Leo&Facebook&Marasolthi

 

 

di Piero Murineddu

Il “pavoneggiarsi” è sicuramente una tendenza generalizzata, e nell’esemplare macho (o presunto tale) italiota è comprensibilmente un bisogno, un ideale da perseguire a tutti i costi, pena la sensazione di veder vanificata la propria esistenza. L’ “apparire” a tutti i costi è diventata una delle  preoccupazioni principali di diverse categorie di persone. E sicuramente non è prerogativa solamente giovanile. L’argomento non si limita alla sola sfera sessuale, evidentemente. La nascita nel 2004 del social network “Facebook”, come ha dato nuove e rivoluzionarie opportunità comunicative,  ha sicuramente anche incentivato  la possibilità di esibire gli aspetti meno nobili del bagaglio personale di ciascuno. A questo proposito, l’amico Leo  mi ha mandato questo suo particolare “elogio della controtendenza“. Scorrerne la lettura mi ha divertito, contribuendo in parte a superare l’affutta di dover rinunciare, per colpa di quest’ incerta estate mai iniziata, ad esibire le mie lisce gambettine striminzite e senza sodi&duri polpacciotti che reggono la pancetta prominente, un busto di muscolisguarnito  e un toracino senza pelo alcuno, facendo col bermuda di fantozziana memoria i miei amati tuffi “di pancia”  da “Punta la grabba“.

Mio grande dilemma di questo fine ferie:

come farò a dimostrare a mia moglie che nonostante la vicciaia incipiente,  prestante&efficiente sono ancora?

 

silvio

 

DECALOGO PER SOPRAVVIVERE ALLA STUPIDITA’  IMPERANTE

 

di Leo Spanu

 

 

1) Controllate attentamente che in bagno non ci siano macchine fotografiche e assimilati quando vi fate la doccia. L’esibizione gratuita su FB delle vostre nudità fatiscenti non è cosa buona e giusta ma un penoso spettacolo di deterioramento della materia.

2) Lo specchio serve per farsi la barba, schiacciarsi un punto nero sul naso ed altre attività di pulizia del vostro viso. Inutile domandarsi : Specchio delle mie brame chi è il più bello (o la più bella ) del reame. Non siete voi.

3) Non mostrate le foto ( spesso tremende) dei vostri figli su FB. Non sono scimmiette ammaestrate da esibire sul grande palcoscenico mediatico per sentirvi dire “quant’è bello” anche se rassomiglia in modo preoccupante alla figlia del rag. Fantozzi.

4) Per le signore. Un seno perfetto, secondo un antico detto francese, è quello che sta nelle mani di un “honnete homme” che non significa un uomo onesto ma uno con le mani appena più grandi della media. Ricordatevelo quando vi fate un autoscatto (un selfie per le persone colte). Francesco Nuti parlava di “poppe a pera” ma esistono anche in forme di altri vegetali: a zucchina, a banana, a carruba, a melanzana, a oliva, a cocomero, a patata bollita, a susina (in tutte le varianti), a carciofo senza spine, a cipolla, a barbabietola. Tutta roba buona da mangiare. Ma non fanno arrapare.

5) Per i signori. Durante la stagione estiva non diventate protagonisti di un film dell’orrore con zombi e mostri vari che passeggiano su e giù per le spiagge. Fare i diciottenni  indossando solo uno slippino, quando si ha una pancia vasta quanto una mongolfiera, due gambine striminzite che sembrano ossa dipinte, un torace scheletrico ricoperto da ciuffi di peli che fanno tanto scimmie spelacchiate, non è solo uno spettacolo terrificante. E’ pure penoso.

6) E’ vero che signori si nasce, lo stile e il buon gusto sono qualità innate. Ma con un po’ di buona volontà e un pò di buona educazione si può evitare di sembrare (ed essere) dei perfetti cafoni.

7) Non abusate del turpiloquio. La lingua italiana è ricca di parole e di immagini che esprimono gli stessi concetti con più eleganza e con più intelligenza. L’abuso di “c…i” nel linguaggio quotidiano indica solo  una vostra carenza culturale. E forse anche fisica.

8) Ogni tanto leggete un libro. Non quelli idioti che vi propone la pubblicità o quelli che vendono milioni di copie. Chiedete consiglio ad un libraio, saprà indirizzarvi bene. Ma se proprio non volete sfidare la vostra pigrizia allora leggete uno qualunque dei quattro vangeli. Non come un libro di religione ma come un libro d’avventure. Scoprirete una storia straordinaria e qualche motivo di riflessione.

9) Una volta all’anno provate a pensare il contrario di quello che pensano tutti. Provate a nuotare controcorrente per qualche minuto. Si aprirà nella vostra mente una visione diversa del mondo e magari ritroverete un sorriso ed una speranza che avevate perduto.

 10) Non scrivete mai decaloghi. Non li rispetta nessuno e l’ultimo che ci ha provato ( Mosè) è stato esiliato nel deserto del Sinai dove, dopo aver fatto sparire le acque del mar Rosso, adesso fa il rabdomante.

 

Leo&Facebook&Marasolthiultima modifica: 2014-08-25T15:57:25+02:00da piero-murineddu
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