Ritagostana

Due, tre, quattro parole d’introduzione..

di Piero Murineddu

 

D’introduzione, ho detto, e precisamente per introdurre i commenti di Rita, Clemente di cognome e di fatto, sull’argomento che diró più avanti.

Rita é un’eccelsa mia amica, della quale tempo fa musicai una sua poesia trovata su una pubblicazione della Comunitá di Base di Chieri. In seguito abbiamo tenuto vivo il rapporto grazie all’opportunitá data da feisbuk, spazio nel quale la Nostra aggiorna sul suo rapporto coi micioni che tiene in casa e sulla fioritura del suo cortile; dove regala i suoi versi legatissimi alla realtà; dove esterna i suoi sentimenti riguardo ai fatti e ai fattazzacci del mondo; dove augura la buonanotte con citazioni altamente poetiche; dove riflette pubblicamente e commenta con puntualità e acutezza gli avvenimenti, sopratutto quelli che ci piovono addosso e di cui vorremmo fare a meno.

Nella parte insonne della scorsa notte mi é venuta un’idea.

Le persone di senno conoscono bene, purtroppo&menomale, le Mascalzonate di quel Bruttoceffolá, fissato coi negracci per turlipinare gl’italici cervellini fatti a sua immagine&somiglianza. Praticamente i neri, quelli più poveri, gli danno da mangiare e gli permettono di …..tenersi a galla (!), motivo per cui gli conviene averli sempre in bocca.

Lui, appunto, visto che l’argomento tiene e c’é da magnazzare, cosa che a lui piaceohquanto, insiste, insiste, e quando il tema passa in second’ordine, come nel periodo centrale della pandemia dove sembrava fossimo diventati tutti bonini bonini, il tipotto mi cade quasi in depressione. Ma adesso, oltre che l’esser tornato l’Argomento per lui Primo, ovvero l’Invasione Nera oggi più che mai contagiosa, c’é la questione “mascherina si mascherina no no no”, legatissima all’imminente referendum costituzionale, a pennello per uno come lui che considera superflua la rappresentanza popolare nelle due camere parlamentari, dal momento che pretendeva i pieni poteri per condurci prima verso il baratro. E va be’…

L’idea, dicevo.

Rita ha iniziato il corrente mese scrivendo di costui e di cosettine ad esso collegate, inevitabilmente dal nauseante olezzo di Odio Disgregante.

Per l’intero mese, rovente in tutti i sensi, aggiornerò questa pagina con quanto Rita penserá e riporterá in feisbuk sull’ argomento. Sono certo che alla fine, almeno alle persone di buon senso, verrá la voglia di assestare all’Indegnodistato, dopo aver preso tutta la rincorsa possibile, un atomico Calcioinculo.

A voi il Rita-pensiero, Clemente di cognome e di fatto….

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1 agosto

A me, questa cosa del S****** – pensiero mi fa girare la trebisonda.

Dunque: è chiaro che il covid colpisce solo i brutti, sporchi e cattivi, quindi è inevitabile che ce l’abbiano gli extracomunitari e che se lo portino in giro.

Ma i civili, puliti e bianchi disinfettati di défault non ce l’hanno, quindi se stanno tra di loro a fare allegre bisbocce possono pure fare a meno di mascherine e distanziamenti.

Chi caso mai glieli volesse imporre, è senz’altro un dittatore. L’importante è che non entrino in contatto con i brutti, sporchi e cattivi!

Ed è proprio questo il suo neanche tanto nascosto desiderio: che il virus colpisca solo i brutti, sporchi  e cattivi, ma naturalmente a casa loro!

Tutti i dati relativi invece ai contagi tra italiani, specialmente quelli occorsi in Lombardia, sono fandonie inventate ad arte dai “sinistri” per tenere il Paese sotto controllo dittatoriale.

Ma quando al governo tornerà lui, l’esimio statista senza macchia e senza paura, quindi senza mascherina, per restaurare la minacciata democrazia dei sostenitori del virus, richiederà i Pieni Poteri.

E ne vedremo delle belle!

2 agosto

Noi supercivilizzati bianchi occidentali non accettiamo proprio l’idea di poter essere fragili, vulnerabili, soggetti anche noi alle infezioni che si propagano come epidemie, peraltro probabilmente causate dai nostri stessi stili di vita, dal modello economico che crea inquinamento e distruzione di ecosistemi naturali, sconvolgimenti ambientali e climatici, sofferenze incredibili agli esseri viventi.

Preferiamo pensare che le epidemie siano un affaire da terzo mondo sottosvluppato, incivile e poco igienizzato. Ecco perché accettiamo di buon grado la contraddizione di credere che il virus sia sparito tra noi e che chi ci vuol fare credere il contrario lo faccia per tenerci al guinzaglio. Ma nello stesso tempo abbiamo una paura fottuta che gli immigrati possano fare crescere i contagi e quindi questa diventa un’ulteriore, molto opportuna ragione per respingerli.

In fondo, non sono “loro” che portano le malattie? Eh, no! stavolta non è così. Certo che anche gli immigrati sono a rischio, come tutti. La pandemia non guarda il colore della pelle, lo status sociale, il passaporto.

Ricordiamoci che a marzo – aprile il più alto numero di infettati lo avevamo noi italiani ed eravamo noi gli appestati nel mondo. Questa operazione di “spostamento” proprio non ci sta.

Per una volta tanto, ci piaccia o no, siamo tutti sullo stesso barcone.

 

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Ritagostanaultima modifica: 2020-08-04T08:43:11+02:00da piero-murineddu
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