e del marito, il più delle volte senza neanche sentirsi gratificate da un minimo gesto di ringraziamento. Una Forza e un senso di donazione che noi maschietti, ancora oggi, continuiamo ad essere ben lungi dall’eguagliare. Oggi, Festa della Repubblica, se proprio cortei e parate devono continuare ad esserci, onorate in prima fila dovrebbero essere loro, e non uomini armati in divisa e mezzi militari che nulla hanno a che fare col vero progresso di una società.

Celebriamo la festa della Repubblica senza parate militariultima modifica: 2024-06-01T22:42:57+02:00da piero-murineddu
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