Un centesimo di presa per i fondelli

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di Piero Murineddu

Sarà per mia “disfunzione” dinonsochecosa, fatto sta che da parecchio tempo la prima cosa che faccio quando compro il quotidiano “La Nuova”, è quella di cercare subito la pagina delle lettere per vedere se ….“l’hanno pubblicata”(!). Non solo. anche perchè spesso l’arguzia dei lettori è molto fine, salvo non si tratti di qualche Amministratore locale preoccupato di fare la solita cazzo di “precisazione”, oppure dire panzane, giusto per negare la realtà dei fatti e far passare i propri amministrati per idioti. Ma va bè. Anzi, va mal, ma questi abbiamo (gli Amministratori), e questi ci…subiamo (noi poveri amministratisifaperdire).   Oltre l’interesse delle lettere, anche le risposte del vecchio Brigaglia, costretto impietosamente a fare gli straordinari, spesso non mi dispiacciono. Azzardato appunto a Direttore ed agli organizzatori di convegni vari del circondario: ma lasciatelo un po’ in pace questo vecchio prof, che sebbene illustre, abbisognerebbe di trascorrere una vicciaia tranquilla, davanti al caminetto a leggere i fumetti di gioventù o a fare qualche breve passeggiatina in campagna (ciao, ziu Manlio).

Ma passo all’argomento. Quest’oggi vi ho trovato due lettere interessantissime: una di un anziano signore che in modo divertente e per me geniale, descrive la spettacolarizzazione  delle Messe cattoliche trasmesse in tivù (mio figlio l’ha gentilmente scannerizzata per voi. Leggetevela se ne decifrate i caratteri.

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L’altra lettera parla dei prezzi per le buste della spesa.Avete presente la scontata e irritante domanda della cassiera “Busta?” Eeeia… proprio quella. Azzecatissima! Parla anche della sparizione delle buste di carta e della fragilità di queste moderne buste a pagamento. Ma questa andatevela a leggere voi perchè Giuseppe (mio figlio) ha fame e adesso ha voglia solo di scannerizzare quelle bisteccone cucinate da mammà.

Aggiungo la mia diretta esperienza. Andando in una delle tante attività che ci sono all’interno di quella che una volta si chiamava Città Mercato (continuo a chiamarla così, perchè pronunciando questi nomi esteri, ho sempre paura di approssimarne miseramente la pronuncia). Ebbene, fatta una striminzita spesuccia, chiedo alla cassiera il prezzo della busta. Risposta: 4 centesimi 4. Si, avete capito bene:QUATTRO. Inevitabilmente ho fatto la mia battutina con la cassiera, che pazientemente l’ha presa sul ridere. Che dire, cosa non fa la spietata concorrenza mercantile per attirarsi i clienti! Come “cosa?”: ti fa risparmiare un centesimo. Furbescamente sanno che i clienti, pur di risparmiare, evitano di fare il giro di Prèdda Nieddha e puntano direttamente su City Marked  ex. Ops…. ischuseddi l’inglesu poscheddhinu, ma fa figo.Cosa fa la disorientata e spolpata clientela pur di risparmiare! Lo so, c’è la vecchia storia degli x euro,99 centesimi, ma questa presa per i fondelli è ormai stagionata e istituzionalizzata.

E Buona spesa, mi…

Un centesimo di presa per i fondelliultima modifica: 2014-02-08T15:42:55+01:00da piero-murineddu
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Commento (1)

  1. piero-murineddu (Autore Post)

    Maria Antonietta Foddai
    Sulla busta della spesa, Piero, aggiungerei che non è giusto che sia sponsorizzata. Se io pago ho il diritto di averla bianca perché oltre al costo la beffa di far loro pubblicità a mie spese. Ho contestato, qualche mese fa, il costo della busta alla Feltrinelli (aeroporto di Olbia) dopo aver acquistato dei libri. La commessa:”Sa quest’anno l’azienda ha investito sulla carta riciclabile e ha speso molto per questo sono a pagamento” Io:”Fa onore all’azienda l’investimento in carta riciclabile ma perché lo devo pagare io?” Ho espresso le mie perplessità sulla busta, di carta, sponsorizzata a 5 centesimi spiegando che non era il peso dei 5 centesimi ma era una questione di principio.
    Va bene la carta riciclabile ma non lo sponsor. Perché al mercatino le danno bianche e gratis e nelle altre attività commerciali no?

    Piero Murineddu
    Naturalmente giriamo la domanda ai furboni che senza scrupolo alcuno non esitano a farci far loro pubblicita’ GRATUITA come tu dici,mandandoci in giro coi loro marchi.

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