Amministrative 2014 – “SORSO DOMANDA E SI CONFRONTA” 2009 – quarta ed ultima parte: SEDUTOERAESEDUTOERIMASTO

 giunta morghen 001

 di Piero Murineddu

A.D. 2009. Anno ricco e produttivo per me e la mia famiglia, seppur iniziato con una sindrome influenzale tantopercambiare:alcune lineette di febbre sufficienti a mandarmi a kappao per diversi giorni, impedendomi di uscire a la brazzetta con la mia amata mugliera Gioà. Le innumerevoli visite ortopediche di quell’anno lì mi hanno ricordato il tempo che implacabilmente passa e che colpisce specialmente all’ossi, e quindi visita&rivisita a lu pedi, a lu ginocci, a l’ischina, e se non rammento male, puru a lu brazzu. Oiaoiaoia!E’ stato anche l’anno in cui la Pierangela dottoressa mi ha annunciato solennemente che quella “malattia famosa” – maradettasiachissamaraddiabrutota! – , praticamente aveva ritratto le unghie e dismesso le vesti del lupo cattivo. Si, continuava a stare rannicchiata buona buona nel suo cantuccio, ma di nuocere non ne voleva più sentir parlare. Con l’amico Mulasa abbiamo anche realizzato nella mia campagnetta un  rustichino barbicue, che avendone constatato da lì a poco la striminzitezza, la sera stessa, con Gioà che mi faceva da manovalessa e un vento che voleva sradicare quel prezioso fico piantato da mia madre, parettacazzinamaltheddhuebarrettudigiornaleincabbu, trabagliendi parìu un dimoniu isciddu da li caddeni, ma la sera tardimamoooltotardi, l’opera era conclusa:uno spazioso e capiente barbicue chisiluvidìamefraddeddhu frabbigamuru, l’avrebbe subito buttato giù e rifatto ex novo. Ma si sa, i fratelli più grandi sono sempre invidiosi delle prodezze altrui! Quell’anno, il mio figliolo Giuseppe era partito in cuntinenti pà isthudià cumenti funziona lu zeibbeddhu (me figliò, cosa voi chi ti digghia? Anda innòra bona e Deu t’accumpagnia). Mia figlia Marta supera benissimo l’esame di terza media e si butta senza esitazione nella gazzarra adolescenziale delle superiori a Sassari, con quei viaggi avventurosi in treni del millenovecentoefruscia.

Tante altre cose hanno caratterizzato quel 2009, ma in particolare (ma non per questo più importante delle altre), l’organizzazione del confronto tra i candidati in vista delle elezioni a Sossu. In

http://pieromurineddu.myblog.it/2014/03/17/amministrative-2009-sorso-domanda-si-confronta/

ho già descritto e analizzato tutti i contorni di quel tentativo di fare qualcosa di diverso, dimostrando così un pochetto di partecipazione attiva alla vita politica del paesotto sussincu, ma proprio nei giorni scorsi ho ripensato ad alcuni fatterelli finora sconosciuti ai più. Li porgo alla vostra attenzione.

 

La lista di Centrodestra era diffidente riguardo all’iniziativa, specialmente per la mia presenza, che secondo loro, li avrebbe nuociuto. Fino ad allora, per probabile “vicinanza” politica, c’era venuto istintivo dividerci i compiti: io avrei curato i contatti col Centrosinistra, Agostino Pinna col Centrodestra. I maggiorenti della lista che di li a poco avrebbe governato Sorso per ben cinque anni, iniziavano a scalpitare, condizionando la loro partecipazione ad un mio passo indietro. E no, cacione di cabaddhu! Non si poteva accettare un ricatto simile! Ho deciso allora di trovarmi direttamente con loro, più precisamente col candidato sindaco, per spiegare che pur avendo le mie idee politiche, in quella occasione il mio atteggiamento sarebbe stato al di sopra delle parti. L’appuntamento viene fissato per il 25 maggio, alle 15, nella sede che allora ospitava un gruppo di mutuoaiuto, nell’attuale Piazza Bonfigli. Arrivati in anticipo, aspettiamo con un pizzichettino di trepidazione. Quando l’orologio di Santu Pantareu ci conferma le tre pomeridiane, ancora nessuno all’orizzone. Aspettiamo, pensando che l’interlocutore fosse stato bloccato da qualche contrattempo. Dopo un’abbondante mezz’ora, Agostino decide di chiamare il Morghen, sentendosi rispondere che loro (loro?) erano nella sede di “Forza Italia”, al numero 63 di Corso V.Emanuele. Girato l’angolo, insomma. Con un po’ di comprensibile disappunto, anche perchè nessuno si era preoccupato di avvisarci, ci presentiamo al portone della casa “nobiliare” maguardaunpochesedesisonscelti. Entrati nella sala, veniamo cordialmente salutati da tre dei presenti.Oltre lo stesso Giuseppe Morghen, vi sono Fabrizio Demelas e Angelo Spanu, neo alleati chelorocelosaprebberodireilperchè, dopo una precedente esperienza governativa insieme al Centrosinistra. E’ presente anche il da poco eletto consigliere regionale, che Sedutoeraesedutoèrimasto. Facilitato dal carattere quasi sempre disponibile ad andare oltre eventuali fratture interpersonali, mi faccio avanti per salutarlo. Come reazione, il Sedutoeraesedutoèrimasto dice che “prima di salutarsi bisogna presentarsi”, provocando in me e negli altri presenti un sorpreso sorrisino sdrammatizzante.

Bisogna sapere che con Sedutoeraesedutoèrimasto siamo stati soci della Cooperativa edilizia che ci ha permesso di avere una casa di proprietà dopo anni e anni di sacrifici e rinunce, per cui ci si conosceva eccome. Certo, qualche tempo prima era successo un fatterello che aveva inclinato i nostri rapporti echesequalcunomelochiedeglieneparlo, ma in questa occasione era chiaro lo sgarbo di mancata accoglienza verso degli ospiti che erano stati costretti ad andare nella loro “casa”. Non mi aspettavo certo the&pasticcini, ma un po’ di educazione si. Constatata l’atmosfera leggermente pesantuccia, chiedo a Morghen Pepponepergliamici di poter parlare a quattrocchi, cosa che non ha difficoltà ad accettare. Trovatomi da solo con lui, gli spiego le motivazioni dell’iniziativa, e che non avevano niente da temere da me, anche perchè il mio impegno sarebbe stato di porgere le domande fatte dai cittadini, senza malizia e trabocchetto alcuno da parte del sottoscritto. E dopo, cosa potevano temere da un esserino innocuo come me? Il candidato sindaco mi risponde che nel mio “piccolo”, anche io potevo nuocere, o qualcosa di simile. Persistendo la diffidenza nei nostri confronti e nei confronti di qualsiasi cosa potesse intralciare la marcia verso la sicura vittoria, chiede che ci fosse la presenza di un loro “garante” durante lo spoglio delle domande. La proposta, evidentemente concordata coi suoi, mi crea non poche perplessità, ma tuttavia accetto. Fatto rientro nella sala, grazie all’amico Agostino e al suo spirito di amicone, troviamo un’atmosfera più distesa. Dopo qualche scambio amichevole, specialmente col figliodelpadre Demelas, amici da quando capelloni strimpellavamo insieme la chitarrina ore su ore, il Sedutoeraesedutoèrimasto avanza qualche dubbio sulla capacità della gente di porre domande Attinenti&Competenti, provocando in me un segreto moto d’indignazione che se fossi stato fuori da quel contesto si sarebbe manifestato con meno diplomazia e meno grazia. Con inaspettata (per me) calma e fermezza, rispondo che chi si candidava per chiedere la fiducia ad altri per governarli, aveva il dovere di dare risposte, anche a chi, per bassa scolarità achiabiadubuddutribburàdaminori come per esempio mia madre, non parlava bene l’italiano e non sapeva esprimere alti concetti.Il Sedutoeraesedutoèrimasto è poco convinto della mia risposta, a differenza però degli altri presenti, cosa che a me consola. Saruddu e triggu e avvidezzi sani.

 

Il loro “garante” sarebbe stato tal Piero Ruzzettu, mentre per il Centrosinistra, pur considerando negativamente questa persistente diffidenza nei confronti di chi voleva organizzare in modo disinteressato una manifestazione civile e democratica, dopo essersi consultati, avevano deciso di coinvolgere il baffuto e “antipatico” (allora,oggi simpaticissimo) Leo Spanu cheguaiachiamarloleandro. In una delle riunioni organizzative, Antonio Fini non accetta di buon grado questa possibile manomissione delle domande da parte di queste strane figure dei “garanti”, ma la sua presenza e di altri due componenti dell’organizzazione durante lo spoglio dei quesiti avrebbe evitato qualunque rischio.

Dopo qualche rinvio dovuto sopratutto al maltempo, finalmente arriva il giorno stabilito, 3 giugno. Tutto il pomeriggio ci massacriamo di fatica per le ultime rifiniture, oltre che per posizionare tende, tavoli e sedie. Intorno alle 18, un’ora e mezza prima dell’inizio, si presenta “il garante” dell’opposizione, che stranamente, in un primo momento evita di interloquire con me. Non tardo a capirne il motivo: condizione della loro partecipazione, era porre la domanda del presunto Programma elettorale copiato dalla locale lista di Centrosinistra da quello di Pisa. Da giorni l’argomento era sulla bocca di molti, ed aveva trovato anche eccessivo spazio in un confronto televisivo tra i due candidati. Dapprima, avendo noi voluto una serata all’insegna del rispetto reciproco e civile, la cosa ci ha indispettiti, specialmente per il tono da ultimatum della richiesta fatta. Era chiara l’intenzione di ridicolizzare gli avversari per la mancata accortezza di “copiare” solo alcuni passaggi del Programma della località toscana, realizzabili anche a Sorso, ed escludendone altri tipici di una città universitaria qual’è Pisa. Prima di dare una risposta, insieme ad Agostino, col quale iniziava ad esserci qualche divergenza per il modo di porsi non perfettamente in sintonia, ci siamo precipitati a casa della coalizione avversaria, la quale, non avendo alternativa, si è dovuta adattare.

Lo svolgimento della serata meriterebbe ulteriore analisi, ma credo che basti quanto detto. Ognuno tragga le sue conclusioni, e nel caso lo ritenesse opportuno, me le faccia conoscere, anche attraverso email       piero.murineddu@libero.it

Di seguito, il numero di protocollo delle domande depositate in Comune e a cui nessuno ha mai dato risposta. Le trovate qui

http://pieromurineddu.myblog.it/2014/03/23/amministrative-2009-sorso-domande-dei-cittadini/

PROTOCOLLO 001

Amministrative 2014 – “SORSO DOMANDA E SI CONFRONTA” 2009 – quarta ed ultima parte: SEDUTOERAESEDUTOERIMASTOultima modifica: 2014-03-26T13:03:35+01:00da piero-murineddu
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