CARA MARINELLA……

di Piero Murineddu

 

Cara Marinella, se entriamo nell’ottica che tutto è dono, ed io lo credo,consideriamo anche la fede “religiosa” un dono. E la fede  non risolve i problemi quotidiani piccoli o grandi – Dio non può e sopratutto NON VUOLE sostituirsi a noi, dal momento che ci ha creati esseri liberi – ma certamente aiuta ad affrontarli con uno spirito  diverso, oltre che dare la certezza che Lui sostiene le  nostra fatica di mettere la buona volontà davanti all’istinto egoista e alla comodità.

 Sappiamo che avere  “fede” è anche grazie all’educazione che abbiamo ricevuto in famiglia, a degli incontri che abbiamo fatto, a delle circostanze  nelle quali ci siamo imbattuti, a delle esperienze forti  vissute, ed altro ancora.

 Sappiamo anche cosa comporta vivere la fede concretamente, cioè SCEGLIERE non la strada larga e comoda che dicevo, ma quella stretta, e quindi:

  •  avere la forza di andare controcorrente,
  • sperare contro ogni speranza

  • sforzarsi di perdonare (perchè ci sentiamo perdonati da Lui)

  • non reagire con violenza davanti ai soprusi

  • combattere il proprio egoismo e cercare di fare condivisione con gli altri

  • accogliere e non respingere

  • lottare con tenacia contro ogni forma di ingiustizia

  • sforzarsi di non inorgoglirsi delle conquiste fatte, ma riuscire a rendere grazie a Lui

  • non sentirci protagonisti, ma sforzarsi di sentirci semplici strumenti

 e tanto altro ancora.

 Insomma, la “vita di fede”  è tutt’altro che facile, poiché costringe ad essere presente al momento che ci è dato di vivere, per fare in modo di non farsi trascinare passivamente dagli eventi.

 Possiamo ancora ritenerci fortunati di avere la fede, con tutta la fatica che comporta? Si, perchè abbiamo la certezza di non sentirci soli e perchè nulla e nessuno può strapparci la gioia intima che ci provoca il sentirci amati, nonostante questa gioia non può essere ancora completamente piena, perchè siamo consapevoli del male che c’è in noi e intorno a noi. Siamo “fortunati” perchè Qualcuno ci ha indicato la via per trascendere il momento che viviamo, perchè questo stesso Qualcuno ha dato Senso e Significato.

 Detto questo, il credente non può pensare di racchiudere in se tutta l’azione e l’opera di Dio. Io penso e credo che lo Spirito non lo si possa ingabbiare: Egli agisce dove e quando vuole, anche fuori dalla cerchia dei credenti, anche in coloro che non ne riconoscono l’azione e che magari lo respingono, a parole più che nei fatti. Io credo che ci sia un “semplice”  umanesimo che, se anche inconsapevolmente, aiuti l’umanità a crescere. Ecco perchè deduco che se non si ha la grazia di avere una fede in una vita sopranaturale, è possibile essere graditi a Dio ugualmente, e questo “gradimento” è condiviso da altri, specialmente dalle persone “puri di cuore” e non condizionate dalla malizia. Io conosco molte persone che, pur non essendo credenti, hanno tanto da insegnarmi ed io li ammiro, più di molti altri che si ritengono uomini e donne di fede. Ecco perchè non credo assolutamente che se non avessimo la fede nella vita eterna e nel Giudizio Finale,vivremmo per forza disordinatamente e senza nessun principio, ammazzando, umiliando e prevaricando sugli altri.

Mi viene da pensare al testo della canzone Imagine, di John Lennon:

Immagina non ci sia il Paradiso…prova, è facile.  Nessun inferno sotto i piedi  Sopra di noi solo il Cielo. Immagina che la gente viva al presente… Immagina non ci siano paesi non è difficile.Niente per cui uccidere e morire e nessuna religione Immagina che tutti vivano la loro vita in pace..Puoi dire che sono un sognatore ma non sono il solo
Spero che ti unirai anche tu un giorno e che il mondo diventi uno…
Immagina un mondo senza possessi mi chiedo se ci riesci senza necessità di avidità o rabbia La fratellanza tra gli  uomini.                   Immagina tutta le gente condividere il mondo intero…

Cioè, vivere la vita coi valori umani di rispetto, pace, tolleranza, fratellanza, condivisione……

 Ecco perchè ho un profondo rispetto per coloro che ritengono di non avere fede e si sforzano di vivere in modo rispettoso di se se stessi e degli altri, ed è con questi presupposti che mi sento vicino ad ogni essere umano. Almeno, cerco di essere vicino senza giudicare e senza sentirmi migliore.

Cara Marinella, i motivi perchè le persone si accolgano e si guardino con simpatia e senza pregiudizi ci sono eccome, al di là delle fedi. L’abbattimento delle barriere ideologiche sono la condizione per ritrovare l’umanità che man mano sempre più ci stà sfuggendo.

Un abbraccio

 

CARA MARINELLA……ultima modifica: 2014-05-19T12:29:05+02:00da piero-murineddu
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