La buttrèa di zia Battisthina

 

di Piero Murineddu

A dire la verità, non ricordo se ho gia pubblicato questa paginetta di ziu Andria Piru. Nel caso, se ne avete voglia , ve la rileggete o fate quel che vi pare. Tenendo i due volumi di “Ammenti” sul comodino, ogni tanto li sfoglio, cosa che ho fatto ieri sera, invece di starmene ad incazzarmi davanti al Festival delle Mummie. Ed è proprio su questa che mi son soffermato, ricordando che alcune settimane fa una giovane di Sorso, avendo avviato con la madre e il fratello una salumeria a Sassari, mi chiedeva consigli su come creare quell’ambiente e quell’atmosfera delle vecchie buttrei di una volta, dove ancora avvenivano incontri “umani”, a differenza dei supermercati di oggi, dove, oltre averli studiati per benino per indurti a comprare ciò che non ti serve, il personale  raramente regala sorrisi e cordialità, stressato forse com’è dal tipo di attività e dall’obbligo di dover turnare anche nelle giornate festive. Non parliamo poi di chi sta alle casse, che stravolti da quei bip bip continui, probabilmente è tentato di prendere a schiaffoni i clienti, così, giusto per sfogarsi.

Ancora qualche negozietto resiste. Rarissimo ma qualcuno c’è. Certo non vi si trova più l’atmosfera (e la mercanzia!) di un dì, ma qualche sorrisino è ancora possibile intravederlo di tanto in tanto, cosa non da poco in questi glaciali tempi di “Grazie e arrivederci ” stampati sugli scontrini e di risposte “metalliche” e frettolose quando non riesci a trovare una vitina che chissà in quale scaffale e corsia si è andata a ficcare.

Leggiamoci la bella descrizione che ziu Andria ci fa del negozietto ch’era vicino alla casa paterna, credo la stessa dove ha abitato lui fin quando era in vita, in via Mogena a Sossu.

Magari la giovane interessata a ricostruire idealmente la vecchia buttrea può trarre spunto, anche se, e lo garantisco per esperienza diretta, la gentilezza e la giusta attenzione che ci si aspetta quando vi si entra, in quel negozietto di via Amendola a Sassari c’è gia abbondantemente.

 

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La foto l’ho scovata in Rete mentre il testo che segue è sempre tratto daAmmenti” di Andrea Pilo

 

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La buttrèa di zia Battisthinaultima modifica: 2018-02-09T05:27:42+01:00da piero-murineddu
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