Sulla speranza di chi è costretto a emigrare

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(viedifuga.org)

È quello di Erri De Luca un poema epico che racconta la traversata del Mediterraneo di un gruppo di persone in fuga dal loro Paese. Il suo tipico linguaggio ruvido evoca strazianti scorci del viaggio, uno dei molti, in cui morte, paura, dolore, pazienza, silenzio e speranza si amalgamano e si fondono alle acque del mare. La concretezza delle immagini coglie impreparato il lettore che viene istantaneamente catapultato sulla scena. Poco più avanti, sembra quasi di percepire il mare “a carezzare i piedi” bruciati e consumati dal deserto. Un nodo alla gola e il viaggio inizia. Come in molti racconti di sbarcati vivi, in uno stralcio dal “Racconto di uno” si legge:

“Non c’è spazio di stendersi, appoggiati di spalla piove senza riparo, stringiamo la lana dei mantelli.

Notte di pazienza, il mare viaggia verso di noi, all’alba l’orizzonte affonda nella tasca delle onde.

Nel mucchio nostro con le donne in mezzo un bambino muore in braccio alla madre.

Sia la migliore sorte, una fine da grembo, lo calano alle onde, un canto a bassa voce.

Il mare avvolge in un rotolo di schiuma la foglia caduta dall’albero degli uomini.“

Una scena archetipo che mostra tutta l’assurdità e la tragedia umana che si ripete ad ogni viaggio.A seguire, la ribellione contro i trafficanti, la perdita della rotta e il prepararsi alla morte in mezzo al mare ritornando con la mente al Paese natìo, per poi essere alla fine tratti in salvo. La speranza si fa strada tra i cadaveri per ridare vigore ai vivi e i bambini riprendono a giocare sulla terraferma, in Italia. Ed è proprio qui, di nuovo con i piedi per terra, che quell’Uno narratore ribadisce senza esitazione a noi italiani, a noi europei, a noi occidentali: “Potete respingere, non riportare indietro, è cenere dispersa la partenza, noi siamo solo andata“.

“Solo Andata” è poi diventato un videoclip, diretto da Alessandro Gassmann, nato dalla collaborazione tra Erri De Luca e il gruppo di musica popolare pugliese, il Canzoniere Grecanico Salentino, che ha musicato alcune parti dell’opera. Il video ha vinto il premio Arte e Diritti Umani 2014 di Amnesty International.

SOLO ANDATA

Testo di Erri De Luca
Musica di D. Durante e M. Durante

Siamo gli innumerevoli, raddoppia ogni casella di scacchiera
lastrichiamo di corpi il vostro mare per camminarci sopra.

Non potete contarci, se contati aumentiamo figli dell’orizzonte che ci rovescia a sacco.

Nessuna polizia può farci prepotenza più di quanto già siamo stati offesi.

Faremo i servi, i figli che non fate,
le nostre vite saranno i vostri libri di avventura.

Portiamo Omero e Dante, il cieco e il pellegrino, l’odore che perdeste, l’uguaglianza che avete sottomesso.

Da qualunque distanza arriveremo a milioni di passi, noi siamo i piedi e vi reggiamo il peso.

Spaliamo neve, pettiniamo prati,
battiamo tappeti, raccogliamo il pomodoro e l’insulto.

Noi siamo i piedi e conosciamo il suolo passo a passo noi siamo il rosso e il nero della terra,

Un oltremare di sandali sfondati,
il polline e la polvere nel vento di stasera.

Uno di noi, a nome di tutti, ha detto: “Non vi sbarazzerete di me.
Va bene, muoio, ma in tre giorni resuscito e ritorno”.

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Sulla speranza di chi è costretto a emigrareultima modifica: 2023-03-17T05:57:31+01:00da piero-murineddu
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