di Piero Murineddu
Ormai non manca molto per decidere chi governerà Sossu nei prossimi cinque anni. Governare non sarà semplice, perchè non è mai cosa da poco guidare una collettività a condurre nel modo più civile e giusto il proprio presente, sperando realisticamente anche in un futuro migliore. Sicuramente la “Politica” non è tutto, ma da questa non si può prescindere, e riguarda proprio tutti: neonato, bambino, giovane, anziano, operaio, casalinga, prete, insegnante, pensionato, studente, disoccupato…… Ognuno di questi ha diritto di avere delle risposte rassicuranti.
Chi decide di dare l’apporto in favore degli altri è indubbiamente da apprezzare e da incoraggiare, ma è chiaro che la condizione imprescindibile debba essere proprio questo “APPORTO IN FAVORE DEGLI ALTRI”, NON IN FAVORE DI SE STESSI. Difficile stabilire se questo è l’obiettivo per i nuovi candidati. Nei confronti di coloro che in politica ci sono già da qualche tempo, il giudizio è però doveroso, specialmente a livello individuale:
- Ha dato prova d’impegno intelligente nel portare avanti il proprio ruolo?
- Si è fatto veramente portavoce delle istanze di tutti i cittadini?
- Ha dimostrato attiva partecipazione nelle Assemblee civiche?
- Ha fatto delle proposte concrete per migliorare la nostra vita?
- Ha usato rispetto per gli avversari e capacità di confrontarsi?
- Ha informato puntualmente i cittadini del lavoro svolto?
- Ha coinvolto attivamente la popolazione nelle decisioni da prendere?
- Ha usato libertà di pensiero nelle discussioni pubbliche?
- Ha rinunciato a qualsiasi tornaconto personale?
- Ha abusato del proprio potere per dare “sistemazione” a se stesso,a familiari, amici e conoscenti, anche dopo il mandato ricevuto, specialmente per quanto riguarda quel punto su cui si regge la Costituzione, cioè il Lavoro?
Ciascun cittadino, anche se “iononminteressodipolitica!” , potrebbe essere in grado di giudicare in questo senso e trarne le conseguenze.
Gruppi di cittadini stanno alacremente operando per creare liste elettorali. Certuni potrebbero essere motivati da obiettivi di rivalsa se non addirittura di vendetta verso qualcun altro, e questo mortificherebbe l’alto valore della “Politica”. Altri ancora vogliono sicuramente perseguire obiettivi personali che con il Bene Comune non c’entrano pa nuddha , e questi bisognerebbe individuarli ed evitare di votarli, siano amici o addirittura familiari.
Buona parte, ne sono convinto, sono motivati dal desiderio di ben operare e di dedicarsi all’edificazione di una convivenza migliore, nel rispetto delle leggi e nell’attenzione particolare a quelle categorie che fanno più fatica a condurre una vita dignitosa.
Nel governo locale, pur rimanendo validi le ispirazioni ideologiche e ideali, io credo che sia assolutamente necessario che le persone in buona fede e capaci, non si presentino in liste contrapposte. Questo è possibile? Secondo me si.
So che coloro che s’ispirano al Movimento 5 Stelle, persone piene di buona volontà e che stanno cercando di capire le problematiche a cui è urgente dare risposte, da tempo si riuniscono per trovare sintonia d’intenti, nel confronto e nello studio. So di altri, ispirandosi alla tradizione della Sinistra o di altri valori democratici, seppur da meno tempo, stanno facendo altrettanto. E’ astruso pensare che ancora ci sia la possibilità che entrambi faccino tentativi per trovare punti d’incontro e presentarsi alle elezioni in un unico raggruppamento?
L’atteggiamento di Grillo e Casaleggio può provocare reazioni diverse e di fatto è così, ma che vogliono introdurre nella politica italiana novità è innegabile. E’ diffusa l’idea che i membri di questo Movimento, dal parere dei due fondatori non possono prescindere. Io penso invece che insieme si son dati delle regole, e le regole bisogna rispettarle. Essendo però un Movimento in divenire, senza una tradizione culturale precisa, le “regole” si perfezionano nel tempo e nella pratica. Penso anche che a livello locale, anche se non c’è la “benedizione” di Grillo&Casaleggio, non casca giù il mondo. Cosa diversa sarebbe per le Regionali, Politiche ed Europee, ma per le Amministrative il discorso può e deve essere diverso. Cosa triste e autolesionista sarebbe se l’elettorato sorsese, desideroso e bisognoso di “aria” nuova, dovesse dividersi nel dare la propria preferenza tra M5S, PD o eventuali liste civiche.
Ci sono ancora margini di trattativa e di tentativi di avvicinamento? I colpi che vicendevolmente continuano ad assestarsi, specialmente a livello nazionale, sono dolorosi e provocano ferite sanguinanti, ma localmente un armistizio si potrebbe ancora decidere. Magari, col tempo,nel rispetto, nello sforzo della comprensione reciproca e nel riconoscimento dei pregi di ciascuno, la tregua potrebbe veramente diventare una pace con radici solide.
Se ciò non si realizzasse,a goderne sarebbero gli avversari, e a piangerne le conseguenze, il progresso civile di Sorso.
Anche la ricerca della persona “forte” da candidare come Sindaco secondo me è un problema secondario. La “forza” è generata da un programma realistico, da cui senza esitazione bisognerebbe tener fuori le grandi e “ruffiane” enunciazioni. La “forza” la creerebbero persone capaci e ben motivate, in sintonia e non in contrapposizione tra loro, più o meno palesemente.
Quando si tratta di voler realizzare il Bene Comune, i “puritanesimi ideologici” bisogna avere il coraggio di metterli da parte, e non per tradire i propri convincimenti, ma per trovare punti convergenti con altre idee altrettanto positive.
Una proposta nel caso realizzasse questa auspicata alleanza
I concetti esposti nei precedenti punti 9 e 10, a Sorso trovano conferma in molti, sia per quanto riguarda il presente, sia per il passato. Come impegno programmatico, tutti i componenti la lista devono firmare una dichiarazione che in caso di vittoria, ciascun eletto s’impegna a rinunciare a vantaggi espliciti ricavati dal mandato ricevuto, specialmente posti di lavoro per se, per i propri familiari e sodali. Questo impegno, scritto e firmato, deve essere confermato in ogni occasione e comizio pubblico.
Che volete che vi dica?
ABBAIDDEDDI A VOI E DEDDI UN’UCCIADDA ALL’ALTHRI
(li sussinchi, TUTTI li sussinchi intendu!)