L’ “Osposidda” di Gigi Sanna

di Piero Murineddu

“Osposidda” racconta del tragico episodio avvenuto nell’84 in una località montana immersa in Barbagia, Sardegna.

Questa interpretazione dei nuoresi “Istentales”, termine sardo indicante un piccolo gruppo di stelle della costellazione di Orione, è sicuramente meno di “atmosfera” della versione dell’ autore, Piero Marras, ma più coinvolgente, più “rockettara”. D’altronde Gigi Sanna e i suoi amici musicisti trasformano tutto in etnopop, genere inviso ai puristi del folk e parimenti agli amanti del rock così come l’abbiamo sempre conosciuto, più o meno duro.

Diciamo che se voglio starmene disteso ad ascoltare, preferisco la versione di Marras; se invece mi và d’imbracciare la chitarra e posizionarmi bene il sostegno per l’armonica, impresa che mi crea sempre qualche problemino, scelgo la versione di Gigi il pastore.

Pastore, si. Oltre che preparare le esibizioni pubbliche e registrare in studio nuovi brani che crea, Sanna continua a fare il pastore, oltre che portare avanti un agriturismo.

Ebbi modo d’incontrarlo dieci anni fa circa, in occasione di un Primo Maggio svoltosi nell’Isola dell’Asinara, allora “occupata” dai lavoratori che portavano avanti la loro battaglia per il mantenimento del posto di lavoro all’interno di quell’inferno velenoso che è sempre stato il Petrolchimico di Porto Torres. Una lunga vertenza che aveva attirato l’attenzione dei mass media, oltre che l’inutile passerella dei soliti politici opportunisti. Per lungo periodo, all’Asinara venne cambiato il nome in “Isola dei Cassintegrati”.

Per l’occasione, il gruppo musicale, sempre impegnato a sostenere lotte sociali, insieme agli stessi operai composero un brano, “L’isola dei ribelli”, che presentarono insieme sopra il palco allestito nel cortile di Fornelli, dove si era svolta l’intera manifestazione.

Di una lunghetta intervista fatta a Gigi, a causa delle mie solite scarse attrezzature tecniche, me n’era rimasto un brevissimo spezzone (vedihttps://www.youtube.com/watch?v=70-gj6RpPyE), tutto sommato abbastanza insignificante in confronto all’interessantissime cose che ci eravamo dette.

Ma ora ascoltate il ritmo che questi Istentales riescono a sprigionare dai loro strumenti e dalla rude voce del panciuto Gigione, compositore, cantante e pastore.

L’ “Osposidda” di Gigi Sannaultima modifica: 2018-10-23T13:38:45+02:00da piero-murineddu
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